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“Le materie plastiche sono a base di petrolio e Vadxx ha capito come creare del greggio a basso costo: lo estrae da una materiale che altrimenti potrebbe occupare spazio nelle discariche” ha affermato Jim Garret, ceo di Vadxx, in una dichiarazione alla stampa. Vadxx raccoglie gli scarti in eccesso delle materie plastiche che non sono adatte al riciclaggio, tra cui il “fluff” (prodotto prevalentemente dalle industrie siderurgiche durante il processo di recupero dei metalli e rappresenta il materiale di scarto non metallico presente negli autoveicoli (plastica, gomma, imbottiture, tessuti, materiale isolante, cavi elettrici e altre componenti secondarie) e degli scarti di origine elettronica e li versa all’interno dei suoi reattori. Da qui esce il greggio che l’azienda, poi, venderà. Vadxx afferma che ogni unità di petrolio di sua produzione potrebbe ridurre i depositi nelle discariche da 10 a 14.000 tonnellate l’anno.
“L’obiettivo dei rifiuti zero è parte della filosofia operativa di Vadxx“, spiega l’azienda. Anche se Vadxx non descrive come avviene il processo di trasformazione, l’aziende precisa che non vengono rilasciati inquinanti nell’aria. “Vadxx limita il proprio impatto ambientale delle emissioni in aria in due modi principali: ottimizza la produzione di CO2, SOx e SOX, riducendo al minimo le emissioni totali di ciascun processo, criterio importante per ottenere certificazioni EPA.
Il mese scorso Vadxx si è guadagnata una partnership con la discarica della città di Akron (Ohio) e comincerà ad incentivare la trasformazione dei rifiuti della città in greggio in un impianto pilota. I residenti di Akron forniranno le materie prime e se da un lato si spera che un giorno non avremo affatto bisogno di petrolio, per ora questo è certamente un passo avanti rispetto alle trivellazioni nell’Artico.
25 ottobre 2011 alle 12:32
E’ interessante scoprire come sia possibile ricavare nuove risorse dai rifiuti: energia, petrolio, gas… in poche parole ricchezza. Qui in Toscana abbiamo una discarica – quella di Peccioli – che è riuscita a fare della spazzatura una fonte di risparmio e nel contempo di guadagno per i cittadini. Lo trovo un fatto incredibile!
22 marzo 2012 alle 10:39
Concordo pienamente con l’ultimo commento, e posso confermare che i cittadini, ne ho conosciuti diversi per lavoro, sono azionisti della azienda che gestisce l’impianto, la Belvedere SPA. Partecipano in modo attivo alle decisioni e soprattutto controllano che tutto sia gestito in modo trasparente e corretto. In più risparmiano sulle tasse, il che non guasta!