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Con il semaforo verde acceso dal ministero dell’Ambiente strada in discesa per la realizzazione della piattaforma off shore Clara Nord West per la riduzione dell’approvvigionamento dall’estero di gas metano. Entro il primo trimestre del prossimo anno al largo di Ancona sarà posato il jacket dell’infrastruttura per l’estrazione del gas, con una produzione totale di 2,2 miliardi di metri cubi.
Aumenta l’Estrazione del Gas nel Mediterraneo. Allegeriremo Veramente la Bolletta?
Un’operazione da 130 milioni di euro targata Eni ed Edison, con una joint-venture alla quale la multinazionale italiana dell’energia partecipa con un 51 per cento. Un intervento strategico per ridurre le importazioni dalla Russia e dai Paesi del Nord Africa, i principali fornitori dell’Italia, e alleggerire così la bolletta energetica. Non solo, infatti, la produzione nazionale permetterà di bypassare la compressione del gas che viene operata per le spedizioni dall’estero, assicurando una riduzione dell’impatto ambientale quantificabile in un abbattimento giornaliero di emissioni di anidride carbonica pari a 220 tonnellate.
L’utilizzo del gas prodotto dalla piattaforma consentirà un risparmio totale di 430 milioni su tutta la vita del progetto, rispetto alla stessa quantità di energia prodotta dal fotovoltaico. Il via libera alla realizzazione dell’opera è arrivato dal ministero il 17 settembre, con il decreto di compatibilità ambientale. L’autorizzazione dovrebbe consentire ora di rispettare la tabella di marcia, in base alla quale la produzione è prevista a partire dalla fine dell’estate 2015. Dopo il jacket (le cosiddette quattro gambe della piattaforma, che sono in corso di costruzione in Sicilia) sarà installato il deck – vale a dire la parte della piattaforma che ospita gli impianti di trattamento sopra la superficie del mare – che verrà realizzato in Liguria: già oggi le operazioni preliminari per portare a termine il progetto richiedono l’impiego di 1.500 persone.
Clara NW sorgerà a 45 chilometri al largo del capoluogo marchigiano e sarà dotata di una condotta sottomarina – la cui costruzione è a sua volta appaltata a una impresa lombarda – per il trasporto del gas: lunga tredici chilometri, permetterà il collegamento con Calipso, la piattaforma già presente al largo della costa marchigiana, che a sua volta sarà sottoposta a un intervento di adeguamento.
Il progetto di Eni ed Edison ha prevalso su concorrenti di altri Paesi europei grazie a rigidi paletti per la sostenibilità ambientale. Riguardano non solo la riduzione delle emissioni nocive in atmosfera ma anche le caratteristiche di scogliera artificiale che faranno della piattaforma un’oasi di ripopolamento della fauna marina. Al divieto di pesca si aggiungeranno il divieto di transito per le imbarcazioni e rigidi controlli sugli scarichi, con verifiche periodiche da parte della Capitaneria di Porto e dell’Arpa.
L’obiettivo dello sviluppo della produzione nazionale di gas, per ridurre la dipendenza dai principali Paesi produttori di gas metano, ha invece convinto la Banca centrale europea per gli investimenti, che finanzia la realizzazione dell’opera. Il giacimento dovrebbe consentire l’estrazione di 1,1 milioni di metri cubi al giorno, metano puro al 99 percento. Secondo le stime di Eni, per produrre una quantità di energia equivalente a quella generata dal gas estratto dalla nuova piattaforma sarebbe necessario occupare con pannelli fotovoltaici un’area di circa 6,5 chilometri quadrati.
2 ottobre 2014 alle 13:21
Con i problemi che stiamo passando con la Russia, rendersi indipendenti nell’approvigionamento di gas è essenziale. Se a questo si aggiunge un risparmio economico per il pease ci sono tutti gli ingredienti per definirla una buona notizia.
Carlo Dolzi