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Vincent Callebaut lo abbiamo già incontrato su GenitronSviluppo.com quando abbiamo parlato del “Solar Drop Anti Smog, aria pulita ed energia rinnovabile per Parigi, l’innovativo progetto di Vincent Callebaut” che aveva l’obbiettivo di utilizzare l’avanguardia di tutte le energie rinnovabili possibili al fine di combattere al massimo lo smog di Parigi. Come spiega lui stesso, Vincent Callebaut è facilmente distinguibile dalla forte inventiva delle proprie creazioni e dai render delle sue virtuose realizzazioni.
Un “effervescenza digitale”, infatti la modalità di progettazione di Vincent Callebaut si contraddistingue fortemente dalla mescolanza di elementi scientifici e culturali in modo da trasporre nell’architettura sostenibile del paesaggio le sue idee. Ogni progetto architettonico su qualsiasi scala per Vincent Callebaut come è stato per le Lilypad vogliono anticipare questi futuri stili di vita inventando nuovi mondi sostenibili immaginari grazie a questo approccio tramite il computer. “Mondi più poetici, più equi, più naturali, in realtà mondi più umani.
“Come nell’arte contemporanea la trasversalità di Callebaut è ciò che lo contraddistingue “Credere nel mondo, questo è ciò che abbiamo perso e siamo stati privati da esso. Credere nel mondo significa anche creare eventi, anche insignificanti in grado di creare un nuovo spazio-tempo, anche di ridotte superfici o volumi.” Così nascono le architetture biomimetiche come le Lilypad di Vincent Callebaut. “Queste architetture devono ispirarsi come miracolosamente alla perfezione del corpo umano e dal suo funzionamento. Devono essere per questo molto flessibili ad evolvere come organismi viventi oppure di muoversi, di cambiare e di sviluppare in osmosi con il loro ambiente in tutta autonomia energetica.”
L’architettura sostenibile per Callebaut diventa un importante complesso e scambio di sensazioni variabili in base alle emozioni, alle sensazioni, all’atmosfera, al clima, all’area geografica, alle catene alimentari e a tutti gli altri cicli naturali. Questa architettura sostenibile “interattiva” per Vincent Callebaut significa una totale interazione con l’ambiente grazie ad un auto gestione, il riciclaggio organico, industriale e domestico, alle diversità biologiche e genetiche e a tutto ciò che comporta l’inizio di nuovi cicli di vita all’interno di ecosistemi e aree geografiche ben pre-determinate. In “Archibiotic” Callebaut presenta non solo questo approccio “digitale” come punto di partenza digitale nel processo di concepimento ma anche un utile strumento che dal virtuale si sposta nel reale.
Seconodo Callebaut, le Lilypad o Ecotecrual auspicano che possano anticipare la realtà intorno all’anno 2100. Quando ritiene che la popolazione mondiale sarà in disperata ricerca di riparo dalle devastazione causate dal cambiamento climatico, progettando così delle lussuose architetture sostenibili autosufficienti e anfibi. Così Callebaut ispirato dall’arca di Noè ha realizzato le Lilypad, completamente riciclabili, in grado grazie alla vegetazione di assorbire CO2 e di auto sostenersi per l’alimentazione grazie alle acquacolture.
L’obbiettivo delle Lilypad diventa così la realizzazione di strutture acquatico-terrestri creando un’armoniosa convivenza fra esseri umani, oceano e ambiente naturale. Ma la critica progettuale che crea Callebaut è ricca di spunti, considerando il fatto che Paesi Bassi o paesi come Emirati Arabi continuano a costruire e investire miliardi di euro in dighe di protezione, le Lilypad tentano di affrontare con questa soluzione sostenibile il problema.
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