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Per sviluppare utilizzi alternativi dell’agave sono nate diverse iniziative, tra cui la mia: da 3 anni lavoro nella produzione di carta d’agave. Questa fabbricazione punta a creare un materiale adatto all’uso successivo in oggetti di cartoleria artigianale, per il cartonaggio e altro. Ultimamente ho sviluppato un’interessante linea di lampade in carta d’agave, che sto commercializzando a Firenze.
La fabbricazione della carta d’agave, che è nei fin dei conti una resistente pergamena vegetale, comincia dalla raccolta delle foglie da cui viene estratta la fibra, che viene separata dalla polpa della foglia stessa. Per poter produrre la carta, la fibra estratta deve essere pura, pulita e brillante, quindi è necessario scegliere il momento giusto per la raccolta e quindi è necessario contare sull’esperienza dei contadini nell’estrazione della preziosa fibra.
Dopo un processo di macerazione, si prosegue in maniera interamente artigianale alla fabbricazione della carta estratta dalla fibra dell’agave che è utilizzata per fabbricare lampade su strutture in ferro battuto a mano oppure su strutture in terracotta lavorata con il metodo tradizionale delle popolazioni Maya dell’est di El Salvador e tinta con semi dell’albero di nacazcol. Infine la carta estratta dall’agave è cucita sulla struttura della lampada con filo di cotone grezzo.
I giochi di luce e l’effetto che riescono a produrre sia la fibra sia i motivi riprodotti sulla carta d’agave con resine e cera d’ape, danno una sensazione unica d’armonia e calore. Oltre allo straordinario effetto della carta d’agave, l’unicità delle lampade è data dalla cura dei dettagli, dall’armonia tra i materiali scelti e dal fatto che tutte le parti sono realizzate a mano.
Ho lavorato parecchi anni allo sviluppo di tecnologie e alternative per le produzioni tradizionali della mia terra. L’agave in particolare, oltre al valore culturale, rappresenta una coltivazione sostenibile per le terre più aride e difficili nel mio Paese, dove difficilmente può essere sostituita senza comportare successivi problemi di erosione del suolo che portano poi a processi di rapida desertificazione. Inoltre l’agave può essere un’opportunità di sviluppo sostenibile economico per le comunità che ci vivono e che coltivano l’antica pianta.
Adesso vivo a Firenze e ho aperto un negozio “Il Quinto Sole” dove vendiamo prodotti artigianali delle terre Maya e dove appunto si possono trovare le lampade di carta d’agave. In tutte le nostre linee cerchiamo sempre di valorizzare prodotti sostenibili che contribuiscono allo sviluppo delle comunità locali. Potete venirci a trovare direttamente al Quinto Sole in via Guelfa 7R Firenze Tel. +39 055 238 1431, o per informazioni scrivendoci all’e-mail ilquintosole@gmail.com
22 ottobre 2009 alle 09:20
Fantastico! L’agave era la fonte di fibra tessile dei vestiti delle popolazioni mesoamericane, prima che il cotone venisse cardato e pettinato.
Adesso si usa per fibbre grezze, per la carta e per altri prodotti.
Ma il filato potrebbe divenire importante per alcuni tipi di tessuti, come quelli degli abiti da lavoro.
Giorgio V. Brandolini
gv.brandolini@gmail.com
22 ottobre 2009 alle 09:23
A Merida, nella peninsola dello Yucatan (Mexico) c’è un centro di ricerca agricolo che si occupa dell’agave.
Molto belle e allettanti le nuove idee de Il quinto sole.
Auguri per i nuovi prodotti,
Giorgio V. Brandolini
gv.brandolini@gmail.com
22 ottobre 2009 alle 09:27
Un particolare
Bernardin de Sahagun si è occupato della produzione di agave, che è riprodotta in varie sezioni del Codex Florentinus from Historia de las cosas de Nueva España by Bernardino de Sahagún (1499-1590).
Che si trova nella Bibliotheca laurentiana di Firenze
Giorgio V. Brandolini
gv.brandolini@gmail.com