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Presentato a Trapani il rapporto annuale di attività del Consorzio Ecotyre insieme al primo bilancio sul progetto PFU Zero. Da cinque anni EcoTyre, primo Consorzio in Italia per numero di Soci (oltre 450, +21% rispetto al 2014) e secondo per quantitativi gestiti (oltre 48 milioni di chilogrammi di PFU) rappresenta un riferimento di qualità nel campo della raccolta, del trattamento e del recupero degli Pneumatici Fuori Uso. Per il terzo anno consecutivo, ha deciso di fotografare tutti i dati relativi alla propria attività nellAnnual Report 2015.
Il contributo ambientale per la categoria autoveicoli registra una riduzione del 33%
Grazie a una sempre maggiore razionalizzazione e ottimizzazione della propria rete di raccolta, EcoTyre è riuscito negli anni a ridurre gli importi del contributo ambientale, definito sulla base dei costi di gestione degli PFU e declinato a seconda della tipologia di pneumatico trattato. Il contributo rispetto alla categoria autoveicoli (B1) negli ultimi cinque anni ha registrato una diminuzione costante, di oltre il 33%, grazie a un miglioramento continuo della logistica e dellefficienza del servizio.
La raccolta in Italia: +7.6% rispetto al 2014
Il quinto anno di operatività di EcoTyre rappresenta un ulteriore momento di crescita per il Consorzio. Infatti, nel 2015 si registra un aumento del 7,6% rispetto allanno precedente negli PFU gestiti, per un quantitativo totale raccolto pari a 48.783.751 chilogrammi. Considerando landamento di raccolta per il 2015, i picchi più importanti si sono registrati nei mesi di maggio-luglio e novembre-dicembre, in concomitanza con le fasi di maggiore attività dei gommisti per il cambio pneumatici estivi-invernali.
I punti di raccolta aumentano del 23%
Nel 2015 si registra un incremento importante dei punti raccolta, passati da 8.019 a 9.832, il 23% in più rispetto al 2014, un dato che testimonia una presenza del Consorzio sempre più consolidata in tutta la Penisola. I dati di crescita più rilevanti hanno interessato le Isole, con aumenti del 95% (Sicilia) e del 113% (Sardegna), oltre al Piemonte con un +107%. La modalità operativa assunta da EcoTyre, secondo la logica della prossimità, consente al Consorzio di raccogliere mediamente più di uno pneumatico al secondo, dato che testimonia ulteriormente lefficienza del sistema.
La raccolta sul territorio e a livello regionale
A confermare limportante crescita riscontrata nel 2015 vi sono anche le missioni di ritiro, aumentate del 7,6% rispetto allanno precedente. Le operazioni effettuate infatti sono passate dalle 21.034 del 2014 alle 22.625 dellultimo anno. Le Regioni in cui si raccoglie di più sono il Piemonte, la Lombardia e il Lazio seguito a brevissima distanza dallEmilia Romagna.
Ottimizzazione degli impianti di recupero e la logica della prossimità
Considerata limportanza strategica del recupero degli PFU nel processo di gestione, EcoTyre ha deciso di avviare rapporti di partnership con strutture di eccellenza, in particolare 21 impianti, nellambito del trattamento degli pneumatici. La scelta segue specifici percorsi di audit, per accertarne professionalità, efficienza e rispetto degli standard ambientali e di sicurezza. Le sinergie avviate inoltre consentono la gestione degli PFU in una logica di prossimità, attraverso cioè la scelta delle strutture più vicine alla provenienza degli pneumatici in modo da limitare così il trasporto dei rifiuti. Inoltre, diviene più semplice amministrare contemporaneamente quantità variabili di PFU e individuare, in caso di specifiche esigenze di trattamento, limpianto più idoneo.
La raccolta per classi: ¾ della raccolta dalla categoria auto e moto
Le classi di pneumatici fuori uso gestite da EcoTyre sono quattro: la classe 1 relativa agli pneumatici per auto e moto con un peso inferiore a 20 kg; la classe 2, di cui fanno parte i pezzi da oltre 20 kg come quelli per gli autocarri; la classe 3 relativa agli pneumatici con peso fino a 300 kg; infine la classe 4 riguardante quelli con peso superiore ai 300 kg. Con quasi 29.000.000 di chilogrammi, la classe 1 rappresenta il maggior numero di PFU gestiti (circa il 76,4% del totale).
È appena terminato il quinto anno da quando EcoTyre ha cominciato a operare – ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – ma considerando lattività svolta sembra un periodo molto più lungo. Un percorso che ci ha portato in poco tempo a essere il primo Consorzio in Italia per numero di Soci, che ha gestito nei primi cinque anni circa 25.000.000 di pneumatici con oltre 100.000 missioni di ritiro. Grazie alla nostra attività gli pneumatici possono davvero costituire un esempio di economia circolare: gli PFU sono una vera e propria risorsa perché possono essere recuperati al 100%. La maggior parte viene triturata per produrre il granulato di gomma, un materiale di riciclo che può essere riutilizzato in una molteplicità di forme. Il mercato, tuttavia, non è ancora in grado di capire limportanza di questo materiale e leconomicità del suo riutilizzo. Un fenomeno, poi, ci riempie di soddisfazione: si sta risolvendo la questione dei depositi di PFU abbandonati nellambiente anche grazie al nostro progetto PFU Zero, patrocinato dal Ministero dellAmbiente.
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