Le collaborazioni hanno coinvolto 90 istituzioni di ricerca in Italia e all’estero, con oltre 220 programmi per un investimento totale di 110 milioni di euro in tre anni. La metà di questa cifra è stata destinata all’Italia. I risultati non mancano e dimostrano che le somme andate in Ricerca e Sviluppo sono un investimento dalle soddisfazioni importanti. Nell’anno i ritorni da questo ambito si sono, infatti, moltiplicati più volte e alla fine sono risultati 4-5 volte la spesa iniziale. Segno che per il gruppo dell’energia la spesa in Ricerca e Sviluppo rappresenta un motore importante a cui guardare anche nel futuro.
Quali sono i Principali Ambiti di Applicazione delle Novità nate dalla Ricerca?
Per un’azienda come Eni, il terreno su cui lavorare è quello dell’upstream e in particolare l’esplorazione, la massimizzazione del recupero degli idrocarburi, gli ambienti estremi, la gestione dell’emissione di anidride carbonica e il trasporto del gas. C’è poi il downstream che riguarda principalmente l’efficienza dei processi di trasformazione degli idrocarburi ma anche la green refinery e i nuovi carburanti/lubrificanti.
Applicazioni importanti della Ricerca e Sviluppo di Eni si trovano poi nel settore delle energie rinnovabili e nella tutela dell’ambiente (relativamente al fotovoltaico avanzato, al solare a concentrazione, allo storage, ai bio-oli di seconda generazione, all’accesso all’energia, alle tecnologie di remediation e ai mutamenti climatici). In particolare grazie alle tecnologie, alle competenze e all’organizzazione, Eni negli ultimi anni ha scoperto numerosi nuovi giacimenti diventando così un gigante mondiale nell’esplorazione.
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