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Ma il fabbisogno elettrico del Costa Rica è in aumento e il governo ora vuole costruire nuove dighe e dovrebbe spostare gli indigeni dei villaggi a causa delle inondazioni del prezioso habitat naturale. Gruppi ambientalisti locali si sono opposti alla costruzione delle nuove dighe ma il Costa Rica intende sforzarsi per ridurre al minimo i propri contributi al riscaldamento globale che la rende particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici. Principalmente per la pioggia. Infatti anche un piccolo cambiamento delle precipitazioni potrebbero lasciare il paese senza acqua sufficiente a soddisfare la crescente domanda di energia elettrica.
L’energia eolica potrebbe diventare una fonte rinnovabile di primo piano in Costa Rica, già un grande parco eolico con 22 turbine ha sta producendo in Tilarán, e in Guanacaste dal 2002 sono in programma di essere installati nelle montagne del Escazú e Santa Ana nuovi parchi eolici. Un nuovo impianto geotermico è previsto per la produzione di energia elettrica nel 2010 vicino al vulcano Rincón de la Vieja nella provincia di Guanacaste.
Ma il Costa Rica è al lavoro per diventare il primo paese al mondo di libero da fonti energetiche fossile (già lo sono il Principato di Monaco, la Norvegia, la Nuova Zelanda e l’Islanda). Il Costa Rica vuole raggiungere questo risultato in tempo per festeggiare i suoi 200 anni di indipendenza, nel 2021.
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15 novembre 2013 alle 17:56
mi piacerebbe tantissimo di andare ad abitare in costa rica. sono un pensionato che vive a milano. il mio reddito è di € 16.000 all’anno….. potrà bastare ?