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Google, noto per il suo motore di ricerca su Internet, nel 2007 ha annunciato un programma per testare la Toyota Prius e la Ford Escape, auto ibride, insieme ad una tecnologia sperimentali, alle prime fasi di test per trasferire energia immagazzinata nella batteria al litio dell’auto elettrica direttamente alla rete trasformando in un back-up potenziale ogni auto elettrica in modo da gestire al meglio le ore di picco di produzione di energia da fonti rinnovabili. Si parla di Mobile Smart Grid. Google ha portato avanti i diversi progetti per affrontare le questioni del cambiamento climatico, come uno sforzo più filantropico che immediatamente economico attraverso il suo braccio Google.org.
Reicher ha spiegato che Google sta testando la sua flotta di ibridi plug-in piuttosto “intensamente” nell’ultimo paio di anni. “Una delle più interessanti questioni sulle auto elettriche e gli ibridi plug-in è che sarebbero in grado di offrire una tecnologia d storage dell’energia a basso costo e molto duttile”. Reicher afferma che la società sta cercando di capire come gestire l’impatto che possono avere milioni di auto elettriche nel futuro collegandoli allo stesso momento sulla rete. “Dobbiamo essere attenti a come gestire questa energia”, continua Reicher. “In una calda giornata di luglio, quando 5 milioni di californiani torneranno a casa e desidereranno ricaricare la propria auto elettrica alla rete e accendere il condizionatore la rete deve essere in grado di gestire tutti i dispositivi nello stesso momento.” Reicher che vede uno scenario in cui in un momento di forte domanda, le reti di utilità potrebbero attivare o disattivare la ricarica delle auto elettriche, immagina anche che i proprietari potranno ottenere un credito dalle grandi utility per immagazzinare in modo efficiente energia elettrica nella batteria della propria auto. “La bellezza della auto elelttriche o dei plu-gin ibridi è che con un software adatto installato è possibile gestire facilmente a propria carica.”
Oltre a alle auto elettriche e agli ibridi plug-in, Google sta lavorando anche su altre tecnologie sostenibili come lo sviluppo di una propria tecnologia di concentratori solari come abbiamo precedentemente scritto. Una tecnologia di solare termico che potrebbe ridurre i costi di costruzione di impianti solari termici di un quarto. Google.org, spesso stravagante nelle sue dichiarazioni, alla fine del 2007 aveva dichiarato di voler investire ingenti somme di denaro in società in grado di fare la ricerca per sviluppare energia rinnovabile ad un prezzo inferiore a quella proveniente dal combustione fossile. Ed è realtà.
[ Links utili e approfondimenti ]
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