Agire Ora! Eugene Tsui racconta il suo Stile di Vita tanto Radicale quanto Sensato. Come Ricominciare la Propria Vita da 0: Mangiare Sano, tanta Creatività, ed Evoluzione Umana. 1° Parte

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Lifestyle, Storie

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Pubblicato il giorno 04 settembre 2008 - 1 commento



   


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[ ► Agire Ora! Eugene Tsui racconta il suo Stile di Vita tanto Radicale quanto Sensato. Come Ricominciare la Propria Vita da 0: Mangiare Sano, tanta Creatività, ed Evoluzione Umana. 2° Parte ]

Un’ineguagliabile ed interessante intervista con il Dr. Eugene Tsui su come le persone con le loro scelte e le loro vite e abitudini quotidiane possono influenzare l’evoluzione dell’umanità. Il Dr. Eugene Tsui ha un punto di vista radicale su come dobbiamo agire ADESSO, cosi come tutti noi che siamo preoccupati per le nostre vite e quelle delle future generazioni; non possiamo però (anche se a volte vorremo) entrare in uno stato di paralisi o scappare dalle nostre vite e società attuale per andare lontano in un posto dove poter ricominciare da zero o liberarci dal “sistema” ed essere autonomi per le nostre necessità più fondamentali. Dobbiamo agire all’interno di questa ragnatela nella quale siamo cresciuti per cambiarla proprio da dentro.

Esploriamo quindi questa visione su come questo cambiamento potrebbe essere realizzato attraverso gli occhi del Dr. Tsui, che già abbiamo incontrato nelle nostre interessanti e curiose interviste, continuando a donarci le sue preziose intuizioni che sicuramente varrà la pena conoscere.

An interview with Dr. Eugene Tsui on how people with their choices in their everyday lives can influence the path of humanity. Dr. Eugene Tsui has a radical point of view on how we should ACT NOW which most of us concerned about our lives and those of future generations coincide; we cannot, though we might like to, sometimes; enter into a paralysis and leave our current lives and societies and just move somewhere else where we can start from scratch, free ourselves from the ‘system’ and be self sufficient in our most basic needs.

We need to act inside this matrix we have evolved into and change it inside out. Let’s explore how this might be done through the eyes of Dr. Tsui, whom we have seen from our past interview has very precious insights that are certainly worthwhile exploring:

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Ricordiamo innanzitutto chi è il Dr. Eugene Tsui, architetto, urbanista, designer industriale, artista, docente, ricercatore, inventore, musicista, atleta agonista, editore e presidente del Tsui Design and Research Inc. Presidente della Fondazione Telos, fondazione senza scopo di lucro per la divulgazione e l’insegnamento alla progettazione. Autore di THE URGENCY OF CHANGE, EVOLUTIONARY ARCHITECTURE: NATURE AS A BASIS FOR DESIGN, HENZHEN ECOLOGICAL THEME PARK CONCEPT BOOK ed una monografia WORLD ARCHITECTURE REVIEW. Eugene Tsui è forse il primo architetto e designer della storia a studiare ed analizzare profondamente il funzionamento dei fenomeni naturali attraverso un approccio interdisciplinare e olistico creandone una base per la progettazione di materiali e metodi di costruzione. I suoi progetti si espandono e si estendono al di là del paradigma “progettazione sostenibile“. L’opera di Eugene Tsui ci mostra l’ineffabile e fantastica intelligenza della Natura e la possibilità di allineare il genio dell’architettura ad essa.

Dr. Eugene Tsui (AIA, NCARB, APA) is a licensed architect and contractor, city and regional planner, industrial designer/artist, educator, investigative scientist, inventor, musician, competitive athlete, publisher, President of Tsui Design and Research, Inc. and Chairman of the Telos Foundation, a nonprofit foundation for educating the public about design, headquartered in Emeryville, California USA. He is the author of four publications on Architecture.THE URGENCY OF CHANGE (2002), EVOLUTIONARY ARCHITECTURE: NATURE AS A BASIS FOR DESIGN , SHENZHEN ECOLOGICAL THEME PARK CONCEPT BOOK, and a monograph by WORLD ARCHITECTURE REVIEW. He is perhaps the first architect/designer in history to profoundly study, analyze and implement the workings of natural phenomena, through an interdisciplinary approach, as a basis for design at all scales including construction materials and methods. He is the originator of the term, Evolutionary Architecture, which is an understanding of producing designs based upon a rigorous scientific study of natural organisms, structures and processes. His work vastly expands and extends beyond the paradigm of “Ecological design”. His seminal work sweeps us into the 21st century and shows us the ineffable and fantastic intelligence of nature and the compelling possibilities of an architecture that aligns itself with nature’s genius.

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Shenzhen Ecological Theme Park China.

  • Araceli de la Parra: Cominciamo con le necessità fondamentali di un essere umano, quali sarebbero i tuoi suggerimenti su come poter soddisfare queste necessità nella nostra società attuale per influenzare un possibile cambiamento? Cosa dovremmo mangiare secondo te? Quali tipi di alimenti e di quale provenienza, su quali criteri si basano queste scelte? Quale possibile dieta?

Dr. Eugene Tsui: CIBO: Prima di tutto, una persona non dovrebbe mangiare cibi che sono coltivati SOLTANTO localmente! Sicuramente è bene non acquistare vivande provenienti da coltivazioni situate in un clima molto diverso dal tuo. Mangiare e bere solo quello che cresce localmente resta comunque un ottimo punto fermo.

Secondo, mangia molto semplicemente. Cerca di capire quello di cui hai bisogno mangiando il minimo indispensabile e semplificandolo. Sì, io mangio un giorno si ed un giorno no. Nei giorni in cui mangio a volte pranzo con albume di uova strapazzate, pomodori freschi, alfalfa, alcuni semi di girasole e un po’ di agnello ai ferri. Da bere, acqua fresca con qualche fetta di limone. Mangio poco pane, riso, pasta e fagioli, infatti, non compro mai questi alimenti, mi piacciono le gallette di mais e ogni tanto mangio le sardine in scatola. Mangio molta frutta come arance, fragole e pesche.

Nei giorni in cui non mangio, bevo acqua fresca, a volte succo di frutta, succo di verdure o brodo. In alcune occasioni quando mi sto allenando molto mangio qualche frutto la sera, un arancio, una banana o anguria. Il cibo proviene da un negozio locale e in alcuni casi dal mio orto dove crescono alcune verdure e frutta, nei prossimi anni il mio obbiettivo è quello di mangiare solo quello che produco io nei miei campi, recentemente ho piantato degli alberi di mele, pesche, pere e susine, frutti che crescono localmente in questo clima.

Tutti dobbiamo cercare di mangiare più semplicemente, localmente e il meno possibile per sostentarci. Grazie ai miei esperimenti con la dieta e praticando agonismo (Eugene Tsui ha gareggiato a livello nazionale nel nuoto, oltre ad essere stato 4 volte campione del mondo categoria senior di ginnastica olimpica e attualmente 3 volte campione mondiale di box N.d.T.) sono riuscito a capire che noi essere umani abbiamo bisogno di molto, molto meno di quello che crediamo aver bisogno per sostentarci. La mentalità di “Mangiare 3 volte al giorno” è una bugia, è uno stratagemma di consumo che ha creato un’epidemia globale di obesità e malattie connesse ad essa.

Se vogliamo essere davvero sostenibili dobbiamo cominciare con la nostra dieta, è questo il vero inizio che prepara il palcoscenico per tutte le pratiche ecologiche e sostenibili che ne seguiranno. Ho visto tanti personaggi pubblici promuovere l’importanza delle pratiche ecologiche e pure loro stessi sono esempi di ghiottoneria, cattiva salute e sono spesso sovrappeso. Come possono questi individui essere presi sul serio, quando la loro stessa salute ne soffre in questo modo? Dobbiamo esaminare noi stessi prima di parlare con convinzione e verità. E vedrai sicuramente che non hanno mai fatto un giorno di esercizio in vita loro … come possono parlare di ecologia globale? E’ una grossa ingiustizia e dobbiamo avere gli occhi per riconoscerlo e cambiare noi stessi prima di tutto.

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Abiti e vestiti disegnati da Eugene Tsui.

  • Araceli de la Parra: Let’s start with the basic needs of a human being, what would your suggestions be on how to meet these needs in our current society to influence change. Food, what should one eat? Which types of foods and based on what criteria do you see choices being made? Diet (you talked about your own diet being one where you eat every other day, what do you eat) ? where does the food come from?

Dr. Eugene Tsui: FOOD:  Firstly, one should eat food that is locally grown ONLY!  Do not buy foods that are grown far away in climates very different than your own. Eat and drink what is grown locally.

Secondly, eat very simply. Find out what foods you can get by with and eat the least amount of. The goal is to minimize your eating and to simplify it. Yes, I eat every other day. On the days I eat I may have some scrambled egg whites, some fresh tomatoes and alphalfa sprouts, some pumpkin seeds and some grilled lamb. To drink, cold water with a few slices of lemon. I eat very little bread, rice, pasta and beans.  In fact, I do not ever buy these items. I like compressed popcorn cakes and may have some canned sardines. I eat as much fruit as I can–amounting to a few oranges, a small basket of strawberries or a few peaches.

On the days I do not eat (every other day) I drink iced water, sometimes fruit or vegetable juice or soup broth.  On some occasions, when I am training very hard, I may have some fruit at night–an orange, a banana or some watermelon. The food comes from a local grocery and I also grow my own vegetables and some fruits.  In the next few years my goal is to grow my own food in the countryside and harvest fruit from fruit trees that I have recently planted–apples, peaches, pears and plums–fruit that grows locally in this climate.

We should all strive to eat very simply, locally and as little as possible to sustain ourselves. Through my constant experiments with diet and competitive athletics (Eugene Tsui was a State level Swimming competitor, A Four-Time Senior Olympics Gymnastics All-Around Champion and current Three-Time World Champion in Boxing) I have come to see that we human beings need much, much less than we think to properly sustain ourselves. The “Three Square Meals A Day” mentality is a lie–it is a consumer ploy that has created a global epidemic of obesity and obesity-related diseases and sicknesses.

If we are to be truly ecological then we must start with our own diets first! That is the primal beginning that sets the stage for all ecological practices afterwards. I have seen so many public speakers promulgating the importance of ecological practice yet they themselves are examples of over-eating, gluttony, poor health, and are, in more cases than not, grossly overweight.   How can such individuals be taken seriously when their own health suffers severely?  We must examine ourselves first before we can speak with conviction and truth. You can see that they have not done a day of physical exercise themselves. How can such people speak about global ecology? It is a gross injustice–and we must have the eyes to recognize it and change ourselves first.

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Abiti e vestiti disegnati da Eugene Tsui.

  • Araceli de la Parra: Mestieri di casa, come per esempio lavare – saponi, detersivi (corpo, vestiti, piatti, casa in generale).

Dr. Eugene Tsui: I miei mestieri di casa sono: fare il letto, passare la scopa quando è necessario, lavare i piatti alcune volte, pulire il nostro laghetto delle tartarughe un giorno si un giorno no. Fare il bucato per la famiglia ogni domenica. C’è una naturale umiltà cruciale e sana per tutti in questo pianeta che viene dal fare i propri mestieri, assicurandosi che l’ambiente in cui abiti sia pulito, ordinato e bello – appropriato alla dignità innata dell’essere umano – e di essere uno degli organismi viventi della natura che la compongono. Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di pulizia, protezione dagli elementi naturali e un adeguato grado di comfort

Tutte le creature della natura si creano il loro ambiente e lo curano per sostenere la loro vita, è cosi che anche noi dobbiamo eseguire azioni di autosufficienza e auto-dipendenza. Queste azioni quotidiane ci ricordano il nostro legame con altri organismi viventi intorno a noi e mantengono il nostro spirito ad un sano livello di semplicità e un’etica di lavoro attivo che riconosce il nostro posto nel universo tra la vasta diversità di organismi nel regno della natura.

Aggiungo inoltre che noi esseri umani abbiamo la qualità unica e desiderio di creare i nostri luoghi belli, pieni di significato e sensati. Abbiamo la capacita di creare bellezza – per fare dei nostri ambienti un’opera d’arte – e addirittura qualcosa di personale, originale e straordinario, eppure quanto velocemente ci scordiamo di questo. Quanto facilmente ci facciamo circoscrivere dalle nostre piccole paure, dalla nostra pigrizia che ci porta al conformismo e alla convenienza.

Quanto facilmente soccombiamo alla banalità dello sfruttamento del guadagno e del denaro. Parlare del nostro mondo come un’opera d’arte sembra talmente rimosso dall’orrenda miseria e uniformità che maliziosamente ci osserva da ogni angolo del nostro mondo ed è esattamente per questo motivo che è cruciale il creare con originalità e il potere della nostra personalità, ovunque andiamo. Il mondo che ci circonda è l’unico e l’ultimo asilo dell’umanità – del valore umano – e della dignità umana.

Quando pensiamo al nostro ambiente dove abitiamo e lavoriamo, le nostre case, i nostri posti di lavoro, di congregazione, di cameratismo, dovremmo pensare a come potrebbero essere e come possiamo trasformare il nostro mondo con il potere dell’ingenuità umana e dell’immaginazione. Dobbiamo ricordarci di questo potenziale e cercare costantemente di raggiungerlo da soli senza che le nostre banali paure ci dettino regole e modellino un mondo di uniformità e superficialità.

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Abiti e vestiti disegnati da Eugene Tsui.

  • Araceli de la Parra: Basic house chores, such as washing –soaps and detergents- (body, clothing, dishes, house in general)

Dr. Eugene Tsui: My basic house chores: Making the bed, sweeping where needed, washing the dishes on occasion, cleaning our turtle pond/tub every other day. Washing the clothes for the family every Sunday. There is a natural humility, crucial and healthy for everyone on this planet, that comes from doing ones own chores.  Making sure the environment around you is clean, orderly and beautiful–appropriate to the innate dignity of being human–of being one of nature’s living organisms.

All living things require cleanliness, protection from the natural elements and an adequate degree of comfort. All of nature’s creatures create such environments for themselves and maintain these environments to sustain their life. And so it is that we too must engage in this proper action of self-sufficiency and self-dependence. Such actions, from ourselves, daily remind us of our kinship with the other living organisms around us and keep our spirits at a healthy level of simplicity and maintain an active work ethic that acknowledges our place in the universe among nature’s kingdom of vast organisms.

I will add that we human beings have the unique quality and desire for making our environments beautiful, purposeful and sensible.  We have the capacity to create beauty–to make our environments a work of art–something personal, original and extraordinary.  Yet how quickly we forget this. How quickly we become circumscribed by our petty fears, our laziness that leads to conformity and convenience. And how easily we succumb to the banality of exploitation and profiteering. To talk of our world as a work of art seems so removed from the hideous squalor and uniformity that gloats at us from every corner of the world. And that is exactly why it is crucial to create with originality and the power of our personality wherever we go; it is the last haven of humanity–of human value–of human dignity.

When we think of our immediate living and working environments, our homes, our work places, our places of worship and comradery, we ought to think about what our environments could be–how we can transform our world with the power of our human ingenuity and imagination.  We must remind ourselves of this potential and constantly strive to achieve it for ourselves without letting our unimportant fears dictate and fashion a world of uniformity and superficiality.

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Abiti e vestiti disegnati da Eugene Tsui.

  • Araceli de la Parra: I vestiti, a tuo viso come potrebbe una persona vestirsi e con quale criterio? Quali sono le scelte che una persona ha per influenzare un cambiamento verso uno stile di vita più sostenibile?

Dr. Eugene Tsui: Esprimi le convinzioni ecologiche e artistiche del tuo carattere e della tua personalità! Se credi di essere una persona distinta da una massa, unica e individuale rispetto agli altri essere umani dovresti fare lo sforzo di esprimerlo chiaramente. La domanda è, credi di essere veramente unico e di dover essere riconosciuto come tale? Molti di noi hanno perso e dimenticato la loro eccezionalità, se ci esaminassimo veramente, non esisterà mai più una combinazione genetica e caratteriale come quella che sei tu adesso! Mai più esisterà la combinazione che sei adesso in questo istante! Dobbiamo riconoscerci e celebrare quello che siamo – eccezionali e unici in questo mondo, nella storia, per sempre.

Eppure passiamo molto tempo, energie e soldi per cercare di essere come gli altri, di entrare nello stampo dei modelli imposti dalla società, dal commercio, dalla radio, dalla televisione,  dalle  riviste, dai giornali, insomma da qualsiasi mass media. E siccome il commercio è sempre stato impegnato a farti credere che hai bisogno di qualcosa, quando in realtà non ne hai bisogno affatto, è molto facile essere sedotti dalla frenesia di comperare e possedere. Gradualmente tutta la nostra personalità si valuta da quello che compriamo ed acquistiamo, quello che abbiamo e manteniamo.

In un mondo limitato come la nostra Terra, non possiamo continuare a produrre, consumare e possedere, perché i materiali e lo spazio finiranno ed è questo esattamente il nostro disastroso dilemma. Quello che poi è di tutto ciò più profondamente pericoloso, è che questo “possedere” uccide la nostra vera, intrinseca ed unica personalità. Cerchiamo di diventare quello che non siamo invece di cercare quello che siamo, supportandolo e sviluppandolo per cosi poter condividere il nostro carattere, idee e intuito unico al mondo. Invece siamo innamorati dall’ambizione di un guadagno economico, raccogliendo premi e possedendo più degli altri, siamo valutati per quello che abbiamo più che per quello che siamo e che riusciamo a creare personalmente.

A questo punto i nostri vestiti sono la prima espressione delle nostre singole personalità e in questo senso dovremmo fare grandi sforzi per riconoscere l’eccezionalità del nostro carattere e della personalità. I nostri vestiti dovrebbero riflettere il nostro senso della vita, la nostra intuizione sul colore, trama e materiali, possiamo creare cose che non sono mai state viste – e dovremo farlo!

Il vestiario può essere visto come una sorta di architettura in movimento che si adatta al clima e alle nostre funzioni quotidiane. Se abitiamo in un clima caldo che tipi di materiali e che tipo di design è più appropriato per questa situazione? Naturalmente se troviamo vestiti di altri paesi e culture che hanno le caratteristiche desiderate possiamo sperimentarle con loro e incorporarle nel nostro guardaroba. I vestiti possono essere un esperimento continuo. Possiamo provare le nostre idee quotidianamente, possiamo provare a vedere le reazioni degli altri. I vestiti diventano un punto centrale di discussione – un catalizzatore per condividere e conoscere le persone.

Mi capita spesso mentre sono in viaggio, specialmente quando viaggio in altri paesi, che le persone mi fermino per strada per chiedermi di tutto, ma soprattutto vogliono toccare i tessuti dei miei vestiti, si avvicinano incuriositi e vivono un’esperienza umana meravigliosa. Anche in ambienti pericolosi le persone sono disarmate dalla loro naturale curiosità perché è qualcosa di inimmaginabile e sono completamente sorpresi dai miei vestiti in modo positivo e curioso. I vestiti possono essere una ricerca di contatto verso gli altri – una base per unire le persone, questo è il potere dell’unicità e di indossare un’opera d’arte. Unisce le persone non importa dove siano o chi siano.

Aggiungi il fatto poi che i tuoi vestiti possono esprimere i principi del risparmio dei materiali, di energie, oltre al riutilizzo delle risorse; forse il tessuto è realizzato fatto da fili di alluminio riciclato o bottiglie di plastica – questi sono aspetti che aggiungono un’altra dimensione ai vestiti ED esprimono il tuo impegno per la cura del nostro pianeta. La più grande barriera nel nostro “progettare”, creare e indossare i vestiti che abbiamo realizzato sta nel fatto che semplicemente abbiamo paura di farlo. Ci creiamo tutte le scuse possibili per non farlo; non abbiamo tempo, non abbiamo soldi, è troppo difficile e cosi via … questo è l’odioso atteggiamento “non posso” che debilita la nostra creatività (e civiltà N.d.T.) e ci ruba la nostra vera umanità.

Ma io vi dico abbiamo BISOGNO di creatività, abbiamo BISOGNO di essere quella persona che osa essere se stessa! Se non esprimiamo le nostre personalità poi ammenderemmo in modi distruttivi che possono causare malattie, affezioni mentali e comportamento psicopatico e forse l’aumento enorme di malattie mentali a livello globale è dovuto al nostro rifiuto di essere noi stessi, di esprimerci genuinamente, creativamente e con immaginazione.

Per favore progettate e realizzate i vostri vestiti! Affermate la vostra individualità e unicità di carattere! Non diventate un altro perno nella macchina di questa società – un altro bollo sotto la pressione della tua cultura. Mettetevi in piedi e liberateci dalla conformità sociale. Create i vostri vestiti come vi pare e lasciate che quelli che si accontentano delle consuetudini della società stufarsi nella loro frenesia maniaca per acquistare e consumare. Non rimanere un essere umano spinto dal comfort, facilità, convenienza e la falsa commerciale immagine del bello e dell’accettabile. Agisci. Adesso. Prima che sia troppo tardi.

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“Venterra” Greg and Diane Kaufmann Residence.

  • Araceli de la Parra: Clothing, how should one dress and with which criteria? What are the choices you see one has today to influence a change towards more sustainable living?

Dr. Eugene Tsui: In a finite world such as ours, our Earth, we cannot keep producing, consuming and owning because we will run out of materials and space–and that is exactly our dire dilemma.  What is deeply pernicious about this is that it kills our true, intrinsic and unique personalities. We seek to become what we are not instead of finding out what we are, supporting and developing that, and then sharing our strongly unique character, ideas and insights to the world.  Instead, we are enamored with the ambition of financial gain, garnering prizes and owning more than others. We have become valued by what we own rather than who we are and what we can personally create.

Express the artistic and ecological convictions of your character and personality! If you deeply feel that you are a human being distinctive and individual from other human beings then you should make efforts to express this  and express it clearly.  The question is do you feel you are a truly unique person and should be acknowledged as such? Many of us have lost and forgotten our own uniqueness. In truth, if we examine ourselves, there will never, ever be a unique combination of genes and character traits as what you are right now! Never again will this combination be the combination that you are now! We should all acknowledge and celebrate ourselves–that we are extremely unique in the world, in history, forever.

Yet we spend so much time and effort and money trying to be like others; fitting into the mould that society has dictated; that commerce has dictated; that the radio, television, movies, magazines and newspapers have dictated. And since commerce is always committed to making you believe that you need something when you really don’t need it it is very easy to be seduced by the frenzy to buy and acquire. Gradually, our whole personality is valued upon what we buy and acquire, what we own and maintain.

So our clothing is the first expression of our singular personalities and we should take great efforts to acknowledge the uniqueness of our character and personality. Our clothes ought to reflect our sense of life, our sense of color, texture and materials. We can make designs unlike anything ever seen before–and we ought to! Clothing can be thought of as a kind of moving architecture that adapts to the climate and our daily functions. If we live in a hot climate what kinds of materials and what sort of design is appropriate for this?  If we naturally the clothing of other countries and cultures then we should experiment and incorporate these features. Clothing can be an on-going experiment. We can test our ideas on a daily basis.  We can test the responses from others. Clothing becomes a central point of discussion—a catalyst for sharing and meeting people.

This often happens to me when I am walking around — and especially when I am traveling in foreign countries. People want to stop to ask me questions. They want to touch the fabrics. They come towards me full of curiosity and it is a very wonderful and human experience. Even in dangerous environments people are dis-armed with their natural curiosity because it is something unimaginable and they are completely surprised in a positive and curious way. Clothing can be a reaching out to others–a basis for bringing people together. That is the power of uniqueness and wearing a work of art. It brings people together regardless of where you are and who they are.

When you add that your clothing expresses the principles of conservation of materials and energy, re-use of materials, perhaps the fabric is made of threads of recycled aluminum cans or plastic bottles–these are all incredibly wonderful aspects that add deeper dimension to your clothing AND express your dedication and commitment to the conservation of the planet. The greatest barrier to our designing, making and wearing our own clothing designs, is that we simply are afraid of doing it. We make all kinds of excuses for not doing it; we don’t have the time, we don’t have the money, it’s too difficult, and so on and so on. This is the odious “can’t” attitude that debilitates our creativity and robs us of our humanity and creativity.

But I say to you that we NEED creativity. We NEED to be that kind of person that dares to be themselves! If we do not express our personalities then we will compensate in destructive ways–which may lead to sickness, disease, mental illness and psychopathic behavior. And perhaps it is that the huge increase in mental illness and disease world wide may be due to our own refusal to be ourselves–to express ourselves genuinely, creatively and with imagination.

Please design and make your own clothes! Stand up for your own individuality and unique character!  Be not another cog in the machinery of society–another stigma in the pressures of your culture. Stand up and be free of social conformity. Create your clothes as you see fit! Let those who would conform to the edicts of society stew in their own maniacal frenzy to acquire and consume. Be not a human being driven by comfort, ease, convenience and the false, commercial image of beauty and acceptability. Take a stand.  Now. Before it is too late.

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  1. Dovremmo discutere insieme i ns sogni per decidere quale ,tra questi,sia realizzabile,a meta’ tra realta’ ed utopia.

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