NIGEL FARAGE: la Rivincita degli Euroscettici

Scritto da Giordano Mancini - GenitronSviluppo.com in Green Economy, News, Storie, Zoom

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Pubblicato il giorno 04 ottobre 2011 - 1 commento



   


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Noi di Genitronsviluppo pensiamo che per “aprire la mente” ed ampliare le vedute, occorra anche ascoltare opinioni originali e punti di vista espressi da persone impegnate in politica o nel sociale.

Non basta l’innovazione green per progredire. Con i tempi che corrono ci serve anche di capire come evolve la situazione politica e finanziaria e quali sono le idee con più capacità di futuro. Per questo ho deciso di intervistare Nigel Farage, che si è distinto nel parlamento Europeo per i suoi interventi controcorrente. In tempi non sospetti aveva predetto, con due anni di anticipo, le difficoltà della Grecia, quelle dell’euro ed altre cose alle quali allora nessuno pensava. Inoltre, da euroscettico qual’è, Nigel Farage è molto impegnato a denunciare ogni contraddizione, manchevolezza e difetto di democrazia dei funzionari (non eletti) nell’europarlamento e nella Commissione europea. E questo è interessante per tutti noi. memorabile l’intervento citato col titolo “Chi diavolo vi credete di essere!?” con il quale Nigel Farage mette in luce i limiti dell’azione dell’Europarlamento. Con questo non significa che noi si condivida le idee politiche o la passione liberista del politico inglese. Basta leggere la nostra mission in home page per comprendere quali sono le passioni che ci muovono. Buona lettura

Giordano Mancini: Egregio Mr. Farage, i suoi sorprendenti interventi al parlamento europeo stanno avendo una certa diffusione anche in Italia grazie a You-tube. Indipendentemente dai convincimenti politici personali, siamo rimasti sorpresi per la sua schiettezza nell’esporre un punto di vista originale e credibile e anche dalla sua capacità di prevedere la sequenza di disastri che stanno affliggendo il nostro continente. Per questo desideriamo realizzare una breve intervista a favore delle migliaia di persone che seguono il nostro portale Genitronsviluppo.com specializzato in innovazione green e nello sviluppo di tecnologie appropriate. Teniamo molto a considerare prioritarie le tematiche sociali ed i problemi conseguenti al vecchio modello di sviluppo e per questo ci piacerebbe avere il suo punto di vista.

Giordano Mancini: Dear Mr. Farage, Your remarkable statements in the European Parliament are being widely spread and known in Italy thanks to You-tube. Personal political convictions aside, we are bewildered by the way you express a credible and unique point of view in such a straightforward manner and by the ability to foresee the sequence of disasters that are afflicting our Continent.

Nigel Farage: For this reason we would like to interview you briefly in behalf of thousands of people that follow our platform Genitronsviluppo.com, specialized on green innovation and development of appropriate technologies. We are keen on considering social matters a priority and problems derived from an old development model and for this reason we would like to know your point of view.

Giordano Mancini: La prima domanda ovviamente è sulle sue previsioni: e adesso? Cosa pensa che potrà ancora accadere all’Unione Europea nei prossimi mesi? e come pensa che finirà, supereremo il periodo di crisi oppure siamo destinati al disastro?

Nigel Farage: I prossimi mesi si riducono alle reazioni di un gruppo di politicanti che non vogliono ascoltare il popolo. Nel 2009 previdi quello che sarebbe successo in Grecia, ma non grazie ad una palla di cristallo! Avendo lavorato nella City, sapevo bene che non si può ignorare il mercato, il quale dava chiare indicazioni, alle persone in grado di ascoltare, che la Grecia non avrebbe mai dovuto entrare e far parte dell’euro e che non sarebbe sopravvissuta. Perciò finirà in una qualche forma di disastro: un disastro per le “nazioni virtuose” dell’euro le quali, se continuano con i loro piani fallimentari, si accorgeranno che la volontà politica non è sufficientemente forte per fermare la gente arrabbiata che non può lavorare perché i mercati finanziari non possano più prestare il capitale di cui hanno bisogno. In alternativa finirà in un disastro per i paesi che erroneamente hanno deciso di far parte dell’euro anche non avendo un’economia adeguata. Però almeno in questo caso i paesi deboli avranno l’opportunità di svalutare la loro moneta, tornare competitivi e riprendere a crescere diventando partner commerciali interessanti per lo scambio con il resto del mondo. In questo modo i popoli dei paesi deboli dell’euro recupereranno in parte il controllo sulle proprie vita, ma non cosi tanto quanto ne potrebbero avere se lasciassero l’Unione Europea del tutto.

Giordano Mancini: The first question regards your forecast: and now? what do you think could happen to the European Union within the next few months? How do you think it will end? will we overcome the crisis or are we destined to collapse and disaster?

Nigel Farage: The next few months is down to the reaction of a group of politicians who simply do not wish to listen to the people. In 2009 I predicted what would happen in Greece but it wasn’t through a crystal ball that I did so. Having worked in the City I know that you can’t buck the markets and the markets were clearly pointing out to real people knowing that Greece should never have been a part of the Euro and cannot survive in it. It will end in some kind of disaster: a disaster for the euro elite if they persist with their failed plans and find that political will is not strong enough to stop angry people who want to work but can’t and financial markets which will not lend them the money they need. Or it will end in disaster for countries which mistakenly joined the eurozone despite not being a suitable economy. Then at least they will have the chance to devalue a currency and grow by being a very attractive trading partner for the rest of the world. And of course the people will once again have more control over their own lives, but not as much as if they left the EU altogether.

Giordano Mancini: Ritiene sia ancora possibile trovare nel tempo una qualche forma di unità politica europea, indipendentemente da come procederà l’unione monetaria?

Nigel Farage: Se c’e la volontà politica per questa unione si, può sopravvivere. Io non ho la pretesa di dire quello che le persone di altri paesi dovrebbero fare, dato che sono un politico Britannico. Ma spero di svelare il “mondo segreto” dell’Unione Europea per mostrarlo a quelli che non hanno ancora capito com’è veramente. Noi dell’ UKIP non vogliamo essere nemici per i nostri vicini dell’Unione Europea, ma desideriamo avere un divorzio amichevole e rinegoziare i nostri accordi di scambio per meglio collaborare insieme.

Giordano Mancini: Do you think it is still possible to find, in time, some form of political unity for Europe regardless of how the monetary union will proceed?

Nigel Farage: If there is the political will for such a union then yes, it can survive. I do not seek to say what people in other countries should do as I am a British politician but I do hope that I open up the secret world of the EU for those who don’t understand what it is really like. We in UKIP do not want to make enemies of our EU neighbours but rather have an amicable divorce and renegotiate trade deals and have cooperation.

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Giordano Mancini: Lei appartiene ad un partito “euroscettico”, ma non pensa che senza Europa avremmo da affrontare comunque problemi maggiori?

Nigel Farage: Io credo che alimentare il concetto di “fortezza europea” sia fare come uno struzzo che mette la testa sotto la sabbia. La realtà con la quale dobbiamo fare i conti è che l’importanza del Vecchio Continente continua a diminuire e che dovremmo cercare di aprirci globalmente. Noi abbiamo un’organizzazione come la NATO per mantenere la pace – non l’Unione Europea – e il libero commercio arricchisce tutti i paesi. David Riccardo elaborò questo concetto secoli fa, eppure l’Unione Europea pensa ancora che i dazi sulle importazioni e le sovvenzioni a business inefficienti siano la soluzione. Non lo sono.

Giordano Mancini: You belong to a party that is “euro-scheptical”, but do you not think that without Europe we would still have to face bigger problems?

Nigel Farage: I believe that the concept of ‘fortress Europe’ is like an ostrich putting its head in the sand. The fact remains that the importance of the ‘old world’ is decreasing and we should be reaching out globally. We have an organisation like NATO to maintain the peace – not the EU – and it’s trade which makes all countries rich. David Riccardo worked this out centuries ago and yet the EU still thinks import tariffs and subsidising inefficient businesses is the answer. It’s not.

Giordano Mancini: Nei suoi interventi spesso lei mette in evidenza l’incompetenza dei burocrati a Brusselles e a Strasburgo e il fatto che non sono rappresentativi di una volontà popolare. Può essere più specifico? E’ proprio così?

Nigel Farage: Da dove cominciare?! Dal fatto che gli accordi fra i paesi UE non siano ancora stati firmati, dal fatto che nel 2004 la Commissione Europea abbia dichiarato la sua intenzione di imporre la Costituzione Europea prima della sua ratifica, o dal fatto che abbiamo Commissari con precedenti imbarazzanti, incluse accuse per appropriazione indebita, oppure dal fatto che non vogliono accettare alcun punto di vista diverso dal loro. Basta guardare i risultati dei referendum, gli unici che sono stati riproposti sono quelli dove la gente ha votato ‘NO’. Per l’Unione Europea questa non e una risposta adeguata: se indicessero i referendum sui trattati, vorrebbero che le due opzioni fossero ‘SI’ e “SI PER FAVORE”.

Giordano Mancini: During your speeches you underline the incompetency of bureaucrats in Brussels and Strasburg and the fact that they are not representative of the popular will. Could you be more specific? How is this?

Nigel Farage: Where to start! The fact that the accounts have not been signed off, the fact that in 2004 the European Commissioners stated their intention to enforce the European Constitution before its ratification, the Commissioners with questionable backgrounds including for embezzlement and the basic fact that they cannot accept any view but their own. Just look at the results of referendums. The only ones which have been run again are the ones where the people said ‘NO’. For the EU, that is not a suitable answer: should they run referendums on Treaties they would like the two options to be ‘YES’ and ‘YES PLEASE’.

Giordano Mancini: Ritiene che dietro al progetto europeo che tanti problemi sta causando alle popolazioni del continente ci sia una “regia occulta”, una specie di grande fratello, o una specie di complotto di cui tanto si parla sulla rete, oppure che si tratti della conseguenza di scelte nazionali più o meno sbagliate e/o sfortunate?

Nigel Farage: Non credo che si tratti di una cospirazione, no. Però quando le persone cercano di capire cosa è veramente l’Unione Europea, trovano i media ed i politici a rendere questa cosa molto difficile. Onestamente, il perché loro vogliano comportarsi in questo modo, è una domanda alla quale solo loro possono rispondere. Ma volendo cambiare il mio Paese per il meglio, cercherei di essere eletto dalla Camera dei Comuni e allora non vorrei delegare questo potere ad un’altro gruppo di persone, non elette e non rappresentative del popolo che invece io dovrei rappresentare. Certamente la Commissione Europea rende difficile conoscere le sue intenzioni, organizzando incontri a porta chiusa, dei quali non riusciamo neanche ad avere i verbali. Però se ascoltate per un po’ i discorsi degli Europolitici, capirete presto cosa vogliono.

Giordano Mancini: Do you believe that behind the European project that is causing so many problems to the populations of the continent there is a “hidden administration”, a sort of big brother, or a sort of conspiracy hinted and spoken about often around the web, or do you think it is the consequence of national decisions more or less mistaken and/or unfortunate?

Nigel Farage: I don’t think it’s a conspiracy, no. If people wish to find out what the EU is really about then they can but our media and politicians make that incredibly difficult. Why they wish to do that is a question only they can answer honestly. But if I wished to change my country for the better by seeking election to the House of Commons I wouldn’t want to then hand that power away to another group of people, unelected and unrepresentative of the people I am supposed to be representing. Certainly the Commission make these things more difficult to find out, with closed meetings which we can’t have the minutes of. But listen to the speeches of Euro politicians and you’ll find out soon enough what they want.

Giordano Mancini: Se certe scelte fossero in suo potere, quali soluzioni concrete proporrebbe per farci uscire tutti dal pantano in cui pare che ci siamo cacciati?

Nigel Farage: Fondamentalmente credo che dobbiamo ridurre fortemente la burocrazia e dare di nuovo il potere al popolo. Ci sono anche soluzioni molto semplici per i problemi finanziari come ad esempio non spendere più soldi di quelli che si guadagnano, incoraggiando l’intraprendenza negli affari e riducendo i sussidi esagerati che inducono la gente a non lavorare. Io faccio capo ad un partito liberista: noi crediamo che le persone più adatte a governare la Gran Bretagna siano gli inglesi stessi. Non sono affari del governo se le persone fumano, bevono o mangiano l’hamburger, no? Mi assicurerei anche che la politica di difesa fosse più rispettosa delle forze armate, smettendo di tagliare i fondi, però ritirerei subito le nostre truppe da guerre in territori stranieri non necessarie.

Giordano Mancini: If certain decision were in your power, what concrete solutions would you put forth to escape from the marsh we seem to have gotten ourselves into?

Nigel Farage: Fundamentally I believe we need to slash bureaucracy and bring powers back to the people. There are also simple solutions to financial problems such as stopping spending more than we earn, encouraging businesses and stopping the bloated welfare state from allowing people not to work. I lead a libertarian party: we believe that the best people to govern Britain are the British people themselves. What business is it of the government to tell people if they can smoke, drink or eat a burger? I also would ensure we had a defence policy which respected the Armed Forces instead of one which cut funding but sent our troops out into unnecessary foreign wars.

Giordano Mancini: Realisticamente, pensa che le sue proposte abbiano una pur minima probabilità di essere accolte?

Nigel Farage: All’inizio le persone non prendevano molto sul serio l’UKIP perche il progetto per l’Unione Europea aveva raggiunto un grande consenso popolare. Adesso, grazie a sondaggi di opinione ripetuti nel tempo, possiamo dire che il nostro punto di vista e molto seguito dall’opinione pubblica inglese ed è l’UKIP, e non il governo, a rappresentare quello che il popolo pensa veramente. Per noi, questo significa continuare il duro lavoro per divulgare il nostro messaggio, lavorando per continuare ad essere un partito forte e credibile e quindi l’alternativa di riverimento per una esistenza del Regno Unito fuori dall’Unione Europea.

Giordano Mancini: Do you realistically think your proposals have a minimum probability of being implemented?

Nigel Farage: When UKIP started people really didn’t take us seriously as the EU had been a consensus. Now through repeated opinion polls we can say that our views are at the centre of public opinion and it is UKIP rather than the government who stand for what the people believe in. For us, that means continuing the hard work in getting the message out there and ensuring we are a strong, credible party with an alternative for what life for the UK could be like outside the EU.

Giordano Mancini: Grazie Mr. Farage.

Giordano Mancini: Thank your for your time Mr. Farage.



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Informazioni sull'autore: Giordano Mancini - GenitronSviluppo.com

53 anni, marchigiano. Un passato nei cantieri per la costruzione di centrali nucleari e di piattaforme petrolifere, ha poi accumulato una notevole esperienza nei processi produttivi di vari settori aziendali, come consulente e formatore sui temi dell’ambiente e dell’organizzazione. Impegnato altresì in associazioni e movimenti, in particolare il Movimento della Decrescita Felice ed i Gruppi di Acquisto Solidale, da anni tenta di contaminare i due mondi, quello delle imprese e quello delle persone che vogliono il cambiamento. Nel 2011 progetta Ponti di Fiducia quale strumento di contatto, conoscenza e contaminazione fra utenti consapevoli e imprenditori etici. Considera la presa di coscienza e il cambiamento degli imprenditori e il miglioramento dell’efficienza dei movimenti di volontariato, una delle chiavi di volta del miglioramento della vita delle persone.

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1 commento

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  1. Sig. Nigel Farage,
    condordo pienamente con i vostri discorsi che ha espletato al parlamento europeo, peccato che persone senza peli sulla lingua come lei ce ne sono davvero poche. Complimenti!

    Nevio

  2. [...] Ecco una recentissima  intervista a Nigel Farage . [...]

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