Come Scegliere i Pneumatici Migliori da Acquistare

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Comunicati Stampa, Guide al risparmio, Guide utili, News

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Pubblicato il giorno 24 agosto 2015 - Nessun commento



   


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La scelta dei pneumatici migliori non è sempre semplice, per cui, per comprendere come regolarsi nella selezione, ci si può affidare allo standard UTQG, ossia l’Uniform Tire Quality Grading. Si tratta di un modo per definire la qualità e le prestazioni dei pneumatici considerando tre parametri principali, che permettono ai consumatori di potere paragonare i dati e comprendere le differenze tra i diversi pneumatici per scegliere quali siano, per le proprie esigenze, i pneumatici migliori.

Tuttavia, per quanto noto ed utilizzato, lo standard UTQG è ancora ostico per molte persone, che non ne conoscono l’utilizzo. Inoltre molto spesso non vengono rispettati, da parte dei produttori, le relazioni tra le caratteristiche attese e le reali performances, per cui si viene a perdere il senso della standardizzazione dei parametri fondamentali per la scelta dei pneumatici. Questo rende ancora più complessa la comprensione dell’uso di questo standard.

Trazione

I livelli di trazione si basano su specifici test che determinano il coefficiente di attrito dei pneumatici sia sull’asfalto che sul cemento bagnati alla velocità di 65 km/ora. In base al valore di resistenza calcolato, i pneumatici si possono classificare in varie classi:

  • AA – maggiore attrito possibile (superiore a 0.54), quindi maggiore aderenza,
  • A – valori elevati di aderenza
  • B – basso valore di aderenza,
  • C – scarsa aderenza.

Questa classificazione presenta un problema, il test di trazione non fa nessuna valutazione sulle prestazioni dei pneumatici sulle frenate sull’asciutto, sulla capacità di curvatura (sia sull’asciutto che sul bagnato) e sulla resistenza all’acquaplaning. Queste qualità sono fondamentali per un pneumatico, per cui andrebbero tenute in considerazione visto che, utilizzare solo i valori che vengono tratti dalle informazioni di frenata sul bagnato è un modo di semplificare eccessivamente le reali performance delle gomme.

Molti consumatori non conoscono il reale significato delle cifre dei test di trazione, per cui potrebbero pensare che il grado AA copra un maggiore numero di caratteristiche mentre invece si riferisce solo ad un’unica informazione. Inoltre, un pneumatico che viene classificato come A per una frenata sul bagnato potrebbe avere un grip migliore di un pneumatico AA sull’asciutto. Inoltre, va specificato che molti test vengono condotti in laboratorio, per cui non sempre si può avere la certezza della reale applicazione dei dati ottenuti anche al mondo reale.

Temperatura

La classificazione della temperatura è basata sulla capacità dei pneumatici nel dissipare il calore mentre vengono utilizzati ad elevate velocità. Le gomme che non riescono a dissipare bene il calore prodotto durante il movimento, rischiano di rompersi più facilmente quando utilizzate ad elevate velocità. Dal punto di vista della temperatura, quindi, i pneumatici migliori sono quelli che riescono a dissipare velocemente il calore. Una gomma di classe A indica la possibilità di essere utilizzata per lungo tempo a velocità superiore a155 miglia orarie. Una gomma di classe B, invece, indica un range di utilizzo in sicurezza a velocità comprese tra 100 e 155 miglia orarie, mentre la classe C presenta valori minori di velocità, compresi tra 85 e 100 miglia all’ora.

Tutti i pneumatici che seguono lo standard UTQG devono essere in grado di sostenere la dispersione di calore ad almeno 85 miglia all’ora: pneumatici che presentano velocità di dissipazione inferiore non vengono riconosciuti da questo standard. Tuttavia, come si può immaginare, è molto difficile comprendere il significato di dissipazione del calore delle ruote alle differenti velocità, per cui molto spesso questo parametro non viene pienamente capito da chi non è esperto nel settore.

come scegliere i pneumatici

Usura dei pneumatici

Il terzo parametro su cui si basa lo standard UTQG è il consumo dei pneumatici e rappresenta probabilmente il parametro più complesso da comprendere. Il consumo dei pneumatici viene testato utilizzando dei pneumatici di riferimento lungo un circuito circolare di 7200 miglia e poi utilizzando i pneumatici da testare sullo stesso circuito. Il paragone dei dati ottenuti dai due diversi set di pneumatici permette di estrapolare una classifica di usura dei pneumatici. Il valore 100 indica che il battistrada dei pneumatici testati risultano identici a quelli di riferimento; 200 indica invece una vita del battistrada doppia rispetto a quelle dei pneumatici di riferimento; 400 indica invece una durata quadrupla e così via.

I problemi collegati a questo tipo di classificazione sono numerosi. Per prima cosa, il numero di miglia che viene utilizzato per la taratura non rispecchia il reale utilizzo delle gomme da parte dei consumatori, per cui non si può ottenere un corretto paragone tra i due valori. Estrapolando i valori di consumo dopo 7200 miglia per determinare il reale consumo che si può ottenere dopo decine di migliaia di miglia, si possono ottenere ampi range di errore, e, inoltre, bisogna considerare un altro importante fattore. I modelli dei pneumatici sono tutti differenti tra di loro: i produttori possono estrapolare i dati sperimentali per adattarli ai differenti modelli dei propri pneumatici, ma non sempre tale estrapolazione permette di ottenere informazioni valide. Poiché tutti i produttori di pneumatici realizzano gomme differenti tra di loro, diventa difficile creare un modello standard di usura che si possa adattare a tutti i pneumatici migliori presenti sul mercato.

Da quanto esposto fino ad ora, si può comprendere che, se da un lato lo standard dell’Uniform Tire Quality Grading è un ottimo metodo per fornire importanti informazioni su determinati parametri delle gomme, offrendo la possibilità di paragonare i diversi pneumatici in modo semplificato, dall’altro sembra invece complicare le cose. Il problema principale è che l’UTQG, in realtà, non permette un paragone decente tra i differenti pneumatici e soprattutto tra le gomme di marche differenti, che non rispecchiano gli stessi parametri di produzione. Per questo motivo, se da un lato può fornire interessanti indicazioni per avere informazioni precise sui differenti fattori che definiscono la qualità dei pneumatici, dall’altro si può dire che queste informazioni andrebbero prese con le pinze.

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