EQUILIBRIUM: Come Nasce la Neoedilizia Grazie alla Canapa

Scritto da Daniel Casarin in Bioarchitettura, Green Economy, News, Storie

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Pubblicato il giorno 08 luglio 2014 - 2 commenti



   


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Equilibrium è un interessante realtà nata con l’obiettivo ambizioso di ripristinare la filiera della canapa in Italia. I due settori in cui Equilibrium opera sono bioedilizia e nutraceutica. Mentre il primo ovviamente guarda i materiali da costruzione naturali e a tecnologie sostenibili, il secondo impiega il seme di canapa e i suoi i derivati come alimento dalle elevate proprietà.

Sono ormai due anni che raccontiamo di Equilibrium e le sue iniziative attraverso il nostro network, in questa intervista vogliamo concentrarci sul suo utilizzo della canapa in special modo nell’ambito della bioedilizia.

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Equilibrium nasce con un prodotto specifico per il settore edile: il Natural Beton® di canapulo e calce con cui realizzate anche il Biomattone®, per poi ampliare la proposta a nuovi (e vecchi) ambiti di applicazione della canapa come la nutraceutica. Raccontaci come nasce questa realtà che rientra nell’ambito delle start-up innovative.

Daniele Lombardo: Equilibrium è una start-up italiana ‘for-benefit’ e ‘a prova di futuro’ , che ha come obbiettivo la rigenerazione del sistema attraverso la coltivazione e lo sfruttamento della pianta di canapa. Il concetto di azienda ‘for benefit’ vuole essere una sintesi tra i due modelli in opposizione di for-profit e no-profit, dove l’accento è posto solamente sulla vocazione o meno al profitto di un’organizzazione. Un’azienda for-benefit ha il triplice obiettivo di massimizzare il ritorno sull’investimento dal punto di vista economico, ambientale e sociale, rigenerando natura, società ed economia, invece che sottrarne valore.

Nel 2011, dopo anni alla ricerca di un prodotto che, oltre a soddisfare esigenze reali, fosse sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale, Equilibrium lancia sul mercato Natural Beton®: un biocomposito isolante di canapulo e calce, innovazione e rivoluzione tecnologica del settore edile. Il mercato edilizio italiano non è certo aperto alle innovazioni, soprattutto se i prodotti derivano da una “pianta”. Per questo è stato necessario un lungo periodo di informazione e formazione nei confronti dei clienti privati, delle imprese e dei progettisti, affinchè si diffondesse una differente cultura del costruire, prima ancora di un prodotto specifico.

Oggi, a distanza di tre anni e mezzo dalla fondazione, i risultati confermano che la strada intrapresa è quella giusta, dal unto di vista della sostenibilità ambientale, dal punto di vista economico (per il settore e per il cliente finale), e soprattutto per il benessere abitativo che le nostre soluzioni offrono: il passaparola è la pubblicità migliore per la nostra “Neoedilizia a base di Natural Beton”.

Ottimo per la nuova costruzione e la ristrutturazione, oltre all’altissimo grado di isolamento termico, Natural Beton possiede la sensazionale capacità di regolare l’umidità all’interno dell’edificio, rendendo gli ambienti confortevoli e salubri, prevenendo i problemi legati alla sindrome da edificio malato e abbattendo i consumi energetici. La facilità di posa, inoltre, rende le applicazioni di Natural Beton competitive rispettoall’edilizia tradizionale e sostenibili anche dal punto di vista del prezzo. La “carbon footprint” inferiore allo zero e la riciclabilità lo rendono, infine, un prodotto assolutamente ecosostenibile. Sostenibilità ambientale, economica e sociale per un prodotto assolutamente funzionale alle esigenze attuali: missione compiuta!

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Qual è la vostra visione attuale del mercato dei materiali da costruzione?

Daniele Lombardo: In edilizia, settore trainante e di forte incidenza per l’intera economia, il risparmio energetico e la salubrità degli ambienti sono fattori chiave per la qualità del vivere e condizioni necessarie affinché un immobile mantenga il proprio valore nel tempo. Oggi ci troviamo alla fine di un ventennio in cui ci si è concentrati in modo miope sul “risparmio energetico”. Con il termine miope intendiamo dire che, come spesso succede, si è considerato solo un aspetto della situazione e lo si è fatto in modo poco lungimirante: ci si è concentrati sull’abbattimento dei costi relativi all’utilizzo del riscaldamento nel periodo invernale, senza tenere conto di altre variabili importanti quali l’inquinamento generato dalla produzione dei materiali utilizzati e dal loro trasporto, l’isolamento nel periodo estivo, la scarsa durevolezza di prodotti soggetti a marcescenza, nonché la bassissima qualità del vivere in edifici isolati con prodotti non traspiranti, causa di ciò che l’Organizzazione Mondiale della Sanità chiama “Sindrome da edificio malato”.

Poter proporre prodotti naturali, a bassissimo impatto ambientale e che, oltre a salvaguardare l’ambiente, donassero confort agli abitanti a costi sostenibili è stata la nostra mission, pienamente raggiunta con Natural Beton: biocomposito che abbatte la necessità di riscaldamento e raffrescamento (abbattendo costi e inquinamento), dona confort e ambienti salubri, grazie alla sua traspirabilità, e che non solo non inquina, ma che addirittura “sottrae” CO2 dall’atmosfera: se si confronta la quantità di CO2 sottratta dall’ambiente dalla pianta di canapa nel corso della sua vita e quella immessa per la produzione di Natural Beton, si ottiene che ogni metro cubo di prodotto sottrae dall’ambiente 60 kg di CO2!

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Quanto “c’è” ora di bioedilizia in Italia?

Daniele Lombardo: Purtroppo da poco si è iniziato a considerare la qualità dei materiali utilizzati, da cosa e da dove derivino e, soprattutto, gli effetti sulla qualità del vivere nel presente e nel futuro. Ancora oggi siamo soggetti a messaggi promozionali in cui i termini “bio” o “eco” vengono utilizzati a sproposito per prodotti derivanti dall’estrazione del petrolio o la cui produzione è altamente inquinante, per il semplice fatto che limitano l’utilizzo dell’impianto di riscaldamento, senza considerarne l’impatto ambientale su tutta la filiera o gli effetti sull’ambiente in un futuro prossimo (ad esempio per lo smaltimento).

Solo di recente ha iniziato a diffondersi una nuova cultura del costruire, in cui prodotti naturali e locali acquistano valore rispetto a quelli considerati “tradizionali”, ma che in realtà possono vantare una storia lunga solo qualche decennio e che già mostrano problemi.

A questo proposito, siamo felici dell’investimento importante che fin dalla nascita della società stiamo profondendo nella formazione e nell’informazione a 360 gradi: verso il pubblico privato, le imprese e i professionisti. La Neoedilizia a base di Natural Beton sta velocemente prendendo piede e questa è la miglior gratificazione per noi e la miglior dimostrazione che le persone stanno cambiando mentalità: abbiamo iniziato a comprendere che un’analisi più attenda delle possibilità e una spesa più mirata possono dare vantaggi nell’immediato e anche in futuro.

E quali sono le risposte del mercato ai vostri prodotti?

Daniele Lombardo: Rispondo con alcuni dati:

2011

  • 18.000 m2 di canapa coltivata (1,8 ettari)
  • 3 cantieri
  • 125 m3 di Natural Beton® m e Biomattone® posati
  • 6 Ton CO2 sequestrata dall’ambiente e catturata negli edifici
  • Fatturato: 21.000 euro

2012

  • 150.000 m2 di canapa coltivata (15 ettari)
  • 30 cantieri
  • 1000 m3 di Natural Beton® m e Biomattone® posati
  • 43 Ton CO2 sequestrata dall’ambiente e catturata negli edifici
  • Fatturato: 360.000 euro

2013

  • 240.000 m2 di canapa coltivata (24 ettari)
  • 65 cantieri
  • 1.700 m3 di Natural Beton® m e Biomattone® posati
  • 75 Ton CO2 sequestrata dall’ambiente e catturata negli edifici
  • Fatturato: 500.000 euro

Previsioni 2014

  • 500.000 m2 di canapa coltivata (50 ettari)
  • 120 cantieri
  • 3.600 m3 di Natural Beton® m e Biomattone® posati
  • 159 Ton CO2 sequestrata dall’ambiente e catturata negli edifici
  • Fatturato: 1.000.000 euro

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Equilibrium ha come elemento centrale, l’utilizzo della canapa. Perché può essere così importante una sua nuova reintroduzione oggi nel 2014 in Italia?

Daniele Lombardo: Un articolo non basterebbe per illustrare i numerosi utilizzi e vantaggi di una pianta considerata “il maiale vegetale”, in quanto da ogni sua parte si ricavano prodotti con importanti peculiarità e benefici. Dai semi, da cui derivano prodotti dalle importantissime capacità curative, che fanno parte di diritto della “nutraceutica”: alimenti con capacità terapeutiche o farmaceutiche. Alle fibre, che sono state per anni alla base del settore tessile e che oggi stanno alimentando quello più recente delle bioplastiche. Diciamo che, in generale, ripristinare la coltivazione della canapa in Italia avrebbe diversi vantaggi dal punto di vista sociale, in termini di occupazione sull’intera filiera, dal punto di vista della valorizzazione del territorio e, non da meno, dal punto di vista dell’economia del paese: una produzione che, oltre ad avere come scopo la realizzazione di prodotti utili a soddisfare diverse esigenze, è a sua volta importante ed efficace dal punto di vista ambientale e in grado di rimettere in moto l’economia del paese senza creare scompensi, ma al contrario creando nuovi equilibriu e punti fermi, è quella che noi chiamiamo “rigenerazione”: il passo successivo alla sostenibilità.

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Parliamo ora di soluzioni di edifici prefabbricati: Ecoeden e Casa Hi-Low. Come sono nati questi prodotti collaterali e per quali mercati?

Daniele Lombardo: I progetti di cui parli sono la dimostrazione che la nostra filosofia Open Source è più efficace del vecchio modello del brevetto: da anni siamo abituati a proteggere le nostre conoscenze per paura che possano venire sottratte. Questo spesso ha portato ad una lenta evoluzione dei prodotti o delle tecnologie; a volte tanto lenta da diventare obsoleta prima ancora che funzionale. Al contrario, siamo convinti che un approccio open source (totale o quasi) permetta al mercato di sviluppare la tecnologia migliore in tempi molto più brevi. I progetti Ecoeden e Casa Hi-Low nascono proprio dalla volontà di Equilibrium di mettere il proprio know how alla portata di chi voglia collaborare a sviluppare un nuovo modo di costruire, che faccia bene alle persone e al sistema in cui vivono, oltre che al portafogli.

Siamo realistici: sappiamo che i nostri prodotti hanno così tante potenzialità di sviluppo che facciamo fatica a vederle tutte. Allo stesso tempo, sappiamo che non potremo realizzarle tutte. Sicuramente non da soli! Servirebbero intere vite e forse neanche in quel caso saremmo in grado di sfruttarne tutte le potenzialità. Quindi, ben vena che altri utilizzino le nostre conoscenze ed il nostro supporto per creare qualcosa di nuovo e benefico o migliorando la nostra tecnologia, mettendo, a sua volta, il proprio sapere alla portata di altri, Equilibrium compresa. Ecoeden è un progetto del Consorzio Eco Natura Design di Venezia a cui Equilibrium è stata felice di fornire prodotti e know how per la realizzazione di un prototipo in esposizione sul litorale veneto. Casa HiLow è un prodotto di Pedone Working, concessionario di Equlibrium per la regione Puglia, che col nostro supporto ha sviluppato la prima “casa mediterranea” prefabbricata.

Prossimi progetti per Equilibrium?

Daniele Lombardo: Adesso vuoi sapere troppo! Ti dirò solo che sono tanti, grandi e….

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Daniele Lombardo, Responsabile marketing Equilibrium.



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Informazioni sull'autore: Daniel Casarin

Una formazione trasversale lo avvicina al system e design thinking. Ideatore e fondatore di GenitronSviluppo.com, è a capo di Adv Media Lab, incubatore di soluzioni e servizi avanzati di digital strategy e performance marketing; ed Etnograph, team multi-disciplinare di progettisti, ricercatori e consulenti che opera in tutta Europa nel campo dell’innovazione aziendale. Operando costantemente in attività di business design, social design e digital strategy, Daniel supporta brand e organizzazioni in processi di innovazione design-driven.

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2 commenti

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  1. Molto interessante questo approccio. Volevo sapere se la canapa.viene coltivata solo al nord oppure ci sono.fornitori e coltivazioni al sud.e isole?
    Grazie. Vincenzo

  2. Peccato che la filiera non sia ancora pronta….e le informazioni pertinenti siano ancora incomplete…speriamo che sia più facile prossimamente(la mia sperimentazione non è potuta partire…le informazioni e gli agganci ancora troppo pochi..l’essiccatore bruciato e da rifare).

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