A sua volta il calore di scarto che è prodotta dal motore del frigorifero per produrre raffreddamento, viene utilizzato altrove per recuperare l’importo massimo di energia dal sistema. In aggiunta a questo, l’impianto che brucia il carburante assorbe CO2 con un conseguente avvicinamento alle zero emissioni di carbonio globale dell’innovativo sistema. L’utilizzo di queste tre forme di energia per uso domestico è noto come micro trigenerazione e la progettazione di questo nuovo impianto adotterà il concetto di produzione combinata di calore e di elettricità al livello successivo.
La ricerca condotta da esperti dello Joseph Swan Institute per la ricerca energetica alla Newcastle University fa leva sulla vasta esperienza maturata in tutto il Regno Unito e in Cina, per una progettazione che comprende anche un unico sistema di deposito di energia. Ciò consente ai proprietari di casa di immagazzinare l’extra di energia elettrica durante le ora di punta di produzione ma non di consumo, ad esempio durante la notte, l’impianto di micro trigenerazione in modo efficiente rilascierà questa energia quando sarà più necessaria.
Il responsabile del progetto, il professor Tony Roskilly, della Newcastle University, ha spiegato: “La fornitura di energia elettrica, il riscaldamento e il raffreddamento può essere ottimizzato da questo sistema efficiente e soprattutto sostenibile. La combinazione di un generatore di energia e dello stoccaggio fornisce nuovi modi per rispondere al mutare della domanda del fabbisogno energetico in casa”. Uno dei potenziali oli da utilizzare nel sistema di micro trigenerazione deriva dai semi del Croton Megalocarpus una coltivazione bioenergetica che cresce in Africa orientale. L’olio di Croton Megalocarpus porta infatti porta con sé il vantaggio di essere in grado di crescere su terreni non adatti per le tradizionali colture alimentari o per l’allevamento in modo da fornire un biocarburante sostenibile senza sacrificare la terra per colture alimentari. Ora sulla base dei modelli degli esperti alla Ulster University, un team punterà a realizzare una vero e propria prototipo dell’impianto di di micro-trigenerazione.
Intanto dalla Newcastle University, Yaodong Wang, ha affermato che questa forma di produzione di energia risulterebbe altamente efficiente. “In passato, un ostacolo significativo per l’adozione dei micro-sistemi di trigenerazione era rappresentato dalla disponibilità dell’energia al momento giusto, quindi un problema di deposito di energia. Una famiglia ha infatti esigenze diverse a seconda del momento della giornata e nel tempo che passa. Grazie all’integrazione di queste nuove tecnologie di deposito di energia con un sistema di micro trigenerazione, abbiamo il potenziale per superare questa barriera e realizzare qualcosa dal forte impatto sulle future fonti energetiche domestiche.”
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