AGROILS il Biocarburante Sostenibile dalla Jatropha. Soluzioni Italiane Integrate per la Coltivazione, la Produzione e la Commercializzazione del Biodiesel da Jatropha Curcas

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Energia, Energie rinnovabili, Storie

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Pubblicato il giorno 31 marzo 2009 - 11 commenti



   


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[ Jatrophabook.com il Web 2.0 in Soccorso dei Nuovi Biocarburanti Sostenibili. La ONLUS che ha Creato un'Acceleratore per la Diffusione Intelligente della Coltivazione della Jatropha Curcas nel Mondo ]

Daniel Casarin: Agroils è la prima azienda italiana di sviluppo e consulenza in grado di assistere privati, ONG, imprenditori e pubbliche amministrazioni nell’analisi e nell’implementazione di filiere innovative e sostenibili per la produzione di biocarburanti. Ma partiamo ancora dall’inizio, come nasce Agroils, come si inserisce e come opera nel territorio una realtà operativa ed innovativa come la vostra?

Giovanni Venturini Del Greco – Agroils: Agroils nasce da un’intuizione del Presidente di Agroils Giovanni Venturini Del Greco, il quale rientrato in Italia dopo aver preso parte allo sviluppo dei primi progetti incentrati sulla Jatropha in Ghana, Tanzania e Sud Africa (era il 2004), comprese che mancava completamente un’organizzazione in grado di assistere con professionalità tutti i numerosi soggetti che a breve avrebbero certamente desiderato sviluppare delle iniziative in questo settore dalle grandi potenzialità. Nel 2006, a Firenze, dopo aver discusso l’idea con l’ing. Federico Maria Grati, appena rientrato da alcune esperienze lavorative nel campo dell’analisi ambientale nel Sud Est Asiatico e l’ing. Stefano Babbini, il quale nel frattempo aveva preso parte in Italia ai primi progetti di utilizzo degli oli vegetali per la produzione di energia, i tre decidono di fondare Agroils. Negli ultimi tre anni, Agroils ha lavorato in più di 15 paesi, assistendo numerose aziende, ministeri e associazioni; è stata invitata a presentare le proprie iniziative alla principali conferenze internazionali del settore (Il Cairo, Amburgo, Bruxelles, Jakarta, Città del Messico) ed ha sviluppato cinque JV in altrettanti paesi con l’obiettivo di sviluppare filiere di coltivazione della Jatropha e produzione di biocarburanti sostenibili.

Nonostante gran parte dell’attività di Agroils si sviluppi in paesi della cintura del sole, in quanto la Jatropha è una pianta di origine tropicale, la società mantiene un forte legame con la propria città, la Toscana e l’Italia in generale. Sono numerosi gli accordi di ricerca con i Dipartimenti di Agraria dell’Università di Firenze e di Milano con i quali sono stati scritti progetti europei, così come è molto vivace il tessuto imprenditoriale Italiano che ha ormai ha, per così dire, “adottato” la Jatropha. Da alcuni mesi collaboriamo anche con alcune ONG italiane e straniere.

Le ONG, dopo un’iniziale diffidenza provocata dal dibattito generale che nel corso del 2008 ha messo indistintamente sotto accusa il settore dei biocarburanti ritenuti responsabili dell’innalzamento dei prezzi dei generi alimentari, hanno compreso che la principale causa era l’exploit del prezzo internazionale del petrolio, ma soprattutto hanno compreso che in molti casi (come i villaggi non raggiunti dalla rete elettrica nazionale) la Jatropha può veramente rappresentare una soluzione valida per la generazione locale di energia pulita.

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Daniel Casarin: Il settore dei biocarburanti è veramente in rapida crescita ed è necessario creare strutture e professionalità in grado di affrontare questo mercato. Volete raccontarci come è composto il vostro staff e come vi state sempre più specializzando in questo settore, a fronte soprattutto di una domanda sempre più ampia?

Giovanni Venturini Del Greco – Agroils: In effetti, le richieste sono sempre più numerose, complesse e dettagliate e il settore, a dispetto della crisi internazionale, continua a crescere. Lo staff di Agroils è composto principalmente di ingegneri e agronomi che lavorano a stretto contatto pressoché in ogni progetto. Il motivo principale è rappresentato dal fatto che per inquadrare correttamente i progetti e identificare le soluzioni ottimali in ogni contesto sono necessarie diverse competenze e l’approccio deve essere multidisciplinare. La sostenibilità di ogni progetto viene analizzata non solo sotto i profili tecnici ed economici, ma anche, e soprattutto, nelle sue componenti umane e ambientali. Forte spirito di adattamento e spiccate capacità relazionali sono sicuramente delle specificità che si rendono necessarie, in particolar modo nelle prime fasi dei progetti.

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Daniel Casarin: Come si può immaginare operate con diversi attori nazionali e internazionali oltre ad organizzazioni non governative, come nascono questi progetti di cooperazione che puntano ad uno sviluppo sostenibile dei biocarburanti in aree del terzo mondo o in via di sviluppo?

Giovanni Venturini Del Greco – Agroils: I progetti spesso nascono da esigenze concrete come ad esempio l’approvvigionamento di energia per un utenza locale come un dispensario o un servizio di pubblica utilità. Spesso le organizzazioni non governative operano in realtà dove la Jatropha è già presente. Questa pianta infatti è spesso utilizzata a vari scopi come la delimitazione di spazi comuni o come medicina tradizionale contro il tifo. Quando si accorgono che si tratta della Jatropha ci contattano per sapere se davvero l’olio di Jatropha può essere utilizzato per produrre elettricità.

Daniel Casarin: Spesso aziende o privati ci contattano chiedendoci come è possibile investire nel settore dei biocarburanti ed in particolare a quell’eldorado che riguarda la coltura bioenergetica della Jatropha Curcas, potreste dare un consiglio generico a questi utenti che necessitano di informazioni di questo tipo ed in particolare a chi rivolgersi?

Giovanni Venturini Del Greco – Agroils: Iniziamo subito con il dire che la Jatropha non è un eldorado ma come tutte le cose è necessario molto lavoro e un buon team perché un progetto agro-industriale possa arrivare al successo. Business plan troppo audaci sia nei piani di sviluppo che nelle rese previste, mancanza di un solido management locale, aspetti fondiari analizzati troppo superficialmente sono le criticità che più frequentemente emergono. Prima di lanciarsi in un investimento consiglio comunque di studiare l’argomento. Sul nostro sito sono disponibili alcune presentazioni introduttive alla Jatropha che normalmente forniscono risposte alle prime domande. Anche il sito www.jatrophabook.com contiene informazioni utili e opportunità di investimento. Per domande più specifiche, invitiamo gli interessati a contattarci.

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Daniel Casarin: Dal vostro portfolio si può notare come siete specializzati nel sviluppare progetti di produzione di biocarburanti utilizzando la Jatropha Curcas, vorreste spiegarci brevemente le potenzialità di questa coltura bioenergetica sostenibile, i suoi vantaggi e svantaggi? Quale rapporto esiste fra questi impianti per la produzione di biodiesel da Jatropha e le popolazioni locali, quale strategia viene applicata nella gestione di questi rapporti e come agisce la diplomazia?

Giovanni Venturini Del Greco – Agroils: Il vantaggio principale della Jatropha è che è una pianta che per produrre interessanti quantitativi di olio vegetale necessita relativamente di poca acqua. Inoltre è in grado di resistere a lunghi periodi di siccità. Questo comporta che le aree potenzialmente utilizzabili includono terreni che presentano uno scarso potenziale di produzione agricola alimentare. Altri vantaggi sono che una volta entrata in produzione, la Jatropha può continuare a produrre per almeno 20-25 anni, così come la possibilità di utilizzare lo spazio interfilare per la coltivazione di generi alimentari come legumi e ortaggi (intercropping). Infine l’olio prodotto dalla Jatropha presenta delle caratteristiche chimico fisiche che lo rendono ideale alla combustione.

Lo svantaggio principale è che la Jatropha non sopporta le basse temperature. Un altro svantaggio, ma che rappresenta anche un’opportunità è rappresentato dal fatto che la Jatropha non è mai stata oggetto di piani di selezione e di miglioramento genetico e quindi ci può essere molta variazione nelle rese previste. Per quanto riguarda le relazioni tra gli impianti industriali e i produttori, il progetto Jatrophabook.com ha come obiettivo proprio il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera (dai produttori locali agli utilizzatori finali) nella promozione di filiere sostenibili. Questo ovviamente è possibile solo se si accetta di operare all’interno di una cornice incentrata su temi moderni come la comunicazione e la trasparenza.

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Daniel Casarin: Nell’area ricerca genetica si legge che collaborate con l’Università di Firenze per il miglioramento e la stabilizzazione delle sementi per la produzione di biocarburanti. Puoi chiarirci questi rapporti e a che punto è la ricerca italiana su questo fronte? Sono plausibili impatti ambientali negativi da queste ricerche genetiche volte al miglioramento delle sementi, o meglio sono stati misurati questi impatti?

Giovanni Venturini Del Greco – Agroils: Agroils collabora con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Firenze su diversi fronti. In un progetto in Senegal abbiamo coinvolto l’Università di Firenze all’interno di un Protocollo di ricerca che mira a valutare il comportamento sul campo di diverse provenienze della Jatropha. Sempre assieme all’Università di Firenze, il CNR di Milano e altri Istituti internazionali (Università Portoghese di Braga, Università Messicana di Veracruz e l’Università Indiana di Bhavnagar) abbiano inoltre presentato un progetto di selezione, miglioramento genetico e valorizzazione dei co-prodotti all’interno del Settimo Programma di ricerca europeo. Comunque prima di raggiungere dei risultati concreti sul fronte del miglioramento genetico saranno necessari almeno altri 4-5 anni.

Per essere chiari e fugare ogni dubbio, il miglioramento genetico a cui lavora Agroils si riferisce a breeding sistemico tra piante madri e non ha niente a che vedere né con gli ibridi, né con gli organismi geneticamente modificati (OGM) che anzi ci vedono decisamente contrati. Le tecniche di miglioramento che utilizziamo sono rappresentate dallo sviluppo di moduli di circa 10 ettari formati da blocchi randomizzati di piante madri precedentemente caratterizzate. Una volta che le piante hanno iniziato a produrre, vengono selezionate le migliori e si procede con il rimpianto in un altro modulo. Il programma è iniziato due anni fa e ora siamo entrati nella seconda fase di selezionamento.

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Daniel Casarin: Quali scenari (anche politici) immaginate a breve e a lungo termine che riguardano la produzione di biocarburante da colture bioenergetiche, soprattutto considerando i nuovi biocarburanti di quarta generazione alle porte ed una rivalutazione e sviluppo di un agricoltura in chiave sostenibile?

Giovanni Venturini Del Greco – Agroils: Gli accordi internazionali per la lotta al cambiamento climatico e la riduzione della povertà nel mondo hanno creato le condizioni di base perché progetti di questo tipo possano davvero svilupparsi. E’ necessario capire che le energie rinnovabili non sono in contrasto tra loro perché nessuna da sola è in grado di far fronte alla domanda energetica globale. Per quanto concerne biocarburanti di terza o quarta generazione, Agroils è impegnata in progetti di ricerca relativi alla produzione di biocombustibili da microalghe, come il progetto finanziato dalla Provincia di Firenze e in corso di svolgimento in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria Civile e di Biologia Agraria dell’Università di Firenze.

Le prospettive sono interessanti, ma la strada è ancora lunga. La Jatropha invece rappresenta una possibilità concreta di sviluppo già da oggi. Questo molti uomini politici africani lo hanno capito come ad esempio il Presidente del Senegal Wade, il Presidente del Mozambico, dell’Egitto, della Tanzania e molti altri che nei loro discorsi ufficiali hanno spesso citato la Jatropha come un mezzo per ridurre le importazioni di combustibili fossili le quali spesso pesano fortemente sulle loro bilance commerciali così come la vulnerabilità dei loro paesi alle oscillazioni dei prezzi internazionali del petrolio.

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  1. salve,avendo a disposizione centinaia di Ha in giro x il mondo,nella fascia subtropicale,come si può finanziare un progetto sostenibile nelle missioni?
    Esiste un ente internazionale che studia e finanzia i progetti?

  2. sono entusiasta da quanto leggo,avrei la possibilita’ di coltivare jatropha curcas,se me la consigliate,in ghana ed anche in india dove ho costituito una onlus
    potete contattarmi anche al 347/7576620.dr. russo

  3. salve.finalmente ho incontrato l.indirizzo in italia.sono senegalese nato a dakar e da 9 anni sono in italia.ho fatto miei studi di economia e comercio a l.universita cheikh anta diop di dakar.dopo 9 anni di immigrazione ,mio desiderio maggiore e tornare a mio paese per lavorare nel settore de l agricoltura.sono gia 1 anno che stavo cercando un partner per la produzione di jatropha in senegal dove dispongo 4000 ha di terreni al nord.ho gia fatto lo studio di fattibilita e cerco un finnanzamento per l elaborazione di questo projeto.sono disponibile di accettare conciglio e appogio da parte vostro.contact:0039 3279054346

  4. ho un appezzamento di terreno in tanzania e vorrei coltivare la pianta di jatropha vorrei avere delle informazioni,quale è la fase successiva al raccolto chi lavora i semi dove vanno portati e se c’è un manuale per la coltivazione di questa pianta se mi potete informare su tutta la filiera da seguire grazie

  5. Ho una esperienza lughissima di lavori qualificati in Tutta l’africa e medio Oriente nei campi industriali, petroliferi, civili, nucleari ,agriculture e ricerche sul biocarburate. Al momento opero nella DRC Dem. Rep. Congo. e interessato alla coltivazione della pianta Jatropha Curcas e nel Congo e gualmente in Italia, ( credo nel futuro sviluppo del biodiesel e altro dietro ricerche da effettuare che sicuramente ci apriranno altre interessanti strade !) sono interessato e necessito dei semi per iniziare una piantagione sperimentale…. ve ne sono grado se potete fornirmi la possibilità di acquisto…aspetto una risposta ad ogni modo .. Vi ringrazio in anticipo per quel che farete. Con l’occasionr cordiali saluti. Eng. Silvio Sambuko

  6. sono un ingegnere con esperienze di lavoro più che ventennali in ogni parte del mondo nel campo in industriale siderurgico petrolifero civile marittimo nucleare agricultura. interessato a realizzare inizialmente una piantagione sperimentale biodiesel carburant con la pianta Jatropha Curcas e nella Rep. Dem del Congo DRC e in Italia. Allo scopo necessito una quantità di semi per coprire i primi 5 ettari di terreno per arrivare poi a 200 ettari. … che acquisterò dal V/S gruppo Agroils. E’ una urgenza imperativa e vi prego di contattarmi ad ogni modo. con l’occasione un saluto Eng Silvio Sambuko

  7. necessito dei semi per iniziare una piantagione sperimentale nell Dem. Rep. of Congo e in Italia. avrei la necessità di semi per coprire una area iniziale di 5 ettari. Credo nel futuro di questa Jatropha biodiesel carburant plant. Acquisterò detti semi dalla V/s organizzazione Agroils.
    Vi pregherei di contattarmi e rispondere ad ogni modo. Grazie per la collaborazione. Eng. Sailvio Sambuko.

  8. Sono un coltivatore diretto della provincia di Frosinione.
    Mi interessa conoscere meglio la fattibilità di qusto progetto biodiesel dalla jatropha, considerando che per l’inquinamento del fiume “Sacco” un’ampia fascia di terreno lungo il suo corso è stata interdetta all’agricoltura alimentare. Sono trascorsi ormai 7 anni e nessuna iniziativa credibile è stata presa per recuperare questi terreni.
    In attesa di essere contattato, vi ringrazio anticipatamente. AngeloQuattrini.

  9. Salve, sono un imprenditore agricolo Siciliano, assiame ad un gruppo di collegli agricoltori seguiamo da tempo il settore delle energie rinnovabili. Appena abbiamo appreso le prime notizie sulla Jatropha ci è sembrato un grogramma molto interessante, non solo per la produzione di bio disel, ma quanto per la produzione di energia eletrica. Desideriamo informazioni dettagliate, possibilmente fissare un appuntamento per un incontro personale, perchè siamo interessati ad realizare subito un progetto nel nostro territorio.
    Resto in attesa di una Vostra risposta, e colgo l’occasione per distintamente salutarvi.
    Melchiorre Ferraro
    cell. 3667403962

  10. ho letto la vostra presentazione ,sono interessato a un colloquio con voi ,mi sto occupando di jatropha curcas da un po di tempo e vorrei condividere alcuni aspetti con voi vista l’entitita dell’investimento .grazie un saluto

  11. Chiedo assistenza per un progetto di coltivazione di yatropha nella regione di Mwanza in Tanzania

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