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La sostenibilità sta nell’utilizzo di materie prime provenienti da fonti rinnovabili, nella riduzione dei rifiuti di scarto, dello spreco energetico e nella possibilità di integrare l’architettura con impianti per la produzione di energia da fonti alternative. Dietro la realizzazione di tutto questo c’è un gruppo di architetti e designer con un forte interesse comune per l’architettura sostenibile. Per saperne di più ci siamo rivolti direttamente ad uno di loro, l’architetto Maurizio Mosca:
Raccontaci come è nato Ecospace e quali sono i suoi obiettivi…
Maurizio Mosca: Ecospace è nato a Londra oltre dieci anni fa, ad opera di un gruppo di giovani architetti che hanno iniziato quasi per gioco, guidati dalla passione per l’architettura sostenibile e dal desiderio di diffonderla attraverso progetti standardizzati, di rapida produzione ed installazione, dal design ricercato e contemporaneo, caratterizzati da alcuni elementi stilistici e tecnici ben definiti e riconoscibili: ampie vetrate, rivestimento in cedro, tetto giardino.
Dalle prime promozioni con prototipi semi artigianali esposti presso le fiere di settore il concept Ecospace ha avuto subito un grande successo e riscontro da parte del pubblico, tanto che in pochi anni la richiesta di moduli di diversa dimensione e funzione è aumentata vertiginosamente. In seguito sono state aperte sedi distaccate di Ecospace in vari paesi europei, prima la Germania, quindi la Francia, l’Italia, l’Olanda, la Spagna.
In ognuno di questi paesi l’esperienza Ecospace è stata arricchita dai valori culturali e dagli aspetti tecnici e normativi locali; il concept originario è così in continua evoluzione, tanto che ogni sede distaccata di Ecospace può usufruire dell’esperienza sviluppata dagli altri partners, contribuendo a migliorare il prodotto ed a trovare nuove declinazioni funzionali tecniche o estetiche del modulo Ecospace originario.
In Italia ad esempio abbiamo dovuto affrontare in primo luogo il problema dell’adeguamento del concept architettonico originario alla normativa tecnica per le costruzioni, che come è noto è molto più restrittiva e vincolante di quella adottata dai nostri partners europei, e dopo vari tentativi abbiamo elaborato il sistema strutturale Ecospace Italia ed i relativi pacchetti parete, copertura, solaio di fondazione, etc. L’offerta parte da 4 modelli standard “da catalogo” di dimensione crescente da 15 a 28 mq; a questi si affiancano modelli di dimensione maggiore, fino a 80 -100 mq ed oltre, utilizzabili per residenze, scuole, uffici, etc. e derivati dall’estensione in pianta dei moduli originari.
Ovviamente è possibile combinare i vari moduli tra loro per ottenere infinite varianti compositive e dimensionali, o realizzare modelli su misura. Il principio della progettazione per moduli assicura una propria riconoscibilità al prodotto, e ci consente di tenere sempre sotto controllo il design ed il processo costruttivo, che si basa su un abaco ben definito di pochi elementi assemblati tra loro. La ricerca e l’innovazione è un obiettivo costante; su questa base sono stati sviluppati il concept Flexi House, Autospace, etc. Con questa logica, a giudicare dall’interesse riscosso, abbiamo individuato una nicchia di mercato molto interessante da percorrere, e riteniamo di aver coperto un vuoto nel mercato italiano, semplicemente coniugando la ricercatezza del design e la logica della prefabbricazione con l’interesse per la sostenibilità.
Ecospace si differenzia dal resto del mercato in quanto si pone come un prodotto finito, un oggetto di design da vivere ed abitare, piuttosto che come il risultato di un processo edilizio; seguendo questa logica non intendiamo assolutamente proporci come una impresa di edilizia ecosostenibile, ma come progettisti e produttori di oggetti vivibili, portatori di valori positivi quali buon design, efficienza tecnica e costruttiva, e soprattutto rispetto dell’ambiente.
Da dove proviene il tuo interesse per la sostenibilità ambientale?
Maurizio Mosca: Nel nostro caso parlerei di sensibilità più che di interesse verso i temi della sostenibilità ambientale. E’ la sensibilità che ti porta ad operare scelte rispettose dell’ambiente, in tutte le fasi del processo, da quello ideativo e creativo a quello della realizzazione dell’opera, e che va aldilà della semplice previsione o installazione di strumenti o impianti per il risparmio energetico o per la riduzione dell’inquinamento. Alcuni anni fa Ken Yeang, l’architetto malesiano considerato tra i massimi esponenti mondiali di architettura ecologica, mi parlò a tal proposito di come spesso l’architettura sostenibile si limita all’applicazione, su un fabbricato tradizionale, di ciò che lui definì eco-gadgets: pannelli solari, fotovoltaico, turbine eoliche, etc.
In realtà l’edificio sostenibile andrebbe considerato al pari di un organismo naturale, con un suo ciclo biologico in cui ciò che proviene dalla natura torna alla natura, senza scarti dannosi per l’ambiente, senza conseguenze catastrofiche per le generazioni future. Gli architetti in quanto potenziali modificatori dell’ambiente naturale hanno un ruolo decisivo per quanto riguarda l’adozione di strumenti tesi alla salvaguardia dell’ambiente, ma chiaramente ognuno deve fare la sua parte, in ogni settore. Una volta acquisita questa sensibilità, il ricorso ai temi della sostenibilità diventa parte di se stessi, un percorso naturale, da perseguire anche nei piccoli gesti quotidiani.
Credi che edilizia e sostenibilità ambientale possano sempre ben coniugarsi?
Maurizio Mosca: Parlando in termini generali, purtroppo oggi siamo ancora lontani dal poter pensare di realizzare un processo edilizio rispettoso dell’ambiente in ogni sua fase. Esistono ancora vincoli di natura culturale, economica e tecnica che ad un certo punto obbligano a scelte che implicano a breve o a lungo termine un ritorno dannoso sull’ambiente. Essendo questo un processo che comporta una lunga serie di trasformazioni e di modifiche ambientali: realizzazione delle materie prime e semilavorati, trasporto degli stessi, produzione dei rifiuti di scarto, messa in opera, gestione del prodotto finito, etc. le variabili da considerare per quanto riguarda l’impatto sull’ambiente sono molteplici. Bisognerebbe pertanto considerare ogni singolo aspetto nella sua specificità, e promuovere azioni tese a favorire a larga scala scelte ecocompatibili, attraverso incentivi economici, adeguamento degli strumenti di pianificazione territoriale, strategie di sensibilizzazione culturale.
Che tipo di materie prime utilizzate nei vostri progetti?
Maurizio Mosca: Soprattutto legno, proveniente da fonti ecologiche e certificate, e suoi derivati, dalla struttura alla coibentazione, agli infissi, alle finiture.
Cosa ci puoi dire riguardo all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili nei vostri progetti?
Maurizio Mosca: L’efficienza energetica nei moduli Ecospace parte dalla qualità del sistema costruttivo adottato e dalla coibentazione e tenuta termica di pareti, solai ed infissi, che garantiscono eccellenti prestazioni nel tempo, di gran lunga superiori a quelle richieste dalla normativa vigente. Oltre a ciò adottiamo impianti di illuminazione a led e riscaldamento o condizionamento a basso consumo energetico. Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, abbiamo varie opzioni che proponiamo di volta in volta ai clienti in base al tipo di utilizzo e di gestione dell’Ecospace, alla localizzazione, etc.
Da cosa vi lasciate ispirare per il design dei vostri progetti?
Maurizio Mosca: Il nostro motto è: “Trova il tuo spazio naturale nella vita”. L’immagine di riferimento è quella di un orso comodamente seduto all’interno di un Ecospace, intento a guardare la tv. Il nostro concept di riferimento pertanto è quello di un nido, un guscio naturale in cui rifugiarsi, protetti dall’esterno, ma dotato di tutti i confort. Studiamo soluzioni abitative complementari o alternative a quella residenziale classica o abituale, cercando di trovare il perfetto equilibrio tra innovazione nel design, ecosostenibilità, rapidità nel processo. La riconoscibilità formale dell’oggetto finale è un elemento fondamentale nel percorso ideativo.
Cosa accadrà nel futuro di Ecospace?
Maurizio Mosca: Seguendo il percorso fatto finora immaginiamo di poter creare nel prossimo futuro una serie di showroom, in cui esporre i nostri moduli, consentire al cliente di operare scelte su finiture ed impianti, acquistare il modulo abitativo corrispondente alle proprie esigenze e preferenze, da consegnare direttamente sul sito di installazione, azzerando il più possibile la fase di cantiere. In questo modo il momento dell’approccio con i clienti e della vendita saranno anche occasione per discutere ed approfondire con loro sui temi della sostenibilità e per ampliare, magari, la loro coscienza ecologica.
Roberta Di Nucci e Maurizio Mosca, partner di Ecospace Italia
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