Gruppo Sanpellegrino: Responsabilità Ambientale e Sociale dalla Sorgente alla Tavola degli Italiani

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Ambiente, News, Storie

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Pubblicato il giorno 12 febbraio 2013 - Nessun commento



   


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“L’acqua minerale non è semplicemente acqua, rappresenta un realtà unica: per legge deve provenire solo da falde profonde e protette da rischi di inquinamento, avere caratteristiche igieniche e organolettiche particolari e può presentare anche proprietà favorevoli alla salute” spiega Daniela Murelli, direttore dell’area Corporate Social Responsability del Gruppo Sanpellegrino.

“Per essere riconosciuta dal Ministero della Salute ed autorizzata come “acqua minerale naturale” le sue caratteristiche devono essere valutate sotto il profilo geologico, fisico-chimico e microbiologico, a garanzia della sua purezza originaria e del mantenimento constante nel tempo delle sue caratteristiche intrinseche. Ogni acqua minerale ha una propria personalità e caratteristiche organolettiche differenti conferite dal territorio dal quale sgorga e dalle sostanze di cui si arricchisce durante il suo viaggio, che talvolta dura decenni, attraverso le rocce profonde. Tutte le informazioni relative alle caratteristiche dell’acqua minerale sono riportate per legge sull’etichetta di ogni bottiglia.”

Daniel Casarin: Dalla sorgente alla bottiglia, sulla tavola degli italiani…

Daniela Murelli: Uno dei fattori, sempre previsto dalla legge, che garantisce la preservazione dell’acqua minerale nella sua unicità è l’imbottigliamento alla fonte, che sigilla tutte le proprietà dell’acqua così come sgorga. Il nostro Gruppo assicura nei suoi stabilimenti rigorosi controlli giornalieri e numerose analisi lungo tutta la filiera, proprio per assicurare che l’acqua arrivi sulle tavole dei consumatori pura, così come sgorga. Tutti gli ambienti dove avviene l’imbottigliamento sono infatti tenuti sotto stretto controllo igienico – l’uomo ha il solo compito di verificare il processo di imbottigliamento, senza venire mai a contatto con la materia prima – e l’acqua minerale viene sottoposta a numerose analisi nel Laboratorio Microbiologico, che ne accerta la purezza, nel Laboratorio Chimico, che ne verifica i parametri indicati in etichetta e, infine, nel Laboratorio Materiali, dove vengono esaminati gli imballaggi. Oltre ai controlli interni, le Autorità Sanitarie effettuano periodicamente ispezioni e prelievi a campione lungo tutta la catena produttiva e distributiva.

gruppo san pellegrino levissima

Daniel Casarin: Cosa significa innanzitutto “sostenibilità ambientale” per il Gruppo Sanpellegrino?

Daniela Murelli: La sostenibilità rappresenta per il Gruppo Sanpellegrino un approccio culturale che investe tutte le aree in cui siamo impegnati, nel rispetto di un bene prezioso e comune: l’acqua. Garantire all’acqua un futuro di qualità è la missione che il nostro Gruppo persegue con impegno e costanza, con l’obiettivo di rendere il patrimonio idrico delle fonti che custodisce disponibile e di qualità per le generazioni presenti e future. Con i suoi marchi il nostro Gruppo ha avviato da tempo un percorso di crescita orientato ai principi della responsabilità ambientale, che traduce in azioni la missione aziendale: dalla diffusione della cultura dell’acqua, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questo bene primario per il pianeta, alla riduzione dell’impatto ambientale, con particolare attenzione all’area dei trasporti, all’utilizzo di energie provenienti da fonti rinnovabili e al packaging. La scelta di incorporare un approccio di sostenibilità ambientale all’interno di ogni strategia aziendale nasce proprio dalla volontà di preservare l’acqua minerale e i territori da cui essa sgorga, che le donano caratteristiche inconfondibili.

Daniel Casarin: Abbiamo scoperto che il Gruppo Sanpellegrino punta ad attivare giorno dopo giorno un numero crescente di azioni orientate ai principi della responsabilità ambientale. D’altra parte sappiamo benissimo che aziende come le vostre possono essere seriamente contestate per il proprio core business: l’acqua imbottigliata. Come vi sentite di rispondere?

Daniela Murelli: L’acqua minerale è una risorsa naturale unica, rinnovabile, ma non inesauribile e le cui caratteristiche sono strettamente correlate a quelle del territorio da cui proviene.  Da qui l’importanza, per le aziende che imbottigliano acqua minerale, di preservare il territorio al fine di mantenerlo sempre incontaminato nel tempo. Noi di Sanpellegrino ci impegniamo concretamente nella protezione delle fonti e dei territori circostanti, consapevoli che dal corretto svolgimento del ciclo dell’acqua dipende il nostro bene e quello del pianeta. Ci avvaliamo infatti della collaborazione di idrogeologi di grande esperienza e usiamo le più moderne tecnologie per monitorare costantemente il territorio circostante le fonti, prevenendo così l’insediamento di agenti esterni. Oltre a preservare l’acqua minerale sin dalla fonte, rendiamo questa risorsa preziosa alla portata di tutti, facendola arrivare sulle nostre tavole, proprio così come sgorga.

Daniel Casarin: L’Italia è un paese ricco di acqua e di ottima qualità, parliamo di patrimonio idrico e custodia di questo bene primario. Ci puoi fornire qualche dato?

Daniela Murelli: L’Italia, per caratteristiche geologiche e conformità territoriale, è tra i Paesi più ricchi di risorse idriche al mondo; inoltre, il 97% dell’acqua dolce in Italia si trova nelle falde acquifere e un italiano su due beve acqua minerale. Il consumo di acqua minerale affonda le proprie radici nella storia: già fin dall’epoca dei romani si distingueva l’acqua dell’acquedotto, da quella delle terme, con valenze più terapeutiche. Ciò ha contribuito a creare una cultura sull’acqua molto più forte rispetto ad altre realtà.

Daniel Casarin: Cultura dell’acqua ed educazione del consumatore. Quali sono le iniziative a sostegno  nelle scuole?

Daniela Murelli: Sanpellegrino si rivolge proprio alle giovani generazioni per promuove la cultura dell’acqua in Italia, e lo fa attraverso il progetto WET –  Water Education for Teachers – che coinvolge le scuole italiane di primo grado, per sostenere i principi di corretta idratazione e consumo responsabile delle risorse idriche. WET è una fondazione internazionale senza fini di lucro che nasce negli Stati Uniti nel 1984 e il cui progetto educativo è stato introdotto in ben 27 Paesi. In Italia è stato lanciato nel 2006 e ha appassionato più di 6.000 scuole, per un totale di 300.000 bambini. Attraverso un kit didattico interdisciplinare, basato su attività di gruppo e laboratori ludico-educativi, si parte dallo studio dell’acqua per svolgere percorsi di storia, economia, scienze, tecnologia, geografia, salute, matematica. WET vanta il sostegno a livello internazionale di organizzazioni come l’UNESCO. In Italia è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal 2010 gode del sostegno del MIUR, (Ministero Italiano Università e Ricerca).

sanpellegrino, libro Una bottiglia piena di storie, riciclaggio, plastica

Daniel Casarin: Come compensa il Gruppo Sanpellegrino l’impronta ecologica provocata dal trasporto su gomma, rotaia o nave dei suoi prodotti?

Daniela Murelli: In un ottica di riduzione dell’impatto ambientale, poniamo grande attenzione anche agli aspetti logistici privilegiando il trasporto ferroviario rispetto a quello su gomma. In Italia infatti, l’acqua minerale è il prodotto alimentare che più “viaggia” in treno e Sanpellegrino è l’operatore del settore largo consumo che utilizza in percentuali più elevate il trasporto ferroviario. Inoltre, la flotta aziendale è composta interamente da camion EURO 5, tecnologia grazie alla quale l’abbattimento delle emissioni nocive è notevole, e per l’esportazione in Europa dei prodotti S. Pellegrino ed Acqua Panna ci avvaliamo di un sistema di trasporto intermodale, che utilizza hub intermodali e trasporto ferroviario.

Per limitare le movimentazioni abbiamo messo in atto il progetto multisource con il marchio Nestlé Vera. Questo progetto ha l’obiettivo primario di “avvicinare” la fonte al consumatore prevedendo l’utilizzo di più fonti, dislocate in aree diverse sul territorio nazionale, per l’imbottigliamento di acque minerali aventi caratteristiche organolettiche simili sotto un unico marchio. Il marchio Nestlé Vera racchiude infatti due acque minerali: In Bosco, la cui fonte è in provincia di Padova, e Santa Rosalia, con fonte in provincia di Agrigento.

Notevoli sono i nostri sforzi anche sul fronte dell’innovazione logistica, che mirano a massimizzare le relazioni strategiche con i nostri partner. Il 30 novembre, a Milano, il Gruppo Sanpellegrino e Chep, leader mondiale nelle soluzioni di pooling di pallet e contenitori, riceveranno infatti il “Premio Logistico dell’Anno 2012”: un riconoscimento conferito da Assologistica e €uromerci per le azioni di efficienza e di sostenibilità ambientale realizzate nella Supply Chain mediante innovativi rapporti di partnership logistica.

Daniel Casarin: PET, RPET e nuovo packaging. Ci puoi descrivere dai processi industriali fino alle campagne di sensibilizzazione a favore della raccolta differenziata il vostro rapporto con il materiale che più contraddistingue il settore?

Daniela Murelli: Il materiale che impiega il Gruppo Sanpellegrino per le sue bottiglie, oltre al vetro destinato soprattutto alla ristorazione, è il PET, sigla che sta per polietilenetereftalato, plastica molto leggera, infrangibile e riciclabile al 100% che può essere reimpiegata per altri molteplici scopi. Per Sanpellegrino la sfida è coniugare l’aspetto ambientale con quello qualitativo: abbiamo così avviato da anni un progetto Light-weighting, letteralmente “alleggerimento”, che ha come obiettivo la riduzione del peso di bottiglie e imballaggi, senza però penalizzare le performance del packaging, garantendo ugualmente un alto standard qualitativo del prodotto. Inoltre, attraverso le ricerche condotte in collaborazione con il Centro Ricerca&Sviluppo di Nestlé Waters, il Gruppo Sanpellegrino ha lanciato per primo sul mercato, con il marchio Levissima,  LaLitro, un’innovativa bottiglia contenente una percentuale di PET RICICLATO (RPET) pari al 25%, in grado di garantire sicurezza igienico sanitaria e funzionalità del contenitore, preservando come sempre le qualità specifiche e la purezza dell’acqua minerale. In tal modo l’RPET, risultante dal riciclo delle bottiglie in PET che derivano dalla raccolta differenziata, viene reintrodotto nel ciclo produttivo delle bottiglie – una bottiglia di plastica che ha già fatto il suo ciclo di consumo torna ad essere bottiglia.

sanpellegrino, acqua, riciclaggio plastica

Proprio per questo, il tema della raccolta differenziata e del riciclo delle bottiglie in plastica sono per noi di importanza fondamentale. Da qui la decisione di promuovere campagne di sensibilizzazione e di educazione alla corretta raccolta differenziata e riciclo dei materiali, con un focus sulla plastica, per sottolineare l’importanza che i gesti della vita quotidiana possono avere sull’ambiente circostante e i benefici che ne possono derivare per l’intera comunità. A settembre nelle scuole primarie di Milano, Firenze e Sondrio abbiamo lanciato la campagna educativa ‘Raccogli la plastica, semina il futuro’: un concorso per sensibilizzare i bambini sull’importanza del PET e di come smaltirlo correttamente, invitandoli a entrare a far parte della R-Generation, la generazione a cui la raccolta differenziata sta a cuore, così come le sorti del proprio pianeta.

La campagna di sensibilizzazione e di educazione alla corretta raccolta differenziata è iniziata già nel 2011 con tre momenti principali:

  • realizzazione di uno studio autorevole, commissionato all’Istituto Althesys, “Riciclo e politiche di packaging sostenibile” che ha dimostrato come il settore delle acque minerali crei valore per la comunità in termini ambientali, sociali ed economici: dal 2000 al 2010, la raccolta-riciclo delle bottiglie delle acque minerali ha dato all’Italia benefici per 1,2 miliardi di Euro, evitando 42 discariche e 3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2.
  • organizzazione del “Mese del riciclo della plastica” a Milano, in giugno, con Amsa e Corepla. L’isola ecologica itinerante di Amsa e l’“ufficio mobile” erano a disposizione dei cittadini nei quartieri milanesi per fugare ogni dubbio sulla raccolta differenziata.
  • organizzazione del concorso ”Storia di una bottiglia”, dedicato agli alunni delle scuole primarie di tutta Italia, in collaborazione con Corepla e Giunti Progetti Educativi. Le classi sono state invitate a scrivere una storia sulle avventure di una bottiglia di acqua minerale; i 20 elaborati più originali sono stati disegnati da alcuni famosi fumettisti e pubblicati nel libro “Una bottiglia piena di storie”.

Daniela Murelli, direttore Corporate Social Responsability del Gruppo Sanpellegrino.

Daniela Murelli, direttore Corporate Social Responsability del Gruppo Sanpellegrino.



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