“Smart Mobility”: Obiettivo di Ford che Intanto Pensa al “Self Driving”

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Il palcoscenico del Consumer Electronics Show di Las Vegas come trampolino di lancio di 25 progetti pensati per trasformare la mobilità di domani. Ford punta decisamente sul fattore “smart mobility” ed è stato il Ceo e Presidente della casa dell’Ovale Blu in persona, Mark Fields, a battezzare il programma in questione nel corso del suo keynote.

Se la connettività e l’automazione di bordo sono obiettivi raggiungibili con lo sviluppo sistemi di infotainment avanzati, i trasporti intelligenti rappresentano parimenti una sfida da vincere in fatto di efficienza, rapidità ed esperienza della mobilità personale. Nove dei 25 progetti di cui sopra, più nel dettaglio, saranno localizzati in Europa e Africa, 8 in Nord America, 7 in Asia e uno in Sud America. Per quanto riguarda il Vecchio Continente, a Londra si studieranno soluzioni di mobility on demand per la guida in città (modalità flessibili di proprietà e condivisione dell’auto e sistemi di localizzazione dei parcheggi tramite app e smartphone) e i suoi effetti sulle spese assicurative mentre in Germania è già partita una sperimentazione di car-sharing che interessa più di 50 città e coinvolge direttamente la rete di concessionarie Ford.

“Self Driving”

Sul fronte dei veicoli a guida autonoma, invece, ha preso parola a Las Vegas il Chief Technical Officer e Vice Presidente dello Sviluppo Prodotti di Ford, Raj Nair, che ha ribadito sostanzialmente l’importanza delle auto “self driving” e confermato come in futuro ci sarà un veicolo dell’Ovale Blu in grado di muoversi completamente da solo. Oggi la ricetta per l’automazione alla guida del produttore americano abbraccia già, grazie a software e sensori, operazioni come il parcheggio (Active Park Assist), la regolazione della velocità di crociera (l’Adaptive Cruise Control), il monitoraggio e il mantenimento della corsia di marcia (Lane-Keeping Aid), le frenate d’emergenza con assistenza pre-collisione e riconoscimento dei pedoni (Pre-Collision Assist with Pedestrian Detection) e il riconoscimento dei segnali stradali (Traffic Sign Recognition).

Prossimamente arriverà a bordo delle auto Ford anche l’assistenza alla guida nel traffico (il cosiddetto Traffic Jam Assist) mentre è dato in avanzata fase di test su strada il prototipo di una speciale Fusion Hybrid (la gemella americana della nuova Mondeo Hybrid) a guida completamente automatica. Sul prototipo in questione sono installate le tecnologie oggi già disponibili oggi e in aggiunta quattro sensori a tecnologia Lidar (acronimo che sta per Laser Imaging Detection and Ranging, e cioè un sistema di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto utilizzando un impulso laser) in grado di produrre in tempo reale una mappa 3D dell’ambiente circostante. Grazie a questi attributi, il veicolo è in grado di riconoscere la presenza di oggetti e pedoni, e di prevederne i possibili spostamenti tramite sofisticati algoritmi. Ford, ha rimarcato però Fields a Las Vegas, non vuole arrivare necessariamente per prima a vendere un’auto a guida completamente autonoma bensì punta a sviluppare una vettura “smart” accessibile al grande pubblico.