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Questo passaggio è avvenuto dopo che degli scienziati a Delhi hanno notato un preoccupante tendenza all’interesse dei rimedi naturali tradizionali da parte di multinazionali e aziende estere. Dopo una pesca a strascico attraverso i registri mondiali dei brevetti di tutto il mondo, i funzionari indiani hanno trovato 5.000 brevetti rilasciati per “piante mediche e sistemi tradizionali” di tutto il mondo e naturalmente tutto questo ad un costo di licenza.
“Più di 2000 di questi brevetti appartengono alla medicina tradizionale indiana … Abbiamo poi iniziato a chiedere il motivo per cui le multinazionali hanno speso milioni di dollari per applicare il brevetto a questi trattamenti, che a tanti gruppi di lavoro in Europa naturalmente poi viene negato il loro uso o meglio assoggettato ad una quota” spiega Vinod Kumar Gupta, che dirige il Traditional Knowledge Digital Library, la nuova biblioteca digitale della conoscenza tradizionale che elenca in dettaglio 200.000 trattamenti tradizionali. La banca dati, che ha visto 200 ricercatori impegnati per otto anni compilare meticolosamente e tradurre dagli antichi testi indiani questa conoscenza, ora sarà utilizzata dagli uffici dei brevetti europeo per controllarli contro queste multinazionali.
Addirittura i ricercatori indiani hanno scoperto che in Europa una società aveva brevettato una pianta strisciante indiana conosciuta come Brahmi – Bacopa monnieri – che aiuterebbe la riabilitazione della memoria. Un altro brevetto è stato assegnato addirittura per l’aloe vera (pianta utilizzata largamente come medicamento anche durante l’Impero Romano), per il suo uso come trattamento orale contro le ulcere. “Abbiamo dimostrato che le le pratiche Ayurveda e gli usi medicamentosi Siddha erano già conosciuti in India da secoli. Vorremmo pertanto cercare di revocare ora questi brevetti ingiusti”, ha spiegato Gupta. In passato l’India ha dovuto fare ricorso a diversi tribunali per ottenere già la revoca di alcuni brevetti. I funzionari governativi raccontano diversi casi dove sono riusciti a revocare brevetti come sull’utilizzo della curcuma e dei medicinali a base di questa (battaglia legale durata 10 anni).
Lo Yoga, considerata una medicina tradizionale che solo negli USA muove un industria di un miliardo di dollari, spiega Gupta, che hanno già fatto notare al governo americano la loro preoccupazione circa la 130 brevetti rilasciati per diverse pratiche tradizionali applicate allo Yoga. “Non vogliamo che nessuno utilizzi il -marchio- yoga per se stesso. Sarebbe assurdo. Esistono più di 1500 pratiche ed esercitazioni di Yoga sui nostri testi antichi. E dobbiamo validarli e trascriverli nella nostra banca dati in modo che anche questi non siano rivenduti da chiunque come un marchio di moda o un brevetto innovativo. Abbiamo avuto casi addirittura in cui le persone hanno brevettato una tecnica yoga descrivendole praticabili solo ad una certa temperatura. Questo è semplicemente sbagliato.”
Ma la battaglia in India contro le multinazionali riguarda anche la sua medicina ufficiale (quella ayurvedica) che intende proteggere i suoi tradizionali trattamenti radicati nella convinzione che il mondo in via di sviluppo sia sempre più ricco di biodiversità da considerare come potenziale tesoro di materie prime per nuovi farmaci ad altre colture. Gupta ha spiegato che sono $ 15 bilioni di dollari la cifra di mercato che riguarda questo “blockbuster” di farmaci e medicamenti tradizionali. “Se è possibile prendere un rimedio naturale tradizionale isolare il suo principio attivo e farne qualche sperimentazione e poi essere commercializzato, questa “nuova” tradizionale potrebbe preannunciare una nuova era di farmaci a basso costo”.
Intanto ecco alcuni esempi di medicinali moderni brevettati e antichi utilizzati comunemente da migliaia e milioni di persone:
- La Ginger ha brevettato un trattamento per l’obesità. Tuttavia, i funzionari indiani hanno scoperto che in una preparazione Siddha, gli stessi estratti di radice di zenzero sono utilizzati in un trattamento per l’obesità.
- Le scorze di agrumi sono state brevettate per il trattamento di disturbi della pelle e lesioni cutanee. I testi di medicina ayurvedica le utilizzano come un ingrediente fondamentale per il trattamento di malattie della pelle.
- Il Phyllanthus amarus (un erba dell’Hymalaya): brevettata per l’inibizione della replicazione di un inibitore per un retrovirus HIV, la medicina tradizionale indiana mostra che il farmaco era già utilizzato per l’immuno-soppressione di alcune malattie del sangue.
- La Brassica rapa (senape): è stata brevettata per normalizzare la funzione intestinale e per la prevenzione del cancro del colon. Gli Unani per anni l’hanno prescritta per disturbi di stomaco.
[ Links utili e approfondimenti ]
7 settembre 2010 alle 06:24
Ho trovato il modo di leggere i brevetti originali indiani online. Sono in lingua inglese. Se volete leggerli gratuitamente andate qui:
http://brevettieinvenzioni.blogspot.com/2010/09/ricerca-brevetti-indiani.html
10 febbraio 2013 alle 17:00
Non ho parole…………………..