L’Economia Riparte dalle Rinnovabili

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Eventi, News

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Pubblicato il giorno 05 marzo 2010 - Nessun commento



   


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Un convegno per ribadire le opportunità di sviluppo legate alle energie verdi. Milano, marzo 2010 – Palazzo Colonna a Paliano (Frosinone) ospiterà il 10 marzo il convegno “L’economia riparte dalle rinnovabili”. Organizzato dalle società Arkesia e AMEA, l’incontro tratterà un tema di stretta attualità come quello delle energie rinnovabili, un settore che si sta rivelando un’opportunità di sviluppo sia per le grandi che per le piccole e medie imprese. Il dibattito servirà a ribadire la storica vocazione al settore industriale della provincia di Frosinone, territorio dove Arkesia e AMEA operano da decenni. Le aziende organizzatrici, insieme all’amministrazione comunale, hanno fortemente voluto questo convegno, non solo come testimonianza di interesse al tema, ma anche per ricordare la loro presenza in qualità di operatori e catalizzatori di altre iniziative nel campo delle fonti di energia rinnovabile e del risparmio energetico. E, al contempo, per aggregare attorno al tema dello sviluppo basato su energie verdi i soggetti che nella regione e in Italia (Enea e APER) rappresentano gli avamposti di questo sviluppo.

Arkesia, insieme ad AMEA,  hanno voluto fortemente questo convegno in quanto ritengo che aziende che hanno un ruolo di players, seppur a livello regionale, nel settore dell’energia, devono farsi promotori di iniziative nel settore delle  rinnovabili per presentare opportunità e modelli di sviluppo che coinvolgano la classe imprenditoriale e le istituzioni – afferma Paolo Massarini, amministratore delegato di Arkesia -. Il convegno, per l’eterogeneità e per il profilo dei relatori,  ha come ulteriore obiettivo quello di approfondire le tematiche legate alle FER  dal punto di vista del mondo della ricerca e dell’industria. Non escludo, da ultimo, che tale convegno possa costituire in futuro un appuntamento per la regione Lazio.

E’ dovere degli enti locali, quali primi intermediari tra le istituzioni e i cittadini, provvedere al futuro approvvigionamento di energia in modalità alternative a quelle finora conosciute e utilizzate, tema in continua e rapida evoluzione – dice Maurizio Sturvi, sindaco di Paliano -. Lo stesso scopo del convegno è proprio quello di creare una piattaforma di conoscenze utili ad individuare la strategia più adatta alle peculiarità di questo territorio. Un territorio ampio che si presta a sfruttamenti diversificati delle sue potenzialità energetiche da fonti rinnovabili, dalle biomasse, all’installazione di impianti fotovoltaici tanto per citarne alcune. L’Amministrazione Comunale insieme all’azienda AMEA, ex municipalizzata del Comune di Paliano, è in prima linea per favore lo sviluppo di nuovi segmenti di mercato a sostegno dell’attività dell’azienda che non potrà che avvantaggiarsi dall’ampliamento delle proprie risorse sia strutturali che operative nel settore nelle rinnovabili.

Lo sviluppo delle rinnovabili deve avvenire in armonia con un sistema elettrico che andrà progressivamente trasformato – dichiara Carlo Durante, amministratore delegato della società eolica Maestrale Green Energy e consigliere per l’eolico di APER (l’Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili)-. Questa è un’occasione irripetibile per l’industria italiana di creare nuova tecnologia e nuovi posti di lavoro, in definitiva nuova ricchezza per il Paese. Tra le fonti rinnovabili, la bioenergia rappresenta una delle risorse più importanti, in quanto in grado di fornire in prospettiva un contributo particolarmente rilevante, soprattutto per quel che riguarda la sostituzione dei combustibili fossili per la produzione di calore – sostiene Vito Pignatelli, responsabile Gruppo sistemi vegetali per prodotti industriali dell’ENEA -. Inoltre questa fonte è quella maggiormente legata al territorio e al sistema produttivo agricolo, poiché esiste un forte legame tra la provenienza della materia prima impiegata e la possibilità di ottenere energia, calore, elettricità e combustibili per i trasporti, sia liquidi che gassosi. Le bioenergie rappresentano una risorsa con un alto grado di sostenibilità ambientale, ma, perché possano svilupparsi sempre di più, serve un’elevata capacità di investimento in ricerca scientifica e tecnologica da parte di enti, istituzioni e aziende, specie nel settore dei biocombustibili di seconda generazione.

Per il sistema delle imprese di Confindustria Frosinone la green economy dovrà essere un ambito da valorizzare, la scommessa economica ed ambientale del futuro, sia a livello nazionale e tanto più per la Provincia di Frosinone – afferma Marcello Pigliacelli, presidente Unione Industriali di Frosinone -. Riteniamo che la green economy ed in generale tutte le energie rinnovabili debbano  assumere un ruolo fondamentale nei prossimi indirizzi di politica industriale e, di conseguenza, diventare l’obiettivo prioritario delle istituzioni competenti, le quali dovranno realizzare chiare scelte volte a favorire l’eco-sostenibilità, nella certezza che tutti insieme, coniugando economia e rispetto delle regole ambientali, si possano assicurare ricchezza e sicurezza. Questo peraltro potrebbe rivelarsi una chiave di volta per sostenere le dinamiche economiche ed ambientali del territorio. I recenti investimenti realizzati da Acea hanno registrato una crescita sostanziale dell’Azienda in un campo di fondamentale importanza dal punto di vista culturale e ambientale: le fonti rinnovabili – sottolinea Giancarlo Cremonesi, presidente di ACEA -. Attraverso Arse – società del Gruppo nata con l’obiettivo di progettare, sviluppare e realizzare impianti fotovoltaici – Acea ha investito nell’anno 2009 ben 64 milioni di euro nel solare, a fronte degli 11 milioni investiti nel 2008. Al contempo la produzione di energia solare è passata dai 2.000 MWh del 2008 ai 4.200 MWh del 2009; mentre nel 2010 supererà quota 20mila MWh. Anche nell’eolico l’avviamento di nuovi impianti, e lo studio di nuovi progetti, stanno portando risultati di rilievo grazie agli sforzi di AceaElectrabel Produzione. In conclusione mi preme sottolineare il forte consolidamento della leadership di Acea, tra le utilities italiane, per quanto concerne la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Analizzare le fonti di energia rinnovabile e i rifiuti. Un concetto che potrebbe sembrare in prima battuta lontano del mondo delle energie verdi. Però, se analizziamo nel dettaglio questo settore, notiamo come una parte dei rifiuti può essere intesa come energia rinnovabile – sintetizza Giorgio Buonanno, docente all’Università di Cassino-. Nel mio intervento parlerò delle caratteristiche di gestione dell’impianto di San Vittore del Lazio, un caso positivo di impianto ben gestito, vincitore del premio Pimby – Please in my back yard – in quanto l’amministrazione locale ha saputo valorizzare l’opera sul territorio senza troppi scontri tra le parti sociali.

La società moderna si ritrova obbligata a fronteggiare gli effetti depauperativi della rivoluzione industriale, alla luce di un sistema normativo posto a tutela della biodiversità  – avvisa Domenico Monci, docente all’Università del Molise-. Occorre dunque perseguire il necessario equilibrio tra tutela della salute e degli ecosistemi da un lato e ragioni produttive dall’altro, tenendo in debita considerazione le istanze di governo del territorio e di partecipazione attiva delle popolazioni interessate dall’insediamento di infrastrutture energetiche. In tale scenario, la produzione di energia da fonti rinnovabili, potrebbe rappresentare il punto di partenza, sul quale lavorare per determinare nuovi assetti nel rapporto tra iniziativa economica e tutela ambientale. L’AMEA, Azienda storica del Comune di Paliano, dopo 100 anni di attività nell’ambito dei settori dell’energia elettrica, del servizio idrico e del settore del gas, deve far fronte ai problemi derivanti dalle nuove norme che disciplinano queste attività e che riducono sensibilmente il suo raggio di azione – ribadisce Massimo Sturvi, presidente di AMEA -. L’apertura dell’azienda alle opportunità offerte dai settori delle energie rinnovabili e del risparmio energetico darà la possibilità non solo di colmare il vuoto che si creerà con la dismissione di alcune attività storiche, ma porrà le basi per uno sviluppo che la spingerà  ben oltre i suoi limiti attuali.

Tra le fonti rinnovabili le agroenergie rappresentano sicuramente le energie con la maggiore ricaduta sul territorio nel quale si sviluppano. Infatti si deve in realtà parlare di Filiera Energetica Territoriale o Distretto Agricolo Energetico Territoriale DAET. Una porzione di territorio che al tempo è produttore e consumatore, e beneficia di miglioramenti ambientali, energetici ed economici, in quanto oltre ai risparmi sulla bolletta energetica, dobbiamo considerare che il costo del biocombustibile prodotto, che rappresenta più del 50% del valore derivante dalla vendita di energia, termica ed elettrica,  rappresenta un reale ricavo per i soggetti della filiera territoriale locale – asserisce Sebastiano Cami, presidente di Atena -. In tal modo in zone particolarmente sensibili sia da un punto di vista ambientale che di forte crisi dell’economia agricola locale, come la Valle dei Latini (già denominata Valle del Sacco) riteniamo che un notevole impulso alla ripresa delle attività agricole e il risanamento territoriale debba poter passare anche da un nuovo utilizzo dei terreni agricoli, attraverso un maggior coinvolgimento delle popolazioni rurali.

L’attività di Poliservice Italia è tesa alla sensibilizzazione delle piccole e medie imprese, che operano su tutto il territorio provinciale, ad attivare degli iter produttivi che possano valorizzare le nuove opportunità nel campo delle energie rinnovabili – conclude Adriano Magliocchetti, dell’associazione Poliservice Italia -. Come associazione stiamo cercando di incentivare l’utilizzo di questi canali, mettendo a disposizione la nostra rete di consulenti per far comprendere le opportunità presenti in un settore in grandissima espansione. Allo stesso tempo stiamo predisponendo una serie di canali che possano permettere alle realtà produttive del territorio che intendono realizzare dei protocolli di produzione rispondenti alle caratteristiche di utilizzo delle energie rinnovabili, di avere a disposizione una serie di strumenti di sostegno sia dal punto di vista della consulenza finanziaria che di quella creditizia.

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