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“I Comuni stanno dimostrando grande sensibilità e attenzione per una corretta gestione dei RAEE e si stanno attrezzando per rispondere in maniera efficace al problema della cannibalizzazione, cioè la sottrazione di componenti essenziali che può verificarsi nella fase di raccolta, dotando i Centri di adeguati strumenti e dispositivi di controllo”. Parole di Filippo Bernocchi, Vice Presidente Anci con delega ai Rifiuti e all’Energia nel suo intervento a Ecomondo.
A quattro anni dalla sua nascita il sistema RAEE (rifiuti elettrici ed elettronici) è progressivamente cresciuto, raggiungendo nel 2010 l’obiettivo indicato dall’UE per la raccolta, pari a 4 kg per abitante.
A Ecomondo (in corso a Rimini Fiera fino a sabato 12 novembre) il Forum RAEE è un appuntamento tradizionale per gli addetti ai lavori che intendono aggiornarsi sulle iniziative e sulle tendenze in atto, oltre che come un utile momento di discussione e confronto tra i protagonisti del sistema.
Nell’ambito dei lavori ad Ecomondo, è stata diffusa una ricerca dal titolo ‘Il fenomeno della cannibalizzazione dei RAEE’, promossa da ANCI e Centro di Coordinamento RAEE, realizzata da Ancitel Energia e Ambiente. Nell’ambito del recupero di parti o compenti di questi particolari rifiuti si verificano infatti forme di sottrazione che danno vita a traffici illeciti. La metà degli operatori mostra preoccupazione per questo fenomeno. Al campione è stato chiesto di indicare quale fosse, in base all’esperienza personale, la quota di RAEE ‘cannibalizzati’ su quelli conferiti presso i centri di raccolta.
La risposta: il 21,3% (il nordest è al 28%) dei frigoriferi, l’11,3% (Il Sud è al 13,9%) delle lavatrici, il 13,2% (il nordovest è al 17,5%) di monitor e tv. Assolutamente preoccupante un dato: nei primi nove mesi del 2010 il campione (211 centri di raccolta in Italia) dell’indagine evidenzia che il 70% ha ricevuto effrazioni con conseguente cannibalizzazione dei RAEE.
I rifiuti arrivano ai centri di raccolta RAEE principalmente dal conferimento diretto: intorno al 58% per i rifiuti più voluminosi e oltre il 70% per i più piccoli. I cittadini del Nordest sono quelli più attivi: il 70,1% dei conferimenti è a loro cura. La quota scende molto al Sud (26,3%). La media italiana è al 57%. Per quanto riguarda il ritiro a domicilio, il dato è totalmente diverso: la media nazionale è del 16,7%, al sud il 39,1% e al Nordest 7,8%. La percentuale di rifiuti RAEE raccolti sul territorio, perché abbandonati, è in Italia dell’8,6%: 18,8% al sud e 5,6% al Nordest.
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