Smart Living: uno Stile di Vita Intelligente e Sostenibile a Partire dalla Propria Casa

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Bioarchitettura, Mercato Immobiliare, News, Smart City

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Pubblicato il giorno 24 febbraio 2014 - Nessun commento



   


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Nel 2014 ecosostenibilità fa rima con “smart city”, che richiama uno stile di vita urbano intelligente. Ciò significa che a partire dalla nostra routine quotidiana e dalle nostre abitudini dobbiamo appropriarci di un uso più attento delle risorse disponibili. Uno stile di vita “smart” e più sostenibile deve inoltre iniziare anche dalla ricerca immobiliare, in quanto è la propria abitazione, il primo luogo in cui si può osservare il consumismo materiale ed energetico.

Approfondiamo l’argomento rivolgendo qualche domanda a Carmen Granata, architetto e caporedattrice di Lavorincasa.it:

Cosa significa, dal suo punto di vista, adottare uno stile di vita sostenibile o meglio eco-sostenibile, a partire dalla propria abitazione?

Carmen Granata: Adottare uno stile di vita sostenibile per quel che riguarda la propria abitazione significa mettere in atto una serie di misure come l’utilizzo di materiali naturali, la riduzione dei consumi energetici e quindi delle emissioni inquinanti in ambiente, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.

I materiali più ecologici sono naturalmente quelli di derivazione naturale, che non richiedono processi chimici per la loro produzione. Ma è utile anche usare materiali artificiali che sia possibile riutilizzare al termine del loro ciclo di vita, operando il loro corretto smaltimento e riciclo.

Il discorso riguarda non solo i materiali da costruzione e le finiture, quindi il settore dell’edilizia, ma anche quello dell’arredamento, dove è importante verificare che non vengano usate, ad esempio, pitture, tessuti e prodotti in genere contenenti formaldeide o altri composti organici volatili che, dispersi in ambiente, possano cagionare col passar del tempo danni alla salute e all’ambiente.

Nella scelta dei prodotti legnosi, sia per l’arredamento che per le finiture, che per le costruzioni stesse, scegliere sempre quelli provenienti da foreste a sfruttamento controllato ed evitare i legni esotici, provenienti da foreste a rischio e che richiedono lunghi spostamenti per arrivare a destinazione, con conseguente inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto.

Fare attenzione anche ai cicli produttivi delle aziende: i sistemi di produzione più ecosostenibili sono appositamente certificati ed è semplice informarsi in merito. Gli impianti devono essere mirati al risparmio energetico. E’ preferibile scegliere quelli che utilizzano fonti di energia rinnovabile (oltre che obbligatorio per le nuove costruzioni) come il fotovoltaico e il solare termico, l’eolico domestico, le biomasse o l’energia geotermica.

Anche l’acqua è un bene prezioso. Quindi scegliere per bagno e cucina quelli a risparmio idrico, come quelli provvisti di limitatore di portata o quelli che miscelano l’acqua all’aria. Attenzione anche all’utilizzo degli elettrodomestici in casa: eliminare quelli obsoleti ed energivori e scegliere quelli che, in base all’etichetta energetica, ricadono nelle classi più elevate di efficienza. Altri accorgimenti possono essere rivolti, ad esempio, a sfruttare il più possibile la luce naturale nell’arco della giornata e fare in modo, quando si ricorre a quella artificiale, ad utilizzare lampade a basso consumo.

Genitron Casa Legno

Quali sono, secondo lei, le misure e gli interventi da adottare rendere la nostra casa un edificio ecocompatibile senza stravolgere tutto?

Carmen Granata: Per rendere un edificio esistente più ecocompatibile bisogna puntare innanzitutto al miglioramento della sua efficienza energetica, quindi ridurne i consumi per riscaldamento invernale e per raffrescamento estivo, che sono causa di un’elevata percentuale dell’inquinamento globale.

Per far ciò i principali interventi bisogna compierli sull’involucro edilizio: quindi è opportuno isolare meglio le pareti e il tetto. Naturalmente, per compiere una scelta ecologica bisogna orientarsi la scelta dei materiali coibenti verso pannelli in materiali naturali, come la fibra di legno. Ma, per completare l’isolamento dell’involucro, bisogna anche scegliere gli infissi con le giuste caratteristiche: profili a taglio termico e vetrocamera, eventualmente con vetri basso emissivi ed intercapedine in gas argon. Ancora meglio se però la scelta ricade su serramenti in legno.

In secondo luogo bisogna intervenire sugli impianti: se non è possibile installarne di nuovi, magari da fonte rinnovabile, bisogna intervenire su quelli esistenti per ridurne i consumi. Anche la semplice sostituzione di una caldaia con un modello più efficiente e l’installazione di valvole termostatiche sui singoli radiatori, possono dare un piccolo contributo in tal senso. Nel caso di arredi e finiture i consigli sono quelli già dati in precedenza.

Che tipo di esborso economico richiedono questo tipo di interventi di ristrutturazione?

Carmen Granata: Un intervento di ristrutturazione compiuto in termini di ricerca della sostenibilità risulta ancora oggi mediamente più oneroso rispetto ad una ristrutturazione tradizionale, anche se i prezzi stanno conoscendo un progressivo livellamento. Ma visto che gli interventi sono indirizzati, oltre che al miglioramento generale della qualità della vita, ad una drastica riduzione dei consumi energetici, l’investimento si può ammortizzare in pochi anni.

Esistono incentivi, finanziamenti, agevolazioni di cui godere in questo senso?

Carmen Granata: Il momento di crisi economica attuale potrebbe far desistere dall’intraprendere dei lavori edili più costosi rispetto a quelli “tradizionali”, allora può essere utile ricordare che le norme attuali prevedono diverse forme di incentivi per questo tipo di spese. La prima forma di agevolazione è quella rappresentata dalle detrazioni Irpef, che si configura come uno “sconto” sulle tasse, ripartito in un certo numero di anni.

La detrazione del 65% è specifica per interventi di riqualificazione energetica, come quelli descritti sull’involucro e sugli impianti; la detrazione del 50% riguarda interventi di ristrutturazione più in generale e ne può usufruire, ad esempio, chi installa un impianto fotovoltaico; chi richiede la detrazione del 50% può ottenere anche un’analoga detrazione per l’acquisto di mobili fino ad un importo di 10.000 euro. Può essere l’occasione per rinnovare il mobilio in senso più ecologico.

Un’altra forma di agevolazione, è invece quella prevista dal Conto Termico, che consiste nell’erogazione di un vero e proprio contributo in denaro, in percentuale sull’importo della spesa, variabile a seconda dell’intervento. Se ne può usufruire anche in questo caso per interventi come quelli sull’involucro o sugli impianti.

Genitron Impianto Fotovoltaico

Nella ricerca ex novo di una casa “intelligente” dal punto di vista del risparmio energetico e di impatto ambientale, quali aspetti devono tenere in considerazione i potenziali acquirenti?

Carmen Granata: L’acquirente che vada alla ricerca di una nuova casa più sostenibile deve valutare, nella scelta, gli aspetti finora descritti: metodi costruttivi orientati a un raggiungimento di una migliore efficienza energetica; utilizzo di materiali naturali; utilizzo di impianti di energia da fonte rinnovabile e così via.

Per quanto concerne i consumi per il riscaldamento domestico e la produzione di acqua calda sanitaria, un indicatore importante da valutare è l’Attestato di Prestazione Energetica, che è un documento obbligatorio in fase di compravendita e dal quale si può evincere l’indice di prestazione energetica, che indica i consumi energetici in un anno e la classe di efficienza dell’immobile.

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