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Il progetto AQUA per ridurre i consumi e gli sprechi idrici nella filiera agroalimentare. Il progetto AQUA nasce dalla consapevolezza che è necessario intervenire sui consumi idrici del settore agroalimentare per tutelare le risorse del pianeta e allo stesso tempo garantire uno sviluppo sostenibile in grado di dare competitività alle imprese della filiera. Non si tratta solo di salvaguardare l’ambiente ma anche di offrire al mondo produttivo soluzioni per mantenere vitale l’economia nell’ottica dello sviluppo della green economy.
Per fare questo sono state mappate le esperienze positive già realizzate a livello internazionale nel campo dell’uso efficiente e riuso della risorsa idrica utili a elaborare il Water Saving Kit: una serie di strumenti gratuiti per le imprese che aderiranno al progetto, disponibili sul sito di progetto http://www.life-aqua.eu/.
Il kit è stato realizzato con il contributo di un panel di 19 esperti di livello internazionale e per garantirne l’applicazione è stata costituita una Water Alliance tra i promotori del progetto – ARPA Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, Legacoop Agroalimentare Nazionale, Legacoop Agroalimentare Nord Italia, Legacoop Emilia Romagna e Indica Srl – e alcune aziende del territorio. Dopo una prima fase di sperimentazione l’utilizzo del kit sarà esteso alle altre aziende che volontariamente vorranno aderire all’Alleanza.
Risorse Idriche e Consumi dell’Agroalimentare
L’acqua è una delle risorse più preziose e oggi rappresenta un problema globale perché è sempre più limitata. Questo non riguarda solo i paesi del sud del mondo ma anche l’occidente, dove viene ampiamente utilizzata nei processi produttivi. L’agricoltura impiega il 70% dell’acqua dolce disponibile sul pianeta, contro il 22% dell’industria e l’8% destinata agli usi domestici, e questo dato è destinato ad aumentare a causa della crescita della popolazione e dei consumi.
Come ha sostenuto il commissario europeo all’Ambiente Janez Potočnik in occasione del 6° Forum Mondiale dell’Acqua che si tiene in questi giorni a Marsiglia “la politica dell’acqua può avere successo solo se diventa parte integrante di altri settori politici fondamentali quali l’agricoltura, l’energia, i trasporti e il clima, per citarne solo alcuni, e se viene integrata negli strumenti finanziari esistenti e innovativi”. Secondo il rapporto ONU presentato a Marsiglia più dell’80% della acque reflue del mondo non sono né raccolte né trattate. Per questo Potočnik afferma che “dobbiamo intensificare i nostri sforzi per prevenire e ridurre l’inquinamento dell’acqua, in vista di accelerare una depurazione sostenibile e di migliorare la qualità delle risorse idriche e degli ecosistemi”.
AQUA: Soluzioni Innovative nel’Emiliano-Romagnolo
Il settore agroalimentare italiano, in particolare la pianura padana che ha caratteristiche di grande bacino produttivo e di trasformazione dell’agroalimetare nazionale, è caratterizzato dalla presenza di produzioni fortemente intensive e industrializzate ma anche da realtà che fanno del presidio territoriale e della valorizzazione di produzioni tipiche la loro attività principale. In Emilia-Romagna l’agricoltura rappresenta, con 1.400 milioni di metri cubi utilizzati ogni anno, il settore di maggiore consumo delle risorse idriche (66%). L’uso corretto dell’acqua determinerà in futuro la sostenibilità e la competitività di queste imprese e del tessuto socioeconomico dei territori in cui sono inserite.
Alla luce di questi dati, proprio dall’Emilia-Romagna parte il progetto AQUA, Adoption of Quality water Use in Agro-industry. L’iniziativa, finanziata dal fondo europeo LIFE+, ha l’obiettivo di supportare l’innovazione dei processi produttivi delle imprese del settore agroalimentare sul piano della riduzione dei consumi e degli sprechi idrici.
Il Water Saving Kit
Il Water Saving Kit è un insieme di strumenti volti a guidare le imprese del settore agroalimentare in un percorso di risparmio ed efficienza idrica. E’ stato realizzato da Indica Srl – partner tecnico del progetto – con il contributo del panel di esperti internazionali. Comprende un questionario di autovalutazione, uno strumento di misurazione delle performance ambientali legate alla risorsa acqua, un’analisi dei consumi idrici legati ai diversi settori produttivi (ortofrutta, carni, lattiero-caseario, vitivinicolo, sementiero e grandi colture), uno strumento di valutazione del ritorno degli investimenti e delle misure di miglioramento implementate, una raccolta di tecnologie e best practice e di misure disponibili per limitare il consumo di acqua durante i processi produttivi e un format per realizzare il proprio piano di azione.
La Water Alliance
Il progetto intende creare una larga Alleanza per l’acqua, una partnership pubblico-privato sul territorio che vede da un lato la Regione Emilia-Romagna e l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA) e dall’altro il mondo cooperativo. L’Alleanza ha l’obiettivo di ridurre i consumi idrici sul territorio, aumentare le conoscenze e la consapevolezza sulla strategicità dell’acqua e tutelare la competitività e le eccellenze che ci sono su questo territorio, e che rischiano di essere fortemente penalizzate dalla riduzione delle risorse idriche. Ad oggi hanno sottoscritto l’Alleanza alcune aziende rappresentative del territorio quali l’Azienda Cooperativa Terremerse, Granarolo, Italcarni, Fruttagel e l’Azienda Cooperativa Agricola Cesenate.
Il Water Saving Panel
Il panel di esperti che sostiene il progetto e ha contribuito alla realizzazione del kit comprende, oltre ai promotori, alcuni istituti di ricerca – CNR, CRPA, CRPV, ENEA, Laboratorio Enviren, Nomisma – le università Bocconi, di Ferrara e di Padova, CER, CEVICO, Geetit, Granarolo e Unipeg.
25 marzo 2012 alle 10:30
servirebbe un bel SERBATOIO di acqua….gestendo assieme acque grigie (a temperatura abbattuta dallo scambiatore di acqua in ingresso); ed ACQUE METEORICHE…
il tutto con un SEMPLICE giardino di fitodepurazione, tipo giardino pensile,….riempito con gres poroso, zeolite, e/o carbone attivo….piu osmosi inversa per l’ alimentare!