Fotovoltaico vs. Crowdfunding
Diverse nuove opzioni stanno emergendo per fare in modo tale che l’energia solare si diffonda. In questo articolo vogliamo raccontare di Re-Volv, una di quelle start-up che grazie al crowdfounding apre la strada del fotovoltaico diffuso.
Andreas Karelas, il fondatore di Re-Volv racconta come nel 2011 ha pensato la sua no-profit per risolvere quel senso di frustrazione percepita da molti che pur lavorando nel settore dell’energie rinnovabili non vedono un efficace diffusione di queste tecnologie sostenibili. Esiste invece una grande opportunità da cogliere per le persone di contribuire alla diffusione delle fonti rinnovabili. “La missione di Re-Volv è quella di aiutare le persone e le comunità ad investire collettivamente in energie rinnovabili”.
Già abbiamo parlato in un nostro precedente articolo (Innovazione Sostenibile: 5 Grandi Trend da Seguire per il 2013) di Mosaic, altra start-up molto simile a Re-Volv. Ma ciò che rendere Re-Volv unica è che quest’ultima utilizza il crowdfunding per creare un fondo a rotazione e realizzare impianti fotovoltaici comunitari. Un fondo cruciale per sostenere la missione dell’organizzazione.
Re-Volv utilizza un modello di business piuttosto interessante, la no-profit infatti si finanzia attraverso la donazione e fornendo ai propri creditori dei specifici “contratti di locazione”. Stando ai numeri attuali al 14° impianto installato, le entrate annuali del fotovoltaico saranno in grado di ripagare un nuovo impianto a zero costi. Ad un certo punto i sistemi potranno essere due, poi tre e così via. Il potenziale per il fondo di crescita è enorme. Attualmente Karelas spiega che per i donatori non c’è alcun ritorno sugli investimenti nel senso pratico, ma piuttosto la possibilità di triplicare il proprio valore e investire nel prossimo progetto solare.
Re-Volv a Sostegno delle Comunità
Re-Volv intende rivolgersi a gruppi di persone o cooperative che possiedono un proprio spazio, così come a complessi condominiali, un mercato di nicchia che non è né residenziale, né commerciale, un mercato che attualmente molto spesso incontra difficoltà nel trovare un partner per il settore del solare che fornisca contratti e soluzioni efficaci di gestione.
Re-Volv e il suo Ruolo Educativo
Karelas continua “spiego alla gente come sia facile utilizzare l’energia solare ma che spesso la burocrazia e i contratti tra locatori e affittuari nei condomini troppo spesso rallentano le tecnologie sostenibili. Con Re-Volv voglio dimostrare come possiamo rendere più conveniente l’energia solare per tutti, innanzitutto raccogliendo fondi e creando un fotovoltaico condiviso.” Un modello eccezionale di sensibilizzazione che verrà sicuramente replicato nel breve termine. Karelas conosce i suoi potenziali competitor ma vede tutte queste nuove start up e organizzazioni con fiducia. Al contrario di ciò che si possa sembrare infatti egli condivide molto volentieri le informazioni con essi puntando al suo unico obiettivo: mostrare come una massiccia diffusione dal basso del fotovoltaico partendo dagli investimenti possa contribuire all’espansione del solare in tutto il mondo in modo irreversibile.
21 gennaio 2013 alle 08:12
In Italia un ottimo esempio molto simile è Rete Energie http://www.retenergie.it.
15 dicembre 2013 alle 11:18
La vera rivoluzione in questo campo penso sia il progetto Power Clouds, hanno raccolto oltre 20.000 adesioni in meno di un anno e parlano di 100 paesi coinvolti
29 maggio 2015 alle 13:36
in Italia esiste anche un’altra realtà molto attiva sul tema cooperative da fotovoltaico…andate a vederle i loro progetti!! http://www.weforgreen.it/