Ma probabilmente il pregiudizio non è ancora così grave, stabilito che secondo l’organizzazione mondiale del commercio (WTO), un governo può imporre “tariffe punitive” solo se le sovvenzioni straniere colpiscono il 25% della produzione globale. E le importazioni statunitensi di biodiesel in Europa l’anno scorso hanno sfiorato appena il 20% del consumo totale della UE. Secondo Kevin McGeeney, direttore generale per le fonti rinnovabili in Svizzera per la Starsupply (un broker di biocarburanti), “L’unica grande sfida per l’industria dei biocarburanti in Europa non è rappresentata dalle importazioni statunitensi ma il dibattito che riguarda la sostenibilità nella produzione e l’aumento dei prezzi alimentari”. L’Unione Europea che intendeva portare la miscela di biocarburanti al 10% in tutti i combustibili alla pompa entro il 2020, sta lottando nel decifrare le politiche in atto oltreoceano dei biocarburanti negli ultimi mesi. Così l’aumento dei prezzi delle materie prime come l’olio di palma o la canola (canadian oil), nonché le agevolazioni fiscali e le sovvenzioni statunitensi stanno ostacolando l’industria in molti paesi.
Contemporaneamente come abbiamo già scritto precedentemente in un nostro articolo (“L’Etanolo e l’aumento dei prezzi dei generi alimentari.“) l’aumento dei prezzi alimentari e la crescente preoccupazione per l’impatto ambientale ad opera dei biocarburanti hanno messo in dubbio l’obiettivo 10% di biocarburanti nelle pompe raggiungibile dall’Unione Europea. Ma non è tutto, la finlandese Neste Oil Group in un comunicato dichiara che le vendite della sua seconda generazione di biocarburanti (NExBTL) da 3 milioni di euro per il primo trimestre dello scorso anno, si è passati ai 39 milioni di quest’anno. Questo proviene da 170000 tonnellate l’anno di olio di palma, grasso animale e canola che utilizzando un brevetto che trasforma i grassi in idrocarburi della stessa famiglia del metano, gli analisti e i broker spiegano che il combustibile verrà venduto immediatamente. Mentre il vice-presidente della Neste Simo Honkanen spiega che il combustibile risponde a molte domande poste dai gravi problemi causati dal biodiesel fino ad oggi. “Il nostro biodiesel non richiede alcuna specifica infrastruttura e previene la corrosione dovuta alla miscelazione al diesel fossile”. Per questo un nuovo impianto per la produzione di 800000 tonnellate l’anno sta per essere realizzato a Singapore dove già le compagnie petrolifere e broker stanno indagando per emettere gli ordini.
[ Links utili e approfondimenti ]
Nessun commento
Attualmente non ci sono commenti per La Battaglia per i Biocarburanti: I Produttori di Biodiesel della UE attaccano i sussidi alla produzione statunitensi. Continuano i contrasti, le incertezze e i dubbi nel mercato dei biocarburanti. Perchè non ne aggiungi uno?