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Daniel Casarin: Inno.vìe nasce nell’ambito dell’Incubatore Universitario d’Impresa di Padova, luogo privilegiato di investimenti in innovazione e di costante contatto con le eccellenze scientifiche dell’Ateneo patavino. Siccome noi di Genitron non vediamo sempre l’ora di scoprire realtà come questa, ci puoi raccontare qualcosa di più sulla nascita di questa start up?
Marco Piroi: Un ex direttore di una grande azienda di trasporto pubblico, un esperto di servizi pubblici a rete e mobilità, un imprenditore con esperienze nelle TLC e nelle infrastrutture stradali, una piccola impresa attiva nel comparto ambiente e sostenibilità, divisi tra Rovereto (TN) e Padova decidono di giocare insieme una scommessa: colmare con soluzioni e servizi innovativi il gap che sul mercato dei servizi di trasporto si allarga tra una domanda crescente, anche in termini di richiesta di riduzione dell’impatto ambientale, ed un offerta sempre più costosa ed insoddisfacente.
Daniel Casarin: Bella squadra! Ora spiegaci nel dettaglio di cosa si occupa Inno.vìe e quali sono i servizi che offre?
Marco Piroi: Sul piano della consulenza ci occupiamo soprattutto di servizi pubblici di trasporto, sia sul versante degli enti locali, cui competono pianificazione e controllo, sia su quello delle imprese, chiamate alle attività di promozione commerciale ed a quelle operative. Per quanto attiene invece ai servizi, stiamo sviluppando e commercializzando una suite completa di servizi per il carpooling (mobilità condivisa), rivolti ai pendolari, ai gestori di poli di destinazione, agli organizzatori di eventi, ai comuni per l’integrazione del trasporto scolastico.
Daniel Casarin: Come riportato da un interessante rapporto ad opera di Finmeccanica e Ambrosetti, l’Italia avrebbe un enorme potenziale di sviluppo in fatto di Smart mobility (in termini economici e di miglioramento del servizio di trasporto) . Ma puoi spiegarci meglio cosa si intende oggi con il termine di Smart mobility?
Marco Piroi: Il termine, a nostro avviso, è un po’ abusato. Il suo significato è intuitivo: dire mobilità intelligente significa evidenziare gli elevatissimi indici di inefficienza delle attuali modalità di trasporto e l’ambizione di affrontarli, nell’interesse del singolo come della collettività.
Daniel Casarin: Quali sono le difficoltà e gli ostacoli che state incontrando ogni giorno ad operare nel vostro settore?
Marco Piroi: La crisi, che è strutturale e non superficiale, ci obbliga ad essere estremamente performanti. Ma per quanto attiene il settore mobilità, questa crisi davvero fa nascere opportunità nuove. Se in cinque anni il mercato dell’auto è crollato da 2,5 milioni di immatricolazioni/anno a 1,75 significa che si stanno creando le premesse per una rivoluzione nel modo di muoversi. In certe regioni, ad esempio la Lombardia, i volumi di produzione dei servizi di trasporto pubblico aumenta con un tasso a doppia cifra. Con molta determinazione, spirito di innovazione e naturalmente un pizzico di fortuna, in questo settore si potranno raccogliere buone soddisfazioni.
Daniel Casarin: Il modello di sviluppo socio-economico mondiale è sempre più urbano-centrico. Entro il 2050 oltre il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città, i centri urbani produrranno oltre l’80% del PIL, il tasso di motorizzazione esploderà con un aumento tra il 250 e il 375%. In questo scenario il nostro Paese come si posiziona? Avete qualche dato di trend interessante alla mano?
Marco Piroi: Il nostro paese, in questo quadro, si caratterizza a tinte forti dimostrando staticità e scarsa elasticità. Le dimensioni delle nostre città, a parte le due metropoli, quasi mai sono tali da garantire per le infrastrutture ed i servizi di trasporto economie di scala in grado di generare grandi opportunità di investimento ed ammodernamento. La contrazione delle risorse pubbliche a finanziamento dei servizi di trasporti, che di norma coprono i due terzi dei relativi costi, genera difficoltà crescenti nelle aree urbane. Il nostro tasso di motorizzazione, oltre 600 vetture per mille abitanti, è anomalo rispetto alla media europea, ferma a 460. E’ un altro serio spread da combattere.
Daniel Casarin: La mobilità intelligente è una nicchia all’interno dell’ambito più complesso delle Smart cities. E’ possibile promuovere e implementare progetti di mobilità intelligente e intermodali senza considerare altri fattori abilitanti come le reti wireless, l’ubiquitous computing, le tecnologie RFID o i floating data? Se sì, in che modo?
Marco Piroi: No, non è possibile. E’ questa la sfida che il futuro presenta ai nostri decisori pubblici: sostenere progetti, di innovazione, nei più diversi ambiti, ad esempio housing sociale e intermodalità, sanità e TLC, capaci di valorizzarsi a vicenda.
Daniel Casarin: Quanto pesa il ruolo del reparto sviluppo e ricerca all’interno di Inno.vìe e come è composto?
Marco Piroi: Metà del nostro personale è dedicato ai progetti di sviluppo e si tratta, effettivamente, di ingegneri.
Daniel Casarin: Ci puoi raccontare qualche case history interessante per i risultati raggiunti o comunque degna di nota?
Marco Piroi: Come prima cosa, sicuramente il nostro servizio di carpooling scolastico, che ha già permesso di risparmiare all’ambiente e ai cittadini oltre 40.000 km di traffico automobilistico: oltre un giro della terra, risparmiato organizzando le famiglie ad accompagnare a scuola, in modo condiviso, i propri figli nello scorso anno scolastico in cinque comuni del Veneto.
Poi c’è il carpooling Flootta.com, astro nascente della nostra offerta, servizio che consideriamo il più innovativo del pacchetto Inno.vìe. Flootta si rivolge a gruppi di amici, conoscenti o persone legate dagli stessi interessi ed ha lo scopo di rendere pratica e veloce l’organizzazione degli spostamenti di più persone che devono recarsi a un appuntamento, un evento, un incontro. È lo strumento ideale sia per soggetti come associazioni e aziende, sia per singoli individui che si improvvisano organizzatori di feste, cene ecc. Flootta è una splendida sfida per il nostro team, soprattutto perché nel nostro mercato non esiste un servizio simile…
Daniel Casarin: In che modo Inno.vìe si inserisce ed opera nel nostro quadro di congiuntura economica attuale? Quali soluzioni state adottando?
Marco Piroi: Purtroppo non ci sono ricette magiche: ci sforziamo di lavorare per obiettivi. Diamo priorità alla rapida commercializzazione dei servizi già sviluppati ed abbiamo messo nel mirino il completamento di altri che stiamo realizzando.
Daniel Casarin: Quale futuro immaginate per la vostra start-up?
Marco Piroi: Quando parliamo con entusiasmo di mobilità, i nostri dipendenti incrociano scaramanticamente le dita. Battute a parte, lo immaginiamo dinamico ed intermodale, sforzandoci di intercettare la rete di decine di altri soggetti innovativi che, come noi, hanno deciso di reagire alla crisi.
Marco Piroi, Ingegnere e Amministratore Delegato di inno.vìe
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