Eph ha Annunciato l’Acquisto delle Centrali Termoelettriche Italiane della Tedesca E.On

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Il Corriere della Sera Economia

Kretinsky, chi era costui? Forse scomodare il Don Abbondio manzoniano è un po’ troppo per questo trentanovenne avvocato nato a Brno e trasferitosi a Praga (Daniel il nome di battesimo) che nei giorni scorsi con il gruppo Eph ha annunciato l’acquisto delle centrali termoelettriche italiane di proprietà della tedesca E.On: sei a gas e una a carbone in Sardegna, che faranno della compagnia ceca il quarto-quinto produttore elettrico nazionale.

Carneade a sud della catena alpina e di certo assai più conosciuto nella Mitteleuropa, Kretinsky potrebbe forse essere più facilmente paragonato a una sorta di Roman Abramovich, sebbene in sedicesimo: energia e pallone. Con il magnate russo trapiantato a Londra e proprietario del Chelsea, il giovane presidente esecutivo di Eph condivide se non la grandezza del patrimonio quanto meno la passione per il calcio. Nono, secondo Forbes, nella lista dei cittadini cechi più ricchi e accreditato di una fortuna di 450 milioni di euro (12.3 miliardi di corone), Kretinsky è anche proprietario dal 2004 del glorioso club calcistico dello Sparta, lo stesso dove Pavel Nedved giocò per quattro stagioni prima di trasferirsi alla Lazio e poi alla Juventus.

In queste vesti, l’imprenditore-manager ceco l’Italia l’ha incontrata proprio di recente, e non gli ha portato bene, visto che il Napoli ha eliminato lo Sparta dall’Europa League. Kretinsky però non demorde, visto che intende dare il via a una ristrutturazione dello stadio, lo Stadion Letna meglio conosciuto come «Generali Arena». Generali proprio nel senso di Leone di Trieste, che a Praga è di casa e che ha avuto qualche cosa in comune con Eph (acronimo che sta per «Energeticky a prumyslovy holding») almeno fino a venerdì scorso, quando gli ultimi legami si sono sciolti. Si tratta di Petr Kellner, il finanziere ormai ex socio della compagnia assicurativa di Mario Greco, che ha contribuito insieme alla banca JeT proprio allo sviluppo di Eph arrivando a possederne il 40%, una quota rivenduta lo scorso anno per una cifra intorno al miliardo di euro.

Attualmente l’azionariato di Eph è equamente diviso con il 37% ciascuno ira Kretinsky e il suo socio slovacco Patrik Tkac, mentre il resto è della banca JeT. Del resto l’«avventura» Eph nasce tutta in casa JeT, dove Kretinsky, dopo la laurea in legge all’Università Masaryk di Brno, ha lavorato dal 1999 (aveva 24 anni) al 2009, diventando responsabile dell’asset management. JeT, in realtà, sta per Jakabovic (Ivan) e Tkac (Patrick), due giovani broker di Bratislava che negli anni ’90 hanno attraversato il periodo delle privatizzazioni slovacche arrivando nel 1997 a acquistare una piccola banca nella Repubblica Ceca, ora diventata, appunto, JeT.