ITLAS: Scegliere la Sostenibilità Ambientale Come Stile di Vita

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Pubblicato il giorno 17 luglio 2012 - Nessun commento



   


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“Fondersi e confondersi con la natura per entrare in contatto con se stessi e sentirsi completi. Un senso di benessere desiderato e da conquistare … che sta diventando sempre più il filo conduttore di architettura e design a livello universale. E soprattutto uno stile di vita.” Questa è la filosofia di Itlas, azienda produttrice di pavimenti in legno leader in Italia.

Abbiamo voluto dar voce a Itlas direttamente per conoscere meglio la loro realtà e perché crediamo fortemente in un’azienda che promette ai suoi clienti  ”Chi sceglie i pavimenti Itlas ha la certezza di essersi ritagliato una posizione attiva nella salvaguardia ambientale.”

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Daniel Casarin: Raccontaci la nascita di ITLAS e il perché delle sue attente scelte ambientali.

Patrizio dei Tosi: L’azienda è nata all’inizio degli anni Ottanta e oggi è leader italiana nella produzione di pavimenti in legno prefiniti a due e tre strati. Tre i momenti decisivi per la crescita qualitativa di Itlas e per la suadifferenziazione in un mercato molto affollato: il primo, intuire con largo anticipo che era arrivato il momento di far cambiare gusto agli italiani e al resto del mondo, introducendo sul mercato un parquet prefinito fatto di tavole molto più larghe e lunghe rispetto al passato e che mettono in mostra tutta lapropria bellezza, fatta anche di nodi e imperfezioni che si trasformano da difetto a pregio; il secondo, avercompreso che un’azienda non ha futuro se non risponde alla sempre crescente attenzione e sensibilità all’ambiente da parte dei consumatori; il terzo, capire che l’economia del nostro Paese può e deve essereaiutata sostenendo con più forza i prodotti pensati e fatti interamente in Italia, senza de localizzare alcunaparte della produzione, mantenendo l’intera filiera in un unico distretto, avvalendosi di maestranze specializzate da anni nella lavorazione del legno, garantendo con questa scelta la qualità e l’originalità, ma anche il valore sociale del proprio prodotto.

Daniel Casarin: ITLAS e l’ambiente. Puoi descrivere nel dettaglio ai nostri lettori quali sono tutte le diverse specifiche che vi caratterizzano nei temi legati alla sostenibilità ambientale (materie prime, verniciature, ecc.)?

Patrizio dei Tosi: Innanzitutto va precisato che la filosofia ambientale di Itlas non è fatta solo di parole o di buone intenzioni, ma di fatti concreti che vengono dimostrati dall’ottenimento in questi ultimi anni di importanti certificazioni di carattere ambientale. Nel 2007 è stata ottenuta la certificazione PEFC (Programme of Endorsement of Forest Certification). Tre anni dopo la FSC-COC (Forest Stewardship Council –Chain of Custody). Entrambe garantiscono che tutto il legno utilizzato per produrre i pavimenti Itlas proviene da foreste gestite in maniera corretta e responsabile. Tutti i prodotti Itlas vengono trattati con colle viniliche e vernici a base d’acqua. Sono privi di solventi pericolosi per l’ambiente, hanno un livello di formaldeide secondo gli ristrettissimi standard giapponesi e subiscono controlli sia in entrata che uscita relativamente al livello di radiazioni. Lo scorso anno, in occasione della costruzione di un nuovo capannone per espandere la produzione, l’azienda ha scelto di installare oltre quattromila pannelli fotovoltaici sul tetto, andando così a coprire l’intero fabbisogno energetico della produzione. Attualmente Itlas – che è attentaai temi ambientali anche nell’ambito della comunicazione e del marketing (house organ in carta FSC misto, tipografia certificata FSC…) – è stata scelta dal Consorzio Venezia Ricerche per partecipare a un progetto co-finanziato dalla Regione Veneto per lo studio del ciclo di vita del prodotto. Un percorso che terminerà a settembre e il cui passo ulteriore sarà la richiesta della certificazione EPD (Evironmental Product Declaration). Itlas è per ora l’unica azienda italiana del settore ad aver fatto questo passo, accettando di far passare per così dire ai «raggi x» ogni fase della propria produzione, dal reperimento della materia prima alla fine vita del prodotto.

Daniel Casarin: Questa scelta attenta alle materie prime, ai processi aziendali e alle sostanze impiegate, come viene percepita dal compratore finale? Quanto realmente è consapevole il designer e l’architetto nelle proprie scelte in termini ambientali davanti al vostro catalogo?

Patrizio dei Tosi: Premettiamo che, come abbiamo affermato in precedenza, il consumatore di oggi è sempre più sensibile e più attento alle tematiche di carattere ambientale. Stessa cosa può essere detta per i progettisti. Va anche aggiunto che l’azienda organizza periodicamente incontri mirati proprio con i progettisti e gli architetti per coinvolgerli da vicino su queste tematiche, mostrando loro tutto il processo produttivo, portandoli direttamente nella foresta del Cansiglio per toccare con mano da dove proviene il legno e capire il valore effettivo dei nostri pavimenti.

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Daniel Casarin: Quale valore e importanza date alla comunicazione ambientale e al “green marketing” all’interno del vostro piano aziendale?

Patrizio dei Tosi: Da alcuni anni la comunicazione di Itlas è basata quasi esclusivamente su messaggi ambientali. Il prodotto viene presentato non solo nelle sue qualità di carattere estetico e funzionale, ma anche e soprattutto per quei pregi qualitativi che derivano da una filiera produttiva attenta a 360 gradi al green, alla salute dell’uomo, al rispetto per l’ambiente. C’è consapevolezza che non tutto è stato fatto e per questo c’è una quotidiana ricerca di nuovi obiettivi da porsi e da cercare di raggiungere.

Daniel Casarin: Formaldeide, solventi e radiazioni. Quanto sono pericolosi questi agenti in una casa?

Patrizio dei Tosi: Le normative nazionali e internazionali in materia sono molto chiare e impongono dei valori limite molto restrittivi a tutela della salute sia del consumatore che di chi opera nella lavorazione del prodotto. Itlas immette sul mercato solamente prodotti accompagnati da certificati che comprovano che i livelli di formaldeide, solventi e radiazioni sono a norma con i valori richiesti.

Daniel Casarin: Parliamo dei vostri prodotti. Raccontaci la nascita, lo sviluppo e il lancio del progetto Assi del Cansiglio e soprattutto di cosa si tratta.

Patrizio dei Tosi: I nostri pavimenti in legno – che sono certificati 100% Made in Italy dal Consorzio dei produttori italiani – sono presentati in tre diversi progetti. Legni del Doge, pavimento in legno a due strati veloce e pratico da posare, stabile e resistente: un pavimento che conserva nel tempo la qualità, l’eleganza e la naturalezza. Tavole del Piave è invece un assito a tre strati che nasce dal culto per la tradizione e dalla predilezione per il lavoro artigianale. E poi ci sono le Assi del Cansiglio, un progetto molto speciale presentato alla fine del 2009 e nato grazie alla sinergia fra l’azienda privata (Itlas) e l’ente pubblico (Veneto Agricoltura) che gestisce le foreste regionali. Il bosco del Cansiglio sorge a una manciata di chilometri dalla sede dell’azienda ed è un bosco ricco di storia e cultura: è l’antico Bosco da Reme della Serenissima Repubblica di Venezia, che ne utilizzava i faggi per costruire i remi delle proprie galee. Poi venne dimenticato e i faggi del taglio controllato sono stati usati per diversi anni unicamente come legna da ardere. Oggi invece, grazie al progetto Assi del Cansiglio, diventano un pavimento esclusivo di provenienza certificata, unico pavimento in legno italiano, a chilometro zero, con una storia alle spalle. Il progetto è stato presentato a Pian del Cansiglio di fronte a duemila persone nel settembre del 2009. Oltre a proporre un prodotto di altissima qualità, Assi del Cansiglio è anche la dimostrazione di come pubblico e privato possano interagire con successo.

Daniel Casarin: Quali trend notate nel vostro mercato e nei suoi prodotti e soprattutto come questi trend vengono seguiti all’interno della vostra attività aziendale nelle scelte che determinano il suo futuro?

Patrizio dei Tosi: Non possiamo certo nascondere che siamo di fronte a una crisi reale e grave del sistema Italia. Una crisi che non risparmia il settore nel quale operiamo. La scelta di Itlas è stata chiara fin dall’inizio: proseguire sulla strada intrapresa, ovvero proponendo un prodotto di qualità, garantito, certificato, attentoall’ambiente e soprattutto italiano. Si tratta di una scelta sempre più chiara e determinata.

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Patrizio dei Tosi, general manager ITLAS



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