RENAULT Z.E.: Commercializzazione, Tecnologia e Sviluppo Raccontati da Luciano Ciabatti

Scritto da Giordano Mancini - GenitronSviluppo.com in Mobilità Sostenibile, News, Storie

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Pubblicato il giorno 22 settembre 2011 - 2 commenti



   


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“Lanciando la sua gamma di veicoli elettrici accessibili a tutti, Renault si impegna a rendere l’automobile più semplice, più confortevole, più tecnologica e molto più rispettosa dell’ambiente.” Così abbiamo voluto approfondire il lancio di Renault Z.E. con un’intervista a Luciano Ciabatti, Marketing Director presso Renault Itaia Spa. Kangoo Z.E., Fluence Z.E., Zoe Preview, Twizy sono i diversi modelli che compongono la nuova ambiziosa gamma, completamente elettrica, della casa automobilistica francese.

Giordano Mancini: Renault sta evidentemente investendo una grande quantità di risorse per il lancio di un intera gamma di veicoli elettrici. Siete confidenti che lo sviluppo delle necessarie infrastrutture nelle città (colonnine di ricarica, parcheggi appositi, ecc.) e la disponibilità di incentivi sia in grado anche in Italia di ripagare il vostro impegno? Pensate che i governi locali e quello nazionale possano impegnarsi anche in questo periodo di crisi finanziaria?

Luciano Ciabatti: In Renault siamo convinti che l’unica vera soluzione ai problemi dell’inquinamento provocato dalle automobili sia nella propulsione 100% elettrica, l’unica ad oggi in grado di garantire le Zero Emissioni nel funzionamento. Proprio per questo stiamo lavorando molto per promuovere la conoscenza dell’auto elettrica e dei suoi vantaggi, coinvolgendo istituzioni, enti ed associazioni. Devo dire che a differenza di quanto si è portati a pensare, esiste una larga fetta di società sensibile ai problemi della mobilità sostenibile. Anche nel nostro paese dunque ci si sta muovendo per creare infrastrutture e valutare forme di incentivazione all’uso di questi veicoli, anche se, come spesso accade da noi, si procede in maniera non del tutto coordinata. Nel complesso però siamo fiduciosi che in tempi ragionevoli anche in Italia ci saranno le condizioni utili ad uno sviluppo significativo dei veicoli elettrici.

Giordano Mancini: Che tempi prevedete per uno sviluppo adeguato del mercato dei veicoli elettrici in Italia?

Luciano Ciabatti:E’ difficile fare previsioni in un mercato un po’ in crisi ed in un contesto economico generale depresso. Diciamo che nel medio periodo – una decina di anni – Renault si aspetta che i veicoli elettrici possano rappresentare il 10% del mercato globale. Questo ovviamente significa che nei mercati più maturi, e magari più urbanizzati, questa percentuale potrà essere anche doppia. Da questo punto di vista, l’Italia è certamente uno dei mercati più promettenti, anche per la presenza di città con centri storici di grande pregio che vanno valorizzati e tutelati: da questo punto di vista la mobilità elettrica è la risposta più adatta a risolvere i problemi imposti dalla circolazione.

Giordano Mancini: Le soluzioni tecniche di Renault sono molto ben studiate, ma all’apparenza non sembrano le stesse individuate dalle altre case costruttrici. Avete un coordinamento, una qualche forma di confronto fra costruttori che vi consenta di proporre ai governi soluzioni tecniche infrastrutturali condivise? Oppure regna la concorrenza?

Luciano Ciabatti: Le assicuro che la spinta a trovare soluzioni comuni è fortissima da parte di tutti i costruttori impegnati sull’elettrico, ma si scontra con problematiche ben più importanti. Per fare un esempio banale, ma del tutto pertinente, basta riflettere sulle prese elettriche di uso domestico: praticamente ogni nazione europea ne ha una specifica, come ben sa chi viaggia molto ed è costretto a portarsi dietro gli adattatori. Quindi, anche per un problema apparentemente banale come quello della presa, per i costruttori è impossibile stabilire uno standard unico, visto che ciascun utente dovrà poter ricaricare l’auto anche nel garage di casa. Poi ci sono altre differenze più tecniche: ad esempio in paesi come il Giappone l’infrastruttura di ricarica è basata sulla tecnologia della corrente continua mentre in Europa si ricarica in alternata. A chi produce le auto elettriche non resta che rendere compatibile la propria vettura con tutti questi standard che sono esterni al mondo dei costruttori. Da questo punto di vista Renault propone delle soluzioni uniche nel mercato. In particolare, con il noleggio delle batterie Quick Drop – un cambio rapido della batteria scarica con un gruppo già carico – siamo in grado, pur non togliendo nulla alla condivisione delle infrastrutture con gli altri costruttori, di aggiungere ulteriori opportunità per i nostri clienti.

Giordano Mancini: Accanto ai veicoli da trasporto e alle citycar, a cui molti costruttori ci hanno abituato, Renault ha scelto di proporre anche un veicolo delle dimensioni della Fluence: una scelta coraggiosa….

Luciano Ciabatti: Renault ha ben chiaro il suo obiettivo, che è quello di lavorare ad una mobilità sostenibile accessibile a tutti. Siamo consapevoli, infatti, che qualsiasi soluzione al problema dell’inquinamento delle automobili debba passare per una diffusione di massa delle tecnologie che si propongono di risolvere il problema. Proprio per questo abbiamo lavorato molto alla maniera di offrire le nostre auto elettriche e a prezzi comparabili con quelli delle corrispondenti versioni termiche. Il secondo aspetto per noi fondamentale è avere una gamma sufficientemente completa da poter rispondere alla domanda di clienti diversi. Ecco il motivo di un’offerta così articolata, che spazia da un veicolo commerciale, il Kangoo Z.E., ad una grande berlina familiare, la Fluence Z.E., passando per la Zoe, una classica cittadina da 4 metri – l’equivalente di una Clio – per terminare con un mezzo fortemente innovativo e dalle caratteristiche uniche, la Twizy, capace di rimodellare i canoni della mobilità urbana.

Giordano Mancini: La Fluence viene proposta come auto per famiglie. Non ritenete che l’autonomia di quella che evidentemente non è una city car sia un pò troppo scarsa? Avete individuato qualche soluzione di extender range?

Luciano Ciabatti: E’ fin troppo scontato che non immaginiamo di poter convincere i grandi divoratori di chilometri all’utilizzo di un veicolo elettrico. Ed anche immaginare Fluence come auto per la famiglia può non essere del tutto convincente. Però le ragioni di utilizzo di una grande berlina sono tantissime: pensiamo ai taxi, che contrariamente a quello che si pensa, non fanno poi tantissimi chilometri al giorno, o alle pubbliche amministrazioni o alle grandi aziende che hanno spesso bisogno di veicoli di immagine. Poi, per i privati che vorranno comunque viaggiare su una grande berlina elettrica stiamo approntando dei pacchetti che permetteranno di noleggiare dei veicoli termici, in caso di necessità, a prezzi estremamente convenienti.

Giordano Mancini: Il prezzo tutto sommato può essere considerato accettabile, vista la classe del veicolo, ma per il noleggio delle batterie, 10.000 km all’anno non sono forse pochi per un auto come la Fluence?

Luciano Ciabatti: I 10.000 km sono calcolati su una percorrenza media coerente con l’utilizzo di un veicolo elettrico. Ma l’offerta di Renault per il noleggio delle batterie permette di personalizzare la percorrenza in un ampio campo di chilometraggi. Aggiungo che ciascun cliente, in base al tipo di utilizzo e alle esigenze personali, potrà comporre un pacchetto più ampio di servizi, che vanno dalle soluzioni di extended range di cui abbiamo parlato, alla possibilità di programmare i “rifornimenti” di elettricità e prenotare le colonnine, e tantissimi altri. L’unica cosa che il cliente non potrà scegliere, perché è inserita all’interno del noleggio, è l’assistenza stradale, che permetterà di essere assistiti e recuperati in caso di problemi di qualsiasi natura, anche per l’esaurimento della carica delle batterie.

Giordano Mancini: La rete per la sostituzione rapida delle batterie “Quickdrop“, per quando è prevista in Italia? Chi la finanzierà e quanto sarà estesa?

Luciano Ciabatti: Il Quickdrop è già una realtà in Israele e in Danimarca. I primi siti sono già operativi e permettono ai veicoli circolanti di fare il “pieno” in meno di tre minuti. Per quanto ci riguarda, in Italia siamo ancora in una fase di studio. Abbiamo contatti con diverse aziende, alcune direttamente implicate nella produzione e distribuzione dell’energia, con le quali stiamo valutando dei progetti operativi da mettere in piedi entro la fine del prossimo anno. Comunque, anche se la rete di ricarica resta un fattore fondamentale per l’affermazione della propulsione elettrica, in Renault siamo convinti che in una prima fase il mercato si orienterà verso un utilizzo di questi veicoli che prevede la ricarica quotidiana notturna presso la propria abitazione, o, ad esempio, presso il luogo di lavoro, sapendo che, per tutti quelli che utilizzano l’auto solo per recarsi sul posto di lavoro, sarà possibile ricaricare la propria vettura anche durante la giornata.

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Informazioni sull'autore: Giordano Mancini - GenitronSviluppo.com

53 anni, marchigiano. Un passato nei cantieri per la costruzione di centrali nucleari e di piattaforme petrolifere, ha poi accumulato una notevole esperienza nei processi produttivi di vari settori aziendali, come consulente e formatore sui temi dell’ambiente e dell’organizzazione. Impegnato altresì in associazioni e movimenti, in particolare il Movimento della Decrescita Felice ed i Gruppi di Acquisto Solidale, da anni tenta di contaminare i due mondi, quello delle imprese e quello delle persone che vogliono il cambiamento. Nel 2011 progetta Ponti di Fiducia quale strumento di contatto, conoscenza e contaminazione fra utenti consapevoli e imprenditori etici. Considera la presa di coscienza e il cambiamento degli imprenditori e il miglioramento dell’efficienza dei movimenti di volontariato, una delle chiavi di volta del miglioramento della vita delle persone.

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2 commenti

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  1. Informazione generale, date una occhiata fate click veicolo-elettrico
    auto-ibrida

  2. molto interessante

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