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Nonostante il taglio degli incentivi statali ai grandi impianti, il fotovoltaico sta per vivere una nuova fase di sviluppo. Ne sono convinti Unicredit e Wwf che hanno dato vita, già due anni fa, a una start up - Officinae Verdi – con l’obiettivo di ridurre la produzione di CO2. Recentemente, nella società sono entrati il big del real estate Prelios (socio di maggioranza) e il produttore tedesco di fotovoltaico Solon. Negli ultimi due anni la società si è fatta le ossa gestendo 253 maxi impianti e favorendo 93,4 milioni di investimenti da parte dei suoi clienti.
«Investimenti che hanno finora creato 3.748 nuovi posti di lavoro fissi, 100% green job», sottolinea l’amministratore delegato di Officinae Verdi, Giovanni Tordi. Ma ora la società cerca il salto di scala. «Stiamo per lanciare una piattaforma tutta dedicata alla manutenzione, controllo e gestione integrata dei parchi fotovoltaici», annuncia l’ad.
Il nuovo strumento si chiama Ov/Sun 2.0 e assicura un servizio di monitoraggio e intervento in tutta Italia, grazie alla partnership con operatori locali e a una rete di società controllate o partecipate. La piattaforma risponde a due tipi di esigenze, espresse da imprese, investitori, proprietari di patrimoni e gestori di impianti. La prima è quella di rendere produttivi impianti fotovoltaici nati sotto la spinta degli incentivi statali.
Il taglio, retroattivo, degli incentivi, aggiunto al decadimento fisiologico, rende necessario un recupero di redditività per far rien- trare l’investimento nei binari del business plan iniziale. La seconda esigenza riguarda invece la realizzazione di nuovi impianti da parte di operatori industriali o della grande distribuzione. In questo caso l’obiettivo è tagliare il costo della bolletta attraverso un impianto fotovoltaico prevalentemente per l’autoconsumo.
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