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In teoria, l’offerta è ricca: quelli che sono conosciuti genericamente come i prossimi incentivi all’auto elettrica appena varati col decreto sviluppo valgono in realtà per ciclomotori, tricicli a motore, quadricicli e autocarri leggeri e anche ibridi e a gas.
Ma ne fruiranno in pochi: sono agevolazioni destinavate ad essere interrotte per esaurimento fondi e le regole di assegnazione delle risorse fanno sì che solo una quota minore sia designata alla parte più numerosa della platea. Dunque appare limitato l’effetto su un mercato dell’auto che in questi mesi è sempre più boccheggiante. La norma potrà essere più utile nella parte in cui prevede un piano per creare una rete di ricarica per auto elettriche (presupposto fondamentale per la loro diffusione, assieme a una riduzione dei prezzi d’acquisto) e tariffe agevolate per l’elettricità.
Auto Elettriche: Ancora Pochi Fondi
La maggior parte andrà a imprese, professionisti e artigiani, che spesso non hanno mezzi vecchi da rottamare in cambio. Infatti Imprese, artigiani, professionisti e operatori per uso di terzi avranno diritto all’agevolazione solo se rottamano un veicolo della stessa categoria acquistato ma con almeno10 anni di età e intestato a loro da almeno un anno.
Insomma. la scarsità di risorse ha fatto sì che la maggior parte di esse sia diretta a soggetti per i quali sono stati posti paletti selettivi, mentre per la maggioranza della platea sono stati previsti pochi soldi destinati ad esaurirsi subito.
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