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“E’ il momento che questo patrimonio di conoscenze si trasformi in azioni che creino benefici immediati, rafforzino la sicurezza alimentare e adatti il sistema agricoltura a combattere i cambiamenti climatici a breve termine, mentre possa mitigare gli impatti futuri attraverso una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra” questo è quanto dichiara Thomas Rosswall, presidente del programma CGIAR. “Una risposta rapida ora acquisterà anche il tempo per sviluppare giuste soluzioni a fronte dei cambiamenti climatici che saranno necessarie applicare entro 10 anni da ora. Dobbiamo capire che l’agricoltura è parte del cambiamento climatico come problema e parte della soluzione”.
L’agricoltura contribuisce a un terzo del totale delle emissioni globali di gas a effetto serra, ma è anche un sistema molto vulnerabile ai cambiamenti di temperatura e delle precipitazioni, come agli eventi meteorologici estremi. La relazione del CGIAR ha evidenziato anche come sia possibile l’uso di modelli computerizzati per informare l’intero reparto dell’agricoltura a livello mondiale. Di qui il problema si sposta sulla sicurezza alimentare.
In Africa e in Asia in particolare, la popolazione urbana dovrebbe raddoppiare tra il 2000 e il 2030. Mentre la popolazione urbana dell’Asia si prevede un aumento da 1.36 a 2.64 miliardi, mentre la popolazione urbana in Africa è in aumento da 294 a 742 milioni. Per alleviare alcuni di questi problemi, un gran numero di residenti di aree urbane nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa, sta ricorrendo all’agricoltura urbana per prodursi cibo, generare reddito e occupazione. Uno stato debole costituisce un handicap per la promozione di uno sviluppo economico e sociale possibile. Lo stesso vale per la sicurezza alimentare. Secondo questa definizione, non vi è sicurezza alimentare quando tutte le persone, in ogni momento, possono avere accesso a sufficiente cibo per assicurarsi una vita attiva e sana. E’ possibile quindi stabilire una relazione tra agricoltura urbana e sicurezza alimentare.
Nel contesto di crisi economica o uno Stato debole, l’economia domestica sta già diventando una risposta alla insicurezza alimentare. La pratica dell’agricoltura urbana della città congolese di Lubumbashi ha reso un numero incredibile di famiglie autosufficienti nella coltivazione di ortaggi grazie alle tecniche di diversificazione, rotazione e alternanza lungo tutto l’anno. Il ruolo del governo sia per paesi industrializzati sia per tutti gli altri, come il ruolo delle agenzie di sviluppo è fondamentale. Il caso di agricoltura urbana in Gran Gaborone (Botwsana), attraverso le sovvenzioni ricevute dal governo è diventata una fiorente attività imprenditoriale in grado di creare sicurezza alimentare.
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