Fondazione Italiana Accenture: Pensare, Progettare e Fare Innovazione Sociale in Italia Oggi

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in News, Storie

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Bruno Ambrosini, Segretario Generale Fondazione Italiana Accenture

Pubblicato il giorno 27 novembre 2012 - Nessun commento



   


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Promuovere l’innovazione intesa sia nelle sue articolazioni tecnologiche, scientifiche e manageriali, sia nel ruolo positivo a favore dello sviluppo sociale e culturale. Questo è l’obiettivo di Fondazione Italiana Accenture che opera principalmente in tre aree: nuovi modelli di sviluppo, educazione dei giovani e patrimonio artistico e culturale nazionale.

Abbiamo voluto intervistare Bruno Ambrosini, Segretario Generale Fondazione Italiana Accenture, dopo aver piacevolmente scoperto le numerose iniziative a favore dell’innovazione sostenibile che Fondazione Italiana Accenture sta lanciando negli ultimi anni. Da iniziative come il concorso Forest Skill, una call for solution dedicata a ricercare una possibile sinergia tra la valorizzazione del patrimonio ambientale e nuove opportunità di occupazione sostenibile, offrendo ai giovani spunti utili per diventare imprenditori nel sociale. Oppure PXM per incoraggiare la produzione di idee con elevate caratteristiche di innovazione tecnologica, di processo o di sistema in grado di: creare servizi a valore aggiunto con finalità sociali, localizzati nell’area di Malpensa e nella provincia di Varese, i cui benefici siano diretti non solo agli utenti dell’aeroporto ma anche ai cittadini.

Daniel Casarin: Accenture è un’agenzia globale di consulenza. Cosa vi ha spinto a lanciare Fondazione Accenture in Italia?

Bruno Ambrosini: Accenture è una Global Company per la quale essere impresa significa produrre valore non solo per i propri clienti e per gli azionisti, ma anche per i propri dipendenti e per l’intera collettività. Accenture  intende essere non solo protagonista della propria crescita, ma soggetto attivo e consapevole del proprio ruolo nello sviluppo di una realtà economica capace di generare uno sviluppo responsabile  per un numero crescente di individui in termini sociali, culturali e personali. Al momento della quotazione in Borsa nel 2001, i soci di Accenture decisero di riservare una parte significativa delle azioni alla Global Foundation.  Quest’ultima sviluppa le proprie iniziative a favore del sociale attraverso le local Foundation, attive nei principali paesi in cui è presente Accenture.

La Fondazione Italiana Accenture è operativa nel contesto italiano dal 2002, con l’obiettivo di mettere a disposizione della collettività il proprio valore aggiunto fatto di know how, competenze, capitale umano, economico e tecnologico, per lo sviluppo di progetti che contribuiscano attivamente ad innescare quei meccanismi in grado di valorizzare il rilevante potenziale che continua a caratterizzare l’Italia, in termini di risorse e capacità.

In sintesi questa è la sua mission: la Fondazione Italiana Accenture è una realtà, senza scopi di lucro, che si propone di stimolare e valorizzare le più significative esperienze e competenze sull’innovazione intesa come fattore determinante per lo sviluppo economico, sociale e culturale della collettività.

Daniel Casarin: Ci dia il suo significato di innovazione sostenibile e innovazione sociale. Per quale motivo oggi sono degli aspetti così fondamentali per lo sviluppo di un Paese?

Bruno Ambrosini: Innovazione sostenibile significa promuovere una cultura che incoraggi una condotta etica e il rispetto delle norme sociali attraverso la promozione di nuovi modelli di sviluppo. Innovazione sociale è innanzitutto azione concreta in risposta ai bisogni della collettività. Sono entrambi aspetti fondamentali perché contribuiscono a liberare le potenzialità del Terzo Settore, aggregando ed attivando i molteplici attori, con un focus particolare sulla creazione di occupazione sociale sostenibile.

Daniel Casarin: Sport responsabile, nuovi modelli di sviluppo, educazione dei giovani, patrimonio artistico e culturale. Tutte importanti aree di progetto per cui un Paese come il nostro non potrebbe farne a meno. Quali inerzie state però incontrando a promuovere i vostri progetti?

Bruno Ambrosini: Le inerzie riguardano la difficoltà a mettere insieme la miriade di soggetti che caratterizzano il Terzo Settore e rendono complesso sviluppare progetti che abbiamo impatti di grandi dimensioni. Per questo la Fondazione Italiana Accenture ha creato ideaTRE60 (www.ideaTRE60.it), la piattaforma online che sviluppa e realizza progetti di innovazione sociale attraverso la condivisione di idee: giovani talenti, mondo della ricerca, organizzazioni ed imprese si incontrano su ideaTRE60 per attivare l’intelligenza collettiva e trasformarla in progetti concreti attraverso lo strumento dei concorsi per idee.

Bruno Ambrosini, Segretario Generale Fondazione Italiana Accenture

Daniel Casarin: Quali sono invece le soddisfazioni che vi spingono sempre più avanti a lanciare nuovi progetti?

Bruno Ambrosini: Prima di tutto l’ampia partecipazione ai concorsi di ideaTRE60. Ad oggi, infatti, circa 1.200 persone hanno partecipato inviando oltre 600 idee progettuali. Attorno alla nostra piattaforma si è poi creata un’importante rete di relazioni: giovani talenti e organizzazioni che necessitano di risorse per realizzare i propri progetti hanno un luogo dove proporre le loro idee, incontrare imprese, fondazioni ed enti interessati a svilupparle. In secondo luogo il fatto, come dicevamo, che le idee vincitrici accadono perché vengono realizzate.

Daniel Casarin: Di quale esperienza e quali feedback state facendo tesoro dai ragazzi che partecipano alle vostre iniziative?

Bruno Ambrosini: La voglia di condividere da parte dei giovani le loro idee innovative. Faccio l’esempio di Forest Skill, una call for solution dedicata a ricercare una possibile sinergia tra la valorizzazione del patrimonio ambientale e nuove opportunità di occupazione sostenibile. Uno dei due team vincitori, composto da giovani, ha proposto un progetto innovativo per promuovere la compensazione forestale di CO2 in un Comune della Brianza, nell’ambito di reti relazionali intessute con diversi soggetti pubblici e privati nell’area.

Daniel Casarin: Notiamo come i giovani sono il vostro target preferito… per quale motivo loro e non professionisti già “navigati”, capitani d’impresa o opinion leader già inseriti in un tessuto imprenditoriale? Non credete sia possibile accelerare il cambiamento anche attraverso questo target?

Bruno Ambrosini: La Fondazione vede nei giovani e nel loro impegno, già oggi così evidente nel volontariato e nelle iniziative non profit, il motore del cambiamento. Bisogna dare loro l’opportunità di esprimersi e di crescere in ambienti che ne favoriscano lo sviluppo professionale ed imprenditoriale, anche nel sociale. Ma anche tutti gli altri soggetti, imprese e influencer, sono interessanti per il nostro obiettivo: la sfida  è proprio quella di coinvolgere i principali attori che oggi sono il motore finanziario ed economico del Terzo Settore.

Daniel Casarin: Qual è il vostro rapporto con le imprese e cosa possono fare per partecipare alle diverse iniziative che promuovete?

Bruno Ambrosini: Siamo particolarmente interessati a tutto ciò che ruota attorno al mondo delle imprese: vogliamo essere soggetti attivi sia nella creazione sia nello sviluppo di realtà capaci di generare benessere per un numero sempre maggiore di individui, in termini economici, sociali, culturali e personali. Ci sentiamo idealmente schierati dalla parte di quelle imprese che guardano con fiducia al futuro del nostro Paese puntando su iniziative a vantaggio della collettività e proprio in quest’ottica si inserisce la nostra precisa volontà di mettere a disposizione di tali imprese le nostre risorse e il nostro know-how tecnologico e manageriale.

A conferma di ciò basta inoltre rivolgere di nuovo l’attenzione alla nostra piattaforma ideaTRE60, dove non solo le grandi aziende ma anche le istituzioni e le organizzazioni possono trovare spunti e idee per dare voce e spazio alle proprie potenzialità ed esigenze, nonché alle proprie politiche di sostenibilità e sviluppo sociale. Attraverso ideaTRE60, insomma, si può attingere alla sconfinata e innovativa progettualità della community dando così vita a una concreta Corporate Social Responsability.

Daniel Casarin: Proviamo a sognare un pò… Quale futuro state intuendo possa meglio corrispondere per il nostro Paese?

Bruno Ambrosini: Un futuro dove venga sempre di più promossa l’innovazione, intesa nelle sue articolazioni scientifiche, tecnologiche e manageriali a favore dello sviluppo sociale e culturale, attraverso la realizzazione di progetti concreti a favore della collettività. Un paese dove i diversi attori – imprese, istituzioni e Terzo Settore – possano collaborare insieme seguendo il binomio “eccellenze italiane” e occupazione sociale sostenibile. Siamo convinti, infatti, che il Terzo Settore, se aiutato a sviluppare maggiori sinergie al proprio interno, ad utilizzare in maniera più sistematica competenze gestionali e organizzative, nonché a far ricorso alle nuove tecnologie, possa essere portatore di forte innovazione ed erogatore di servizi altamente competitivi, economicamente sostenibili e socialmente utili.

Bruno Ambrosini, Segretario Generale Fondazione Italiana Accenture

Bruno Ambrosini, Segretario Generale Fondazione Italiana Accenture



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