Le Nuove EcoCittà del Dopo-Copenhagen: Scelte Locali Contro il Cambiamento Climatico

Scritto da Redazione - GenitronSviluppo.com in Ambiente, Bioarchitettura, Smart City

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Pubblicato il giorno 12 aprile 2010 - 1 commento



   


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da Nova24

Isolamento termico, pannelli fotovoltaici, piste ciclabili: scelte locali determinanti nel dopo-Copenhagen … delusione della grande diplomazia internazionale, la spinta verso un’economia low carbon riparte dalle politiche locali. Le città, dove abita oltre il 50% della popolazione mondiale, sono una prima linea della battaglia per la difesa dell’ambiente: l’impegno locale per le energie rinnovabili, per l’efficienza energetica, per la mobilità sostenibile e per un uso misurato del suolo forma la base su cui si costruisce tutto il resto.  

ANCORA BLUE ECONOMY

“Il processo internazionale deve continuare e continuerà, ma non sarà all’avanguardia, piuttosto seguiranno iniziative nazionali, regionali e anche locali”, spiega Carlo Jaeger, del Postdam Institute for Climate Impact Research, che la settimana prossima parteciperà a Perugia alla conferenza dell’Alleanza per il clima, la rete europea di 1500 enti locli impegnati nella crescita sostenibile. Jaeger che si occupa della traduzione in pratica degli obiettivi salvaclima, è ottimistico sulle prospettive del processo iniziato nel ’92 a Rio de Janeiro.:“C’è stato un accordo importante sulla soglia massima dei 2 gradi di riscaldamento, condiviso da tutti”. Ora bisogna solo tradurlo in pratica.

“Oggi l’ottica prevalente è che bisogna affrontare dei costi del presente per evitare i rischi del futuro, così ognuno cerca di pagare il meno possibile e tutto si blocca. Invece sarebbe più corretto identificare delle situazioni win-win, in cui si possa fare qualcosa di utile per il clima senza imporre dei costi, ma anzi con benefici ulteriori” spiega Jaeger, ci siamo già arrivati: “La Germania ha cominciato a inquadrare la situazione in questi termini, sviluppando l’industria dell’eolico e del fotovoltaico. Le imprese tedesche che si occupano di fonti rinnovabili fanno un’ottima figura anche in termini di fatturato. Di conseguenza ci sono larghe fasce non solo dell’opinione pubblica, ma anche del mondo finanziario e industriale che cominciano a focalizzarsi sull’individuazione di situazioni win-win. Un’ottica un po’ simile si vede in California, in parte anche in Cina”.

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LA CITTA’ SOSTENIBILE GLOCALE

La spinta dal basso degli enti locali è fondamentale. “A Monaco abbiamo fissato una roadmap verso un sistema a bassa intensità di carbonio in termini molto stringenti e siamo già a buon punto: se manterremo questo ritmo, entro il 2030 la città avrà tagliato del 50% le emissioni rispetto al 1990, spiega Joachnim Lorenz, assessore dell’Ambiente della metropoli bavarese e presidente dell’Alleanza per il clima, “I progressi verso un’economia low carbon delle città europee sono importanti per dimostrare che benessere, prosperità e innovazione possono andare insieme con una forte regressione del volume delle emissioni”. I membri dell’Alleanza per il clima si sono posti obiettivi ambiziosi: tagliare le emissioni pro-capite del 10%ogni cinque anni, dimezzandole entro il 2030 rispetto all’anno base del 1990, non tutti ci riusciranno, ma alcune grandi metropoli del mondo tedesco, da Monaco di Baviera a Vienna, stanno rispettando la tabella di marcia.

Il termovalorizzatore di Vienna è un segno della strategia lungimirante seguita dalla capitale austriaca fin dagli anni ’80, quando fu affidata all’architetto F. Hundertwasser la progettazione del più straordinario impianto di smaltimento di rifiuti del mondo occidentale, trasformato da oggetto di repulsione e di tensioni sociali in un esempio di architettura fantastica, ma anche sostenibile e visitatissimo dai turisti.

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SOSTENIBILITA’ TRA MONACO E VIENNA

Il traguardo finale sarà di ridurre le emissioni sui rispettivi territori a 2.5 milioni di tonnellate di CO2 procapite. Un traguardo difficile se si considera la media europea di 8 milioni di tonnellate pro-capite e quella dei Paesi più industrializzati può arrivare ai 10 milioni di tonnellate dei tedeschi e ai 15 milioni degli olandesi. Ma non impossibile, visto che gli svedesi ci sono riusciti a ridurle del 15% negli ultimi dieci anni (in Italia invece sono cresciute del 10%).

“I campi d’azione su cui abbiamo investito sono produzione energetica pulita, efficienza energetica e traffico – spiega Lorenz. Da un lato la riconversione delle centrali elettriche: le abbiamo rese più efficienti, utilizzando anche il calore per il teleriscaldamento e meno inquinanti bruciando gas invece del carbone. Per aumentare lo sfruttamento delle fonti rinnovabili abbiamo spinto con incentivi i grandi proprietari immobiliari a installare tetti fotovoltaici e pompe di calore. Con un investimento comunale di 10 milioni di euro all’anno abbiamo innescato un investimento privato di 110 milioni per l’isolamento termico degli edifici. Infine abbiamo introdotto un sistema di divieti e pedaggi per scoraggiare l’uso delle auto nelle due cerchie interne della città. Abbiamo già 800 chilometri di piste ciclabili. Stiamo sviluppando prototipi elettrici di camioncini per le consegne.”

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… SOSTENIBILITA’ A CITTA’ DI CASTELLO

Un altro fronte importante è la misurazione e il benchmarking delle emissioni: “Su questo stiamo lavorando da anni – precisa Karl Ludwig Schiebel, responsabile per l’Italia dell’Alleanza per il clima e coordinatore da vent’anni a Città di Castello della Fiera delle utopie concrete -. Abbiamo adottato Ecoregion, un sistema nato su impulso di comuni e cantoni svizzeri proprio per rispondere a queste esigenze”. Ecoregion è un software online che non richiede alcuna installazione ma solo il semplice acquisto di una licenza account, consentendo di calcolare con cadenza annuale il bilancio di CO2 e di consumi energetici del territorio. Utilizza per l’elaborazione sia dati di default dal modello nazionale, sia i dati locali calcolati o reperiti in proprio dagli utenti e permette la ricostruzione della serie storica dal 1990, con la possibilità di elaborare scenari futuri.

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  1. Eccellente esposizione di urbanistica sostenibile! FINALMENTE qualcuno ne parla, ma soprattutto fa vedere che “YES WE CAN”!

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