Egp: Primo Impianto Solare che Unisce Batterie e Pannelli Solari

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Stoccare l’energia prodotta con le rinnovabili. Per non sprecarla, ma soprattutto per rendere queste fonti programmabili, eliminando così i “buchi” di fornitura e facendo in modo che possano fornire elettricità al sistema in ogni momento. È riuscita a farlo — unica in Italia su scala commerciale — Enel Green Power che ha inaugurato a Catania il primo impianto italiano di storage integrato con il solare.

Il sistema di accumulo è stato collegato all’impianto fotovoltaico da 10 megawatt di potenza, che però ha una potenza limitata a 8 MW per vincoli di rete. Lo stoccaggio permette di sfruttare quei 2 megawatt in più. Non è una quantità enorme – e infatti il consumo è destinato a rimanere in Sicilia – ma si tratta di un taglio del nastro che inaugura un nuovo business delle rinnovabili, il sesto dopo solare, eolico, idroelettrico, biomasse e geotermico. Un business che promette di diventare preponderante in futuro.

«L’accumulo — ha detto l’amministratore delegato di Enel Green Power Francesco Venturini — sarà una delle tecnologie vincenti del futuro. È un’onda che ancora non monta, ma arriverà presto e noi saremo già lì pronti. È un mercato agli albori, ma tra tre anni riteniamo che sarà una buona fetta del nostro giro d’affari».

All’inaugurazione, allo stabilimento 3sun di Catania, erano presenti anche il sindaco di Catania, Enzo Bianco, e il sottosegretario allo sviluppo economico, Simon Vicari. L’impianto di accumulo di Catania utilizza la tecnologia Durathon “sodium-metal halide”, una batteria sviluppata da General Electric, con cui Egp ha siglato un accordo di partenariato tecnologico. L’impianto di storage è grande quanto due container da Tir. Enel Green Power ha in corso una seconda sperimentazione a Potenza Pietragalla, in Basilicata, stavolta con un impianto eolico con batterie Samsung agli ioni di litio.

«Le rinnovabili in particolare fotovoltaico e eolico — spiega la società del gruppo Enel e leader di settore nel mondo — si caratterizzano spesso per essere non programmabili in termini di gestione dell’energia nella rete, tanto che accade di dover decurtare la produzione di energia”. Lo storage permette di non sprecare la potenzialità delle fonti rinnovabili, di aumentare la flessibilità di gestione e l’uniformità dei flussi energetici e di diminuire l’imprevedibilità.

«Per la nostra società — ha aggiunto Venturini — l’integrazione attiva delle rinnovabili è un tema fondamentale ai fini dello sviluppo. I sistemi di accumulo tecnologicamente avanzati come questo consentiranno di limitare l’intermittenza e gestire in maniera ottimale la non programmabilità di alcune fonti, contribuendo a garantire la stabilità e la gestione della rete».

Enel Green Power ha investito in questa tecnologia 10 milioni di euro. Il business — oltre che nel non spreco — consiste anche nell’accumulare l’energia quando è prodotta a basso costo per poi venderla quando il mercato offre prezzi più alti, generalmente la sera. Dopo l’Italia, Enel Green Power — che è attiva in 16 Paesi nel mondo — conta di replicare lo storage all’estero, cominciando dagli Stati Uniti e, a seguire, in Europa (Romania, Spagna) e in America Latina, partendo dal Messico per arrivare in Cile e Perù.