Vacilla il Sogno dell’Auto Elettrica. Costi Troppo Elevati e Servizi Scarsi

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Pubblicato il giorno 04 settembre 2012 - 5 commenti



   


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da Il Corriere della Sera

Tutti vorremmo che si avverasse ciò di cui continua a essere convinto Carlos Ghosn, numero uno del gruppo Renault-Nissan: «Nel 2020 il 10% delle auto sarà a emissioni zero».

Il presente dell’auto elettrica, tuttavia, non lascia molte speranze sulla sua futura diffusione. Le cifre sono impietose. Da gennaio in Italia ne sono state vendute 329. In Europa nei primi 6 mesi si registrano solo 10.913 contratti. Un flop dunque?

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5 commenti

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  1. Non credo sia un flop, è una mancanza di cultura! Manca la conoscenza ed un metodo di paragone! Se le case automobilistiche dessero un’auto elettrica ad ogni comune italiano, avrebbero fatto una campagna pubblicitaria enorme a costi ridottissimi! Le auto elettriche FUNZIONANO io stesso nei primi messi del 2013 ne acquisterò una e l’abbinerò al mio impianto fotovoltaico http://impianti-fotovoltaico.blogspot.it/2012/07/fotovoltaico-impianto-di-famiglia-mirko.html
    Bisogna imparare anche a far fatica con il cervello! ricercare strategie per la riduzione dei consumi!

  2. Ecco bisognerebbe far funzionare prima il cervello prima di farsi abbindolare dal primo che viene….staimo dicendo da due anni che è una Bufala colossale, come buona parte della Green Economy…
    A!”£, in USA, chiude i battenti nonostante il salvataggio di Obama, viene fuori che PSA ha i piazzali pieni e sospende la fabbricazione. Renault già ha sospeso la produzione batterie fino alla fine dell’anno prossimo, GM ha seri problemi in USA. La Cina sospende un progetto di 1,5 MLD di dollari che era in essere con BYD. Il Libro Bianco 2011 dei trasporti della CE e la relazione depositata al Congresso USA, parlano chiaramente di tempi e modi….che cosa volete di più che vi arrivi la letterina a casa scritta??? Per piacere leggete le cose non fatevi abbindolare dal guru di turno che deve vendere formazione a cavolate varie!

  3. Dato che non avevo notato il commento del sig. Pietro Montagna di Automotive Space rispondo ora con tutta tranquillità.
    Il cervello lo si deve sempre usare! Soprattutto quando si danno dei dati e delle notizie.

    Infatti non è mia abitudine blaterale cose senza senso ma razionalizzate e ben meditate.

    Prima anzitutto bisogna informarsi sulla effettiva fattibilità della diffusione del veicolo elettrico poichè è inutile investire in una tecnologia che non ha futuro e che potrebbe creare problemi (come è avvenuta/avviene per il nucleare). Ovviamente tali studi sono condotto da RSE http://www.rse-web.it/documenti/documento/314792 con risultati positivi in tutti gli scenari proposti utilizzando tecnologie attualmente presenti sul mercato.
    Potrei afferma che l’unico vero problema della diffusione sono le ostilità verso le prestazioni automobilistiche ma a prezzi da Porche si può acquistare automobili elettriche di prestazioni superiori http://www.youtube.com/watch?v=dduexq6Q1WY apprezzatissima anche da quattroruote http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/tesla-motors-negli-usa-prossima-big-dell-auto
    Poi, giustamente, non sono auto per tutti. L’attuale diffusione, per il principio delle economie di scala, non permette di scendere a valori ancora per tutti. Per le mie attuali conoscenze della mobilità sostenibile possiamo ben sperare.

    Renaul ha sospeso un ramo dei suoi investimenti a causa del decrescere dei profili di credito (se non vendi non hai denaro da investire, se le banche non giudicano buone le condizioni di mercato non ti finanziano, la borsa ha perplessità sull’intero comparto automobilistico e quindi minori entrate finanziarie ecc.. http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1032559/fiat-psa-renault-fitch-timori/).
    Come è accaduto in Germania http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1123890/auto-germania-0-5-immatricolazioni/ le immatricolazioni sono state inferiori rispetto alle attese ma a causa, principalmente, dell’imminente incentivo.
    Le ottime auto elettriche potrebbero essere rilanciate anche con un sistema poco consono in italia: il noleggio/affitto http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1113801/auto-bollore-lancia-bluecar-vetture/ . Con tale sistema si viene a diminuire il costo ed il rischio dell’obsolescenza della tecnologia elettrica ed una batteria sempre ottimizzata.

    La General Motors ha seri problemi, si vero, ma dovuti al fatto di un errore progettuale! http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1003231/general-motors-problemi-sicurezza/ … potrei paragonarlo al caso Ferrari incendiate!

    Per la BYD Cinese ho notizie di agosto http://life.wired.it/electricroad/2012/08/03/cina-auto-elettrica-byd-hu-jintao-green-economy.html e per quanto rilasciato sul sito ufficiale http://www.byd.com/ mantiene gli investimenti e, notizia di ottobre http://www.just-auto.com/news/byd-electric-minicabs-for-hire-in-london-from-2013_id128234.aspx, prevede di vendere entro il 2013 una flotta di miniveicoli a Londra per la mobilità sostenibile.

    Dal 2011 si utilizza il Libro Bianco Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti – Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2011:0144:FIN:IT:PDF parla di obiettivi al 2050 quindi giustamente in là col tempo … ma parla anche di riduzione del 60% rispetto ai livelli 1990 … ovvero l’attuale diffusione di mobilità sostenibile (tra cui l’auto elettrica)è già in ritardo (naturalmente causa crisi).

    E’ evidente che tali tematiche debbano essere trattate da chi ha visione d’insieme più strutturata e non di un singolo settore.
    Farsi abbindolare da chi sventola ai quattro venti che gran parte della green-economy è una bufala colossale è solo figlio di coloro i quali ci hanno portato alla grave crisi finanziaria attuale.

    Concludo:
    Non si risolvono i problemi con la stessa mentalità con cui sono stati generati.
    La mobilità elettrica, come studiata da RSE, ha tutte le potenzialità di essere diffusa già ora con l’attuale sistema di distribuzione elettrico, senza grandi modifiche ed implementazioni (con ipotesi di un’auto elettrica su 4).
    Grossi benefici ambientali con poche auto elettriche! soprattutto nelle città.
    Non è roba da guru di turno ma di ingegneria multidisciplinare applicata.

  4. invito i contrari e scettici a capire il motivo della lenteza nella diffuzione, sempre le solite sette sorelle un pò porcelline..che famiglia !
    Leggetevi il progetto EV GREEN FUND con piano strategico di sviluppo repentino. Certo, se tutti si disinteressano ci si arriverà si al 50% della mobilità elettrica ma nel 2040-2050. Questione di interessi contrapposti, come al solito, i pochi, brutti e sporchi hanno la meglio sulla massa che affamano da sempre.

  5. Caro Mirko Paglia,
    ho aspettato un pò per rispondere al tuo post perchè volevo fugare tutti i tuoi dubbi.

    Ora siamo nel 2016!

    L’auto elettrica si è rivelato (come le energie alternative) una grande bufala.

    Evito di fare sproloqui, di solito lo fa chi non ha mezzi nè certezze per controbattere. Io parlo di fatti.
    Nell’anno, 2015, i vari guru ed ing. dicevano che le vendite di auto elettriche dovevano arrivare al 5% sono, in Italia, a nemmeno lo 0,07% -per intenderci 211 vetture vendute a privati.

    L’energie alternative (parole di Scaroni che ci ha fatto un business) rappresentano il futuro ma ad oggi, senza incentivazione sono non sostenibili economicamente.

    Aggiungo che sul blog Automotive Space potrai farti una cultura in merito grazie agli interventi di professori Universitari del Polito, di La Sapienza o progettista di ferrari (se puoi riternerli scientificamente validi)
    Oltre a un semplice Conto Economico che dimostra come sia più cara una vettura Elettrica che una vettura tradizionale; che da 3 anni nessuno riesce a smentire….

    Non da ultimo lo studio di Yale cheha messo in difficoltà l’amministrazione Obama e che dimostra che il livello di inquinamento tra le due teconolgie, ad oggi, è almeno pari

    Solo una precisazione finale, noi ci autofinanziamo; non veniamo pagati da nessuno e siamo sulle Black List (ovviamente) dei costruttori che producono vetture elettriche ed ibride.

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