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A Gila Bend in Arizona sta accadendo qualcosa che potrebbe contribuire a facilitare l’indipendenza dalle importazioni di petrolio per diverse nazioni. Il progetto non è controllato da un esercito di scienziati come al solito o finanziato con milioni di euro o di dollari da sovvenzioni pubbliche per la ricerca. Semplicemente la Desert Sweet Shrimp, società specializzata nell’allevamento di gustosi gamberetti ha spiegato di voler iniziare a produrre alghe per trasformarle in biodiesel utilizzando le stesse alghe di cui si nutrono i gamberetti.
La politica energetica è diventata una questione calda come si è visto in questi giorni e ogni anno le importazioni di petrolio e gas stanno aumentando. “Non è stato facile ma gli allevatori di gamberetti hanno deciso per il futuro dei loro 50 stagni che presto gorgoglieranno di una crema verde di alghe che presto sarà trasformata in biodiesel” ha dichiarato Gary Wood della Desert Sweet Shrimp.
“Abbiamo quindi deciso di cercare e creare la nostra via d’uscita da questa soluzione stagnante”. Wood ha affermato che la Desert Sweet Shrimp si è sempre concentrata sul valore della sostenibilità, allevando gamberetti ad uso commerciale per evitare appunto la pesca dei piccoli crostacei che rappresenta un pericolo per l’oceano. Secondo la US Department of Energy il biodiesel avrebbe un prezzo del $ 4.81 al gallone ma Wood spera di produrne per arrivare ai $ 3 per gallone. Avremmo un potenziale di produzione di circa 20.000 litri di biodiesel all’ettaro per 2 anni e già ci aspettiamo di vedere il primo biodiesel dalle alghe entro 3-4 mesi.
Le alghe vengono trasformate in biodiesel aggiungendo infine liscivia, sodio ed etanolo come catalizzatore per rendere il carburante più puro. La liscivia, il sodio e l’etanolo poi possono essere facilmente recuperati e riutilizzati. Desert Sweet Shrimp è riuscita a trovare il miglior ceppo di alghe prevedendone di svilupparne degli altri sempre più adatti.
Il clima in Gila Bend è perfetto per la crescita di alghe, ha detto Wood, a causa delle sue notti calde e giornate luminose. Come sappiamo i biocarburanti a base di alghe hanno un vantaggio rispetto ai biocarburanti ottenuti da soia, olio di palma o mais, perché le alghe non sono una fonte di cibo, quindi la loro crescita non rappresenta un pericolo per l’uso improprio dei terreni agricoli fertili infatti le alghe possono essere coltivate in acque reflue trattate o anche in silos.
Mentre quindi più di una dozzina di startup stanno sollevando milioni di dollari per perfezionare la loro produzione di alghe e i metodi di estrazione del biodiesel, la Desert Sweet Shrimp semplicemente convertirà un allevamento di gamberetti facendo crescere la sua materia prima per creare la sua nuova linea di business.
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