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Compie i primi passi il progetto della piattaforma petrolifera “Vega B”, da installare in mare, a circa quattro miglia dalla “Vega A”, dodici al largo della costa di Pozzallo. Verrà così esteso il campo delle ricerche petrolifere e si conta di arrivare a 8.500 barili di greggio al giorno.
Positive le ripercussioni anche sull’occupazione. La Vega A è in produzione dal 1988. Frattanto ulteriori studi e ricerche hanno peraltro rilevato una maggior consistenza del giacimento petrolifero sottomarino. Da qui il progetto Vega B. «Il progetto Vega B – chiarisce l’ingegner Sten Stromberg, responsabile della Edison per la produzione di idrocarburi in Sicilia – fa parte del piano originale per la valorizzazione del campo Vega e serve a recuperare le riserve residue dell’intero campo Vega. Dopo 25 anni di esercizio la produzione di Vega A è infatti in fase di esaurimento per il normale andamento decrescente dell’estrazione di idrocarburi. Dagli iniziali 6.400 barili di olio al giorno la produzione è passata agli attuali 2.800. II progetto Vega B permette di estendere la vita del campo andando a drenare anche la parte occidentale».
25 gennaio 2013 alle 11:30
Al primo sversamento sulle coste andiamo a spaccare la faccia a Sven Stronzberg