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Il litio, materiale fino a poco tempo fa poco noto, ora sta emergendo come uno dei componenti più importanti nei mercati finanziari del momento, mentre gli investitori già cercano un modo per incassare il diluvio anticipato del prossimo mercato dell’auto elettrica. “Penso solo che le persone si stiano rendendo conto di quante batterie al litio saranno utilizzate nei veicoli elettrici nel prossimo futuro”, afferma Jon Hykawy, analista di Byron Capital Markets. Il nuovo mercato del leggero e prezioso metallo è cresciuto costantemente negli ultimi dieci anni grazie soprattutto alla crescente domanda per le batterie di telefoni cellulari e computer portatili. Batterie al litio che hanno il triplo dell’energia di quelle al nichel/metallo e il doppio della potenza. Ma come spiegano gli analisti l’attesa della Chevy Volt, la Leaf Nissan, e delle altre auto elettriche, sta rendendo la maggior parte degli investitori estremamente entusiasti del metallo. Alcune aziende stanno già speculando sulla tecnologia dell’auto elettrica, che potrebbe da sola costituire il 10% sugli acquisti di veicoli entro il 2020, mettendo a dura le attuali forniture di litio. Ed ora scendiamo nel dettaglio per capire quanto è importante il litio per il nuovo trasporto sostenibile e tutte le nuove tecnologie elettroniche di massa.
“Si calcola che nella crosta terrestre ci siano per ogni milione di atomi, 20 atomi di litio. Storicamente il litio, il più leggero dei metalli, è stato scoperto solo a inizio ’800. A metà Novecento uno psichiatra australiano ha scoperto le sue proprietà farmacologiche nel trattamento delle sindromi maniaco-depressive. Poi è stato applicato nella fabbricazione industriale dell’alluminio, nel cemento e nei vetri e nelle ceramiche speciali. Infine 18 anni fa è stato adottato per le batterie primarie (non ricaricabili) e poi per quelle secondarie, diventando l’elemento-principe per alimentare miliardi di telefonini e computer portatili” scrive Marco Magrini su Nova. Contemporaneamente Enrico Fantoni da Wired Italia scrive: “Da quando il presidente statunitense Obama ha lanciato il suo piano energia, 16mila milioni i dollari investiti, di cui 2000 nella ricerca di batterie più efficienti e durature, con l’obiettivo di vedere circolare un milione di auto elettriche per il 2015, si è scatenata la febbre del litio che promette di ripetere sulle enormi distese di sale del Sudamerica la corsa dell’oro della fine del XIX secolo”.
“Solo nel 2005, 50 milioni di notebook, 80 milioni di macchine fotografiche e 800 milioni di telefoni cellulari dipendevano dal litio per il loro funzionamento; e da allora i numeri sono cresciuti esponenzialmente, mentre le loro prestazioni sono cresciute solo di 8 volte in 150 anni di storia. Un effetto indesiderabile (e poco pubblicizzato) delle batterie al litio è la loro relativamente alta velocità di invecchiamento. Sole e alte temperature sono nemici mortali per le batterie al litio: entrambi ne accelerano il decadimento. Ecco le percentuali di utilizzo del litio nell’industria di consumo attuale:
- Strumenti Ottici – 1%
- Alluminio – 1%
- Armi Nucleari – 1%
- Farmaceutica – 3%
- Polimeri e Plastiche – 4%
- Grassi Lubrificanti – 5%
- Condizionatori – 5%
- Cemento – 6%
- Vetri e Ceramiche – 16%
- Leghe – 19%
- Batterie per Auto Elettriche – 39%
“L’Asia è la dominatrice del mercato finale. L’Europa è indietro ma rincorre. Il Sudamerica è l’epicentro della materia prima. Secondo i geologi il Salar de Uyuni, un deserto di sale di 10.550 chilometri quadrati sulle Ande, a 3600 metri di altezza, è la più grande riserva di carbonato di litio al mondo. Una riserva non sfruttata: nonostante gli inviti di aziende giapponesi e francesi, la Bolivia di Evo Morales (che ha nazionalizzato il petrolio) si rifiuta di concedere lo sfruttamento del giacimento salato a imprese straniere”, continua Magrini su Nova. Steffen Haber, presidente della divisione litio della Chemetall, un gruppo chimico tedesco, assicura: “non ci saranno carenze di materia prima. I consumi de litio cresceranno, ma ci vorrà del tempo prima che decollino”, assicura. “Le tecnologie per riciclare il litio delle batterie esauste sta migliorando e in prospettiva si potrà recuperare l’80%. E contemporaneamente altre tecnologie stanno arrivando per batterie che usano meno litio.”
“Se sarà corsa al litio, quella che promette di esserne l’Eldorado è la Bolivia e il deserto di sale di Uyuni, un biliardo bianco che contiene la metà delle riserve planetarie, circa 100 milioni di tonnellate”, continua parallelamente Fantoni, che analizza la questione dal punto di vista geopolitico, “Il litio è un’occasione storica, il motore del nostro sviluppo. Ma dobbiamo estrarlo e raffinarlo noi boliviani, non solo venderlo come materia prima. Non ci interessa dare concessioni a grandi multinazionali che ci lasciano le briciole del guadagno e tutti i problemi ambientali”, afferma deciso Paulino Colque, un leader del Fructas, la Federacion Regional de Trabajadores Campesinos, che rappresenta 60mila agricoltori ed estrattori di sale della regione boliviana, i più acerrimi difensori dell’approccio autarchico allo sfruttamento del litio. “Il vero punto di flesso è che l’auto elettrica ora ha bisogno di circa 3.000 volte più litio di un telefono cellulare. E proprio qui abbiamo la grande offerta potenziale,” spiega Jay Chmelauskas, presidente della Western Lithium.
Ora l’industria del litio è di piccole dimensioni con una produzione annua di solo circa 120.000 tonnellate di carbonato di litio. Un mercato dominato da poche grandi società come: SQM del Cile, Rockwood Holdings, Inc., Hitachi, LG Chem, A123 Systems e Acta Cell. Il prezzo del litio, che non è ampiamente pubblicato, ha raggiunto circa US $ 6.600 per tonnellata questo mese. Che confrontato ai circa US $ 2.500 per tonnellata dell’inizio del decennio ci fanno capire alcune caratteristiche del prezioso metallo.
[ Links utili e approfondimenti ]
2 settembre 2009 alle 09:38
[...] – Be’, possiamo incominciare ad allenarci con un elemento un po’ più pesante, tipo il Litio. [...]
3 aprile 2010 alle 11:37
e il litio lo dovette pagare avette ia aprofitato un bel po………………………………………………..
19 marzo 2011 alle 10:23
BIngo , i maggiori produttori di litio stanno ricevendo le o le amorevoli attenzioni da stati che vogliono mettere le mani sul futuro energetico provate a guardare chi sono i maggiori produttori di litio (non è difficile fare 1+1) ancora una considerazione il litio è usato in medicina se non sbaglio per curare stati depressivi e maniacali
litio per computer e celluri litiom per curare l’abuso di tecnologie digitali?
Complimenti per il vostro lavoro ed il vostro gruppo
trenzo