Baveno di Verbania: Ambiente e Politiche Energetiche Virtuose dai Piccoli Comuni

Scritto da Antonia Santopietro in News, Storie

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Pubblicato il giorno 28 dicembre 2012 - Nessun commento



   


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Dopo aver scoperto Città della Pieve che rappresenta una vera eccellenza in termini di sostenibilità ambientale nel panorama dei piccoli comuni del centro Italia, ora passiamo a Baveno in provincia di Verbania. Un’altra piccola realtà italiana, tra i primi in Italia ad aver ottenuto la certificazione europea European Energy Award, raccontata dal suo assessore all’ambiente Simone Travaglini.

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Antonia Santopietro: Assessore all’ambiente, per un periodo si è occupato di marketing in una ESCO e ora sta avviando una startup che opererà nel mercato dell’efficienza energetica. Un percorso coerente nella green economy?

Simone Travaglini: Più che coerente nella green economy direi che il mio percorso, che comprende anche un master in diritto ed economia dell’ambiente e un MBA, è coerente con un idea generale che vede l’economia come un sottoinsieme dell’ecologia. L’idea cioè che ogni attività umana debba essere necessariamente compatibile con l’ambiente e che lo sviluppo economico debba essere sostenibile, nella celebre definizione per cui il consumo di risorse attuale non deve compromettere la possibilità di godere delle stesse risorse per le generazioni future. Non è solo una questione di idealismo, è una questione molto pratica di sopravvivenza dell’uomo sul pianeta. E’ una questione di attenzione per le prossime generazioni. In questo senso la scelta della green economy come campo di attività professionale è stata quasi scontata.

Antonia Santopietro: Ci parli del suo ruolo pubblico di Assessore all’ambiente e del rapporto tra ambiente e politica.

Simone Travaglini: Purtroppo la politica in Italia è stata ed è attualmente molto in ritardo rispetto alle questioni che riguardano l’ambiente. Si è spesso pensato che l’ambiente fosse un problema, il suo rispetto un limite rispetto alle possibilità di crescita economica. Solo oggi si inizia a capire invece che è un volano straordinario di sviluppo e che la green economy è la principale speranza di uscita dalla crisi. Detto questo sono presenti in Italia innumerevoli esempi di buone pratiche che riguardano enti locali virtuosi, che invece su queste tematiche lavorano già da anni e investono risorse importanti. Tra questi troviamo sicuramente la città di Baveno, di cui sono assessore all’ambiente.

La nostra amministrazione ha intrapreso un percorso importante, da anni ha superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata raggiungendo punte superiori al 70%, sulle politiche energetiche abbiamo, tra i primi in Italia, ottenuto la certificazione europea European Energy Award, che attesta la virtuosità delle politiche energetiche degli enti locali. Abbiamo poi aderito al patto dei sindaci, un accordo volontario in cui le municipalità europee si prendono in carico di contribuire alla cosiddetta strategia 20-20-20 dell’UE, ossia riduzione delle emissioni di CO2 del 20%, produzione di energia per il 20% tramite rinnovabili e riduzione dei consumi energetici del 20%.

Antonia Santopietro: Cosa vuol dire in pratica fare politiche energetiche in un ente locale?

Simone Travaglini: Sono tante le possibilità di intervento, in particolare riguardanti l’efficienza. Cito alcune delle cose che abbiamo fatto e faremo. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, che è uno dei maggiori costi energetici per un’amministrazione, stiamo lavorando ad un piano strategico per i prossimi anni, intanto abbiamo già sostituito 110 punti luce passando dalla tecnologia ad incandescenza a quella a LED, con enormi risparmi in temini di emissioni di CO2 ma anche di spesa in bolletta, risparmi tanto alti da essere sufficienti a ripagare i costi annuali per l’investimento: un intervento che in pochi anni si ripaga da solo! Abbiamo poi fatto una serie di interventi di efficienza energetica sulla scuola, dagli infissi alla sostituzione della caldaia con una a condensazione, fino alla messa in opera di un impianto fotovoltaico da 10 kw. Su questo voglio spendere qualche parola.

L’idea dell’impianto è nata dai ragazzi stessi che ce l’anno proposto come consiglio comunale dei ragazzi. Contestualmente abbiamo fatto un progetto educativo sull’energia nella scuola, in cui i ragazzi hanno imparato come funzionava, ma hanno dato anche indicazioni su come risparmiare energia nella scuola, per esempio con un piccolo ma efficace intervento: mettere le tende per evitare che il sole troppo fastidioso costringesse ad abbassare le tapparelle ed accendere la luce. Coinvolgere i ragazzi è un passo fondamentale nell’idea della costruzione di una comunità sostenibile.

Antonia Santopietro: Cosa intende con comunità sostenibile?

Simone Travaglini: Credo convintamente che le azioni virtuose dell’amministrazione non siano sufficienti: è necessario un passaggio ulteriore, che è quello di passare da un’amministrazione che porta avanti politiche sostenibili, ad una comunità sostenibile. Senza il coinvolgimento della cittadinanza intera, delle associazioni, delle attività economiche, tutti gli sforzi sarebbero inutili. Compito del pubblico è quindi anche e soprattutto quello di lavorare affinchè si diffonda una cultura ecologica, questo è possibile sia con azioni di tipo più strettamente culturale, sia dando degli incentivi o premialità ai comportamtenti virtuosi. Faccio ancora un veloce esempio: abbiamo approvato un allegato al regolamento edilizio per cui – tra le altre cose – chi deciderà di costruire con criteri di sostenibilità avrà degli sgravi sugli oneri di urbanizzazione.

Antonia Santopietro: Passiamo alla sua vita professionale. Come ha maturato di aprire un’ azienda nella green economy?

Simone Travaglini: Visto che il ruolo pubblico è più che altro legato al senso senso civico, ed è un servizio temporaneo per la comunità, è ovvio che è stato necessario per me, come per tutti, costruirmi un percorso professionale. Negli ultimi anni ho potuto maturare un’esperienza occupandomi di marketing in un’azienda che operava nel fotovoltaico. Ho frequentato un Master in Business Administration e con alcuni colleghi conosciuti in questo contesto abbiamo deciso di mettere a frutto le nostre competenze ed iniziare un’attività nostra, stiamo aprendo appunto un azienda che si occuperà di commercializzazione di soluzioni per l’efficienza energetica.

Antonia Santopietro: Quali possibilità avete intravisto in questo mercato e con quale modello di business vi proponete?

Simone Travaglini: Che il mercato dell’efficienza energetica sarà in crescita nei prossimi anni è scontato, tutta la legislazione va in questa direzione e la persone sono sempre più attente alle questioni ambientali. Non dimentichiamo poi le attività produttive, che grazie ad interventi di efficientamento sono in grado di ridurre notevolmente i costi aziendali. Analizzando questo mercato siamo giunti alla conclusione che il punto debole nella catena del valore è costituito dalla fase di commercializzazione: il problema non è tanto convincere i potenziali clienti ad acquistare un prodotto, ma semplicemente spiegargli che esiste, e il valore che esso può portare a loro, anche nei più semplici termini economici.

Quindi una forte azione di marketing e comunicazione, accompagnata da una buona organizzazione commerciale. Il tema è quello che molti annunciano ma pochi praticano: la centralità del cliente, gestita con una forte strategia di CRM. Per il resto stiamo costruendo partnership importanti con aziende con un’ampia esperienza a livello progettuale e di realizzazione di impianti. In questo modo, lavorando in rete, siamo in grado di offrire soluzioni a 360° per tutte le necessità. Una struttura leggera insomma, che mette a valore le competenze del nostro team e grazie ad una rete di partner si propone come estremamente flessibile ed efficiente.

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Simone Travaglini, Assessore all'Ambiente Baveno, Verbania



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Informazioni sull'autore: Antonia Santopietro

Antonia Santopietro è Consulente e Formatrice in Marketing, Comunicazione, ed Empowerment, Socia Individuale Professionista di Marketing di AISM (Associazione Italiana Marketing), per la quale è Coordinatrice del Dipartimento Green Marketing ed animatrice dei Gruppi AISM su Linkedin. E’ stata Consigliere di Direzione di ADICO della quale è attualmente membro professionista.

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