JUWI / WeForSolar: Impianti Fotovoltaici e Storie da Raccontare

Scritto da Ing. Mirko Paglia in Energie rinnovabili, News, Storie

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Pubblicato il giorno 06 settembre 2012 - Nessun commento



   


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Fondata nel 1996 da Matthias Willenbacher e Fred Jung, Juwi si è trasformata da un ufficio di due persone a una società operante in tutto il mondo con oltre 1.750 dipendenti e un volume di vendite di circa 1 miliardo di € che realizza fotovoltaico, eolico e impianti a biomassa, nonché studi sull’idroelettrico e la geotermia.

Continuiamo l’intervista con Juwi per approfondire un importante iniziativa dal titolo WeForSolar proprio in questi giorni al lancio.

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Mirko Paglia: L’energia autoprodotta e condivisa è l’energia più democratica che esista. Ad oggi lo stato non sembra avere l’interesse economico ad uno sviluppo in tal senso, forse per la sua grande partecipazione nelle azioni di ENI (30%) ENEL (31%) Sogin (100%) GSE (100%). Cosa pensate della posizione dell’attuale governo nei confronti delle rinnovabili?

Marco Margheri: Non c’è un pensiero ma un dato di fatto, e cioè che le energie rinnovabili sono state bloccate. È stato interrotto quel percorso virtuoso che aveva portato al risultato sperato della riduzione dei costi in un tempo molto più breve del previsto. Mancava veramente poco per finire di accompagnare la tecnologia fotovoltaica verso uno stadio maturo in cui non ci sarebbe più stata la necessità di incentivi, e aver interrotto questo processo ha creato un grosso danno a tutto ciò che era stato costruito finora.

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Mirko Paglia: E qui parliamo di We For Solar… Com’è nata l’idea del manifesto?

Marco Margheri: We For Solar è parte integrante del nostro percorso di evoluzione aziendale, è il risultato della nostra volontà di diffondere e di rendere accessibile a tutti l’utilizzo di energia prodotta con il sole. Il nostro contributo consiste nel ridurre il più possibile il costo degli impianti fotovoltaici, dando così a più persone l’opportunità di acquistarne uno e di produrre energia pulita. Il Manifesto è nato proprio per creare attenzione intorno a questa idea e per coinvolgere tutti coloro che credono che questo cambiamento sia possibile.

Mirko Paglia: We For Solar risulta per il settore un’iniziativa davvero interessante, ma perché dovrei scegliere di partecipare?

Marco Margheri: La diffusione del fotovoltaico in tutte le case deve partire prima di tutto nella testa, nei sogni e nelle convinzioni delle persone, per questo abbiamo creato il Manifesto e una community on-line in cui le persone possano scambiare idee e condividere contenuti. Poi c’è il risparmio per il consumatore, che in termini assoluti è sul prezzo di installazione.

I costi diventano sempre più bassi aumentando la fattibilità e la possibilità di installare un impianto fotovoltaico grazie ai concetti di e-commerce e fai-da-te che si combinano nel progetto We For Solar. Abbiamo eliminato i costi legati alla rete commerciale grazie a una vera e propria disintermediazione, abbiamo stabilito un contatto diretto fra juwi, l’installatore e l’utente finale. Da questa collaborazione nasce We For Solar, e sarà la chiave del vero risparmio per il cliente.

Mirko Paglia: Come stanno reagendo le persone all’iniziativa?

Marco Margheri: C’è molta curiosità e partecipazione sui Social Media, le persone ci stanno seguendo e stiamo incrementando il numero dei follower su Facebook e Twitter, coinvolgendoli con contenuti, curiosità e stimolando l’interesse comune di chi segue le innovazioni tecnologiche che possono aiutare l’ambiente.

Mirko Paglia: E gli addetti ai lavori?

Marco Margheri: Innanzitutto c’è grande impegno ed entusiasmo all’interno dell’azienda, fra i colleghi che stanno partecipando al progetto. Poi, stiamo raccogliendo consensi sia fra gli installatori che abbiamo contattato e che hanno aderito volentieri, sia fra quelli che si stanno proponendo in questa prima fase di reclutamento.

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Mirko Paglia: C’è una parte dei produttori di fotovoltaico che sostiene che ci sarà il vero sviluppo del fotovoltaico quando gli incentivi saranno azzerati. Siete d’accordo con questa posizione?

Marco Margheri: In effetti, con la fine degli incentivi non ci saranno più limiti, innanzitutto perché i costi saranno ulteriormente diminuiti, ampliando così la platea dei potenziali acquirenti di un impianto fotovoltaico a prezzo più basso; poi, se diventerà più economico autoprodurre ed acquistare l’energia, certamente aumenterà l’interesse per la tecnologia fotovoltaica.

Mirko Paglia: Nel momento di crisi attuale, sopravvive solo chi si sa rinnovare e adattare alle esigenze di mercato. Voi come cercate di combattere questo periodo di crisi?

Marco Margheri: Stiamo prendendo due direzioni. La prima consiste nell’iniziare a produrre energia con impianti fotovoltaici senza più l’aiuto degli incentivi pubblici, misurandoci ad armi pari con il mercato e con i produttori tradizionali di energia; poi, stiamo cercando di entrare nel business del settore residenziale.

Normalmente, gli impianti fotovoltaici residenziali sono ancora costosi e il raggiungimento della grid parity è più distante, ma stiamo cercando di ridurre questo scarto perché il percorso da intraprendere è lo stesso, pur non essendoci le economie di scala che si possono avere sugli impianti di grossa taglia. La chiave di lettura della nostra strategia è proprio questa, l’abbandono degli incentivi. Probabilmente, per impianti a terra di media e grande taglia nel Sud Italia è già possibile, mentre per i piccoli impianti residenziali c’è ancora un po’ di strada da fare, ma stiamo cercando di raggiungere questo traguardo.

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Impianto fotovoltaico Interacciai Bologna, produzione annuale 200 kWh

Mirko Paglia: Essendo Juwi un’ azienda internazionale, quali trend e situazioni emergenti state notando?

Marco Margheri: A fronte di Paesi come l’Italia, che abbandonano gli incentivi alle energie rinnovabili, ce ne sono molti che invece stanno puntando sulla produzione di energia con fonti rinnovabili come Sudafrica, Brasile, Cina, India. Sono i paesi delle economie emergenti, quelli in cui si sposterà il focus del Gruppo juwi.

Mirko Paglia: In base ai vostri dati, in Italia si può cominciare a parlare di grid parity?

Marco Margheri: In Italia si può parlare di grid parity da un punto di vista tecnologico, mentre l’aspetto finanziario è ancora da verificare. Noi, ad esempio, stiamo cercando di capire se riusciremo a finanziare impianti in grid parity o a trovare investitori che si addossino un rischio maggiore dato dal costo variabile dell’energia. Non ci sarà più un prezzo dell’energia fisso e garantito con l’incentivo governativo, e quindi servirà una maggiore propensione al rischio da parte degli investitori e delle banche finanziatrici.

Mirko Paglia: Potete rilasciarci un’idea di Payback per un impianto fotovoltaico da 3-20->100kW?

Marco Margheri: I tempi di rientro dell’investimento sono soggetti a molte variabili, dipende dalla regione, dalla latitudine (Nord, Centro o Sud Italia), dalla produzione di energia, da quanto questa viene pagata e da quanta ne viene consumata. Al momento, per un impianto fotovoltaico da 100 kW è molto difficile dare un’idea di payback, perché non sappiamo se potremo beneficiare della tariffa incentivante, mentre per un impianto intorno ai 3 kW, possiamo dare un’indicazione dai 6 ai 10 anni.

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Impianto fotovoltaico Maleo Carni S.r.l. Padova, produzione annuale 165 kWh

Mirko Paglia: Juwi con quale sguardo e prospettiva guarda al futuro dell’economia in Italia e nel mondo guardando all’innovazione sostenibile, alla green economy e a processi innovativi dal basso come We For Solar?

Marco Margheri: Penso alla prospettiva della mobilità elettrica, perché la rivoluzione del settore automotive andrà in quella direzione, è una strada obbligata e quanto prima si inizierà a percorrerla tanto prima si potrà beneficiare di tutti i vantaggi collegati a essa. Se invece si punterà su un’economia di tipo tradizionale, aumenterà il ritardo nello sviluppo.

A questo proposito, Jeremy Rifkin dice che la prima Regione al mondo che riuscirà a sfruttare a pieno il potenziale della rivoluzione industriale verde, guiderà lo sviluppo economico per il resto del mondo.

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Marco Margheri - Amministratore delegato Juwi Energie Rinnovabili



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Informazioni sull'autore: Ing. Mirko Paglia

Ama definirsi #ECOIngegnere. Laureato presso il Politecnico di Milano in ingegneria Edile – Architettura, Mirko Paglia ha fatto le sue prime esperienze nell'edilizia nella piccola impresa del padre come apprendista muratore. Con tale pratica è riuscito a concretizzare, con ottimi risultati, la mentalità ingegneristica acquisita durante gli anni di studio. Sensibile ambientalista e profondo conoscitore della solidarietà cristiana, si è formato negli ambienti dedicati all''efficienza e risparmio energetico. Il suo impegno è improntato a formare imprese e comunità verso un vivere compatibile con l'ambiente. Vede la sostenibilità come l'“atto d'altruismo verso le generazioni future”.

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