3 Modelli di Cambiamento Sociale. Il Piano B – 4.0 Secondo Lester Brown, un Efficace Attivismo per Salvare la Civiltà e il Clima

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Ambiente

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Pubblicato il giorno 12 novembre 2009 - 1 commento



   


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Possiamo cambiare la società abbastanza rapidamente in modo da dirigere l’economia mondiale su un percorso sostenibile? Uno dei modelli di cambiamento sociale riguarda gli eventi catastrofici, che si possono definire alla Pearl Harbor, dove un evento drammatico fondamentalmente cambia il modo di pensare e di comportarsi della popolazione. Il secondo modello è quello in cui una società raggiunge un punto critico su una particolare questione dopo un lungo periodo di graduale cambiamento di mentalità e atteggiamenti. Questo è il modello a “Muro di Berlino”. Il terzo è il modello di cambiamento sociale  a sandwich, dove c’è un forte movimento popolare che spinge per un cambiamento di un aspetto particolare pienamente supportato ai vertici da una forte leadership politica.

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IL MODELLO PEARL HARBOR

Pearl Harbor il 7 dicembre 1941, è stato un drammatico appello di risveglio. La politica statunitense ha così cambiato rotta e ridiretto completamente il pensiero che gli americani avevano sulla guerra. Se al popolo americano fosse stato chiesto il 6 dicembre, se il paese dovesse entrare nella seconda guerra mondiale, probabilmente il 95% avrebbe detto di no. Il lunedì mattina, l’8 dicembre, il 95% avrebbe detto sì.

La debolezza del “modello Pearl Harbor” è che se dobbiamo aspettare o creare un evento catastrofico per cambiare il nostro comportamento, potrebbe essere troppo tardi. Potrebbe portare a sollecitazioni che portano ad un collasso sociale. Quando gli scienziati sono invitati a individuare un possibile scenario “Pearl Harbor” sul fronte del clima, spesso arrivano a determinare il discioglimento dello strato di ghiaccio dell’Antartide occidentale. Ma finché città intere e isole non scompariranno sott’acqua sarà necessario attendere un qualche cambiamento di rotta sociale. Purtroppo, se vogliamo arrivare a questo punto potrebbe essere troppo tardi per tagliare le emissioni di carbonio in modo abbastanza veloce per salvare il restante strato di ghiaccio dell’Antartide occidentale o la calotta glaciale della Groenlandia, la cui fusione sta accelerando ogni giorno di più.

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IL MODELLO A MURO DI BERLINO

Il modello del Muro di Berlino è piuttosto interessante, smantellato esattamente 20 anni fa nel novembre 1989, era una manifestazione visiva di un cambiamento sociale fondamentale. Ad un certo punto, le persone che vivevano in Europa orientale, sostenute dai cambiamenti a Mosca, aveva respinto il grande “esperimento socialista” con il suo partito unico e sistema politico di economia pianificata a livello centrale. Un punto di svolta, non previsto. Già diversi erano i segnali agli inizi degli anni ’80 che avvertivano che l’Europa orientale era sull’orlo di una rivoluzione politica.

Molti dei cambiamenti sociali si verificano quando le società raggiungono punti critici o soglie chiave, in quel momento le avanguardie e i movimenti possono dare libero sfogo alla propria energia vitale e ridisegnare anche in modo positivo nuovi scenari. Un processo che quando accade è rapido e spesso imprevedibile. E questo processo può avvenire più o meno verticalmente nella vita di ogni società. Uno dei più noti e curiosi punti di ribaltamento sociale è accaduto degli Stati Uniti, dove una crescente opposizione al fumo ha avuto luogo durante la seconda metà del ventesimo secolo. Questo movimento anti-fumo è stato alimentata da un flusso costante di informazioni in ambito medico ed in particolare sugli effetti dannosi del fumo, un processo iniziato con il primo rapporto del Surgeon General nel 1964, su fumo e salute. Il punto di svolta arrivò quando questo flusso di informazioni finalmente superò la campagna di disinformazione fortemente finanziata dall’industria del tabacco.

Pubblicato quasi ogni anno, il rapporto Surgeon General, ha attirato l’attenzione a ciò che fino ad ora si sapeva del rapporto fra fumo e salute e tutti i possibili e innumerevoli nuovi progetti di ricerca che potevano nascere da questo rapporto. Alla fine degli anni ’90 al fumo erano associate più di 15 forme di cancro e malattie cardiache e ictus. Il picco dei fumatori si è registrato contemporaneamente intorno al 1970 e ha iniziato un declino a lungo termine che continua ancora oggi. Uno degli eventi che definiscono in questo cambiamento sociale è avvenuto quando l’industria del tabacco ha accettato di risarcire i governi di Stato per i passati costi sanitari. Più recentemente, nel giugno 2009 il Congresso ha approvato con un margine schiacciante una legge che ha dato al Food and Drug Administration l’autorità di regolamentare i prodotti del tabacco, compresa la pubblicità.

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IL MODELLO A SANDWICH

Il modello sandwich di cambiamento sociale è per molti versi il più interessante, anche perché può portare ad un potenziale rapido cambiamento. A partire dalla fine del 2008, il forte interesse di base nella riduzione delle emissioni di carbonio e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia si è fuso agli interessi del presidente Obama e la sua amministrazione. Dal paese che pro-capite più inquina al mondo, gli Stati Uniti, ci sono nuovi segnali, un punto di svolta in fatto di cambiamento climatico, proprio come ha fatto in materia di diritti civili nel 1960. Anche se alcuni degli indicatori riflettono anche la recessione economica, sembra ormai probabile che le emissioni di carbonio negli Stati Uniti dal 2007 hanno incominciato un declino a lungo termine. E l’enorme flotta automobilistica americana potrebbe aver raggiunto il picco e cominciato a ridursi.

La combinazione di standard di efficienza molto più esigenti per automobili, incoraggia le nuove tecnologie e lo sviluppo di nuovi progetti per auto elettriche o vetture ibride plug-in, creando un cambiamento epocale in fatto di trasporto. Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti negli anni passati aveva previsto una crescita notevole del consumo di petrolio degli Stati Uniti, ma ha recentemente rivisto a ribasso questa quota. La questione ora non è la volontà di utilizzare o meno il petrolio, ma la velocità per dire no ai combustibili fossili.

L’impulso che può dare il settore energetico rinnovabile unito ad un cambiamento di base dei valori, alla congiuntura economica che in futuro potrebbe alterare tutti i settori dell’economia, combinato con una leadership nazionale, che condivide questi valori emergenti, potrebbe portare ad un cambiamento sociale ed economico su scala mondiale con un ritmo che non possiamo ora facilmente immaginare.

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1 commento

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  1. Cari amici ,
    ritengo che l’ affrontare le scommessa volta ad attuare una strategia di cambiamento cognitivo dei contenuti e metodi di insegnamento sia il miglior modo per delimitare e iniziare a superare questa fase inarrestabile di incosciente declino a lungo termine che continua ancora oggi perche non abbiamo appreso nulla per programmare il futuro ma ci hanno solo insegnato a ripetere le nozioni e i concetti del passato. Ogni prospettiva futura si declina al presente e a cio fa credito proprio l’ arte ancor prima della scienza come stiamo dimostrando nel gruppo attivo del 2004 Open Network for new Science & Art. O-NS&A //EGOCREANET
    ( vedi la sintetica proposta strategica si VillaggioGlobale. )
    http://www.vglobale.it/index.php?option=com_content&view=article&id=0&Itemid=93&joscclean=1&comment_id=497#josc497
    L’ idea nuova ed innovativa del BIO-VITALISMO ora andra praticata su un modello di Formazione/ Informazione on line capace di modificare il rapporto tra mondo-percepito e mondo concepito in termini concettuali no pi meccanici , tendenti cioe’ a ricomporre il gap tra sostenibilia della natura e sviluppo sociale e culturale . Ritengo che varie tematiche potranno essere proposte come temi di formazione /inforazione da ciacuno di voi e da altri che vorranno aggregarsi alla nostra iniziativa sul BIO-VITALISMO , che in sintesi significa “Vivere per migliorare la Vita”. Un caro saluto Paolo .

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