“Ripensare i Contratti del Gas”

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Ambiente, Flash News, Trend

Taggato come: ,

gas-naturale-europa

Pubblicato il giorno 21 marzo 2013 - Nessun commento



   


Se qui sei nuovo ISCRIVITI alle News RSS feed. Thanks for visiting!



da Il Sole 24 Ore

Si chiude l’epoca dell’approvvigionamento di gas sicuro e se ne apre una all’insegna del potenziamento della produzione nazionale, burocrazia e veti incrociati permettendo.

Sono i due messaggi forti lanciati ieri a Ravenna dall’ad dell’Eni, Paolo Scaroni, all’inaugurazione dell’XI edizione di Omc, l’Offshore mediterranean conference & exhibition 2013, la principale vetrina dell’oil&gas nel bacino del Mediterraneo.

Una conferenza non a caso intitolata “Tracciare una rotta in un mare che sta cambiando”, perché «si naviga in un clima di totale incertezza – afferma Scaroni – e noi compratori di gas dobbiamo rendere i contratti aderenti alle nuove condizioni di mercato». Eni, primo operatore di gas in Europa, sta infatti rinegoziando tutti i contratti a lungo termine take or pay con i fornitori (i russi di Gazprom, i norvegesi di Statoil, gli algerini di Sonatrach, i libici di Noc) per cercare di cogliere le opportunità di un mercato quanto mai instabile. Un mercato dove i consumi europei sono calati del 15% dal 2008 a oggi (dai 630 miliardi di metri cubi previsti per il 2012 ai 480 reali, una perdita pari a tutto l’export di Gazprom nel vecchio continente) e dove l’oligopolio mondiale dei produttori e il monopolio nazionale di midstreamer come Eni sono stati intaccati dall’ingresso di nuovi player e dalla rivoluzione statunitense dello shale gas, che ha spostato i carichi di gas naturale liquido prima diretti oltreoceano verso Europa e Asia.

«E ho la sensazione che presto anche gli Stati Uniti inizieranno, a loro volta, a esportare gas liquido», prevede l’ad del cane a sei zampe, reduce da un incontro con il neo segretario americano all’Energia, Ernest Moniz. E aggiunge: «Entro fine anno avremo rinegoziato la gran parte dei contratti che garantivano sicurezza degli approvvigionamenti. E anche se c’è abbondanza di gas nel mondo e non prevedo problemi per le forniture in Italia, in futuro sarà compito del nostro ministero dello Sviluppo garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, con altri metodi, non più dei nostri contratti». Risposta, per quanto parziale, all’esigenza di fonti energetiche certe e convenienti, deve arrivare anche da una valorizzazione delle patrimonio nazionale di idrocarburi. «A differenza di Spagna e Francia noi siamo un Paese ricco di oil&gas – sottolinea Scaroni – ma non c’è la volontà collettiva di trarne beneficio, anche se oggi si può estrarre in modo ecocompatibile e sicuro, come dimostrano Norvegia, Inghilterra, Danimarca, creando ricchezza a vantaggio di tutti: dell’industria, dell’occupazione, della bilancia dei pagamenti, delle entrate fiscali».



Condividi

Informazioni sull'autore: Redazione - GenitronSviluppo.com

GenitronSviluppo.com è un blog network dedicato all’innovazione sostenibile attraverso cui vengono pubblicate notizie ed approfondimenti su: tecnologie, buone pratiche, ecodesign, bioarchitettura, agricoltura ed energia verso un futuro più intelligente e sostenibile, ma non solo… GenitronSviluppo.com vuole essere sostegno per aziende, istituzioni e processi culturali di innovazione per uno sviluppo sostenibile locale, nazionale e sociale.

Sfoglia gli articoli archiviati come Redazione - GenitronSviluppo.com

Nessun commento

Attualmente non ci sono commenti per “Ripensare i Contratti del Gas”. Perchè non ne aggiungi uno?

Scrivi un commento