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La nuova operazione della Daimler ed Evonik intende così attraverso un’operazione efficace ed un calendario ricco di nuovi progetti, lanciando la la nuova batterie entro il 2011 e il lancio di nuove veicoli e auto elettriche con i nuovi modelli targati Daimler-Benz di Mercedes nel 2012. Da lì la nascita della Deutsche Accumotive joint venture, che si propone di puntare a vendere a terze case automobilistiche le nuove batterie al litio. Mentre Daimler ha precedentemente registrato più di 600 brevetti per dispositivi dedicati a veicoli e auto elettriche nel corso degli ultimi tre decenni, l’azienda ha recentemente dimostrato una maggiore senso di urgenza, in quanto punta a ritagliarsi parte del nuovo mercato dei veicoli e auto plug-in.
Poco più di un anno fa, la Daimler ha iniziato a parlare di alcuni progetti per un modello elettrico della Mercedes, nonché una versione elettrica della sua Smart, e affermava di essere in trattative con la conosciuta A Better Place. A dicembre scorso poi il lancio della joint venture con Evonik per costruzione di batterie al il litio. Nel mese di maggio, Daimler acquista una quota di partecipazione del 10% dalla Tesla Motors annunciando contemporaneamente progetti per utilizzare le proprie batterie in una nuova versione elettrica della Smart Fortwo di Mercedes (prevista in uscita nel 2012). La partnership con la famosa società Tesla Motors è parte di un nuovo piano strategico tra l’azienda tedesca e quella delle famose auto elettriche sportive della Silicon Valley. Con Tesla Motors, afferma Weber “abbiamo concordato di condividere le competenze per i futuri modelli di veicoli e auto elettriche”, la Daimler dal suo lato potrà dare ottimi consigli di amministrazione alla giovane Tesla Motors.
“Il motivo di queste operazioni che stiamo rapidamente sviluppando” spiega Thomas Weber della Daimler e responsabile per il gruppo di ricerca e sviluppo autovetture Mercedes, “è stato quello di avere una auto elettrica da lanciare sul mercato nel più breve tempo possibile valutando il potenziale di mercato e il possibile sviluppo interno della società”. “In pochi anni vogliamo rilanciare il settore della auto elettriche Made in Germany, così come tutte le tecnologie e e sistemi di stoccaggio dell’energia a bordo,” conclude fiducioso Weber. Ma a questo punto, dovremmo attendere e vedere quali progressi sono stati raggiunti entro il 2012, e quali ulteriori partner riesce coinvolgere Daimler.
[ Links utili e approfondimenti ]
11 luglio 2009 alle 12:19
Invece delle batterie al litio, speriamo che la nostra amata FIAT riesca a risolvere qualcosa con i progetti EOLO e Phylla. Eolo per l’incameramento di aria compressa (senza l’utilizzo di batterie elettriche) e Phylla per ricaricare i serbatoi con l’energia proveniente dallo chassis fotovoltaico. Eolo non ebbe successo e subì molte critiche da parte del mondo scientifico a causa del peso dell’aria compressa legata all’autonomia (10q di aria compressa per fare 500km), tuttavia oggi grazie al progresso nel campo dell’elettronica il lingotto potrebbe finalmente rivoluzionare il mercato delle auto unendo le esperienze progettuali. Speriamo bene! L’Italia, terra di geni, non merita di subire l’egemonia delle grandi lobby petrolifere o di qualsiasi altro tipo di speculazione economica.
27 settembre 2010 alle 18:05
Qualsiasi cosa va bene purchè alternativa al petrolio e derivati.
Idrogeno, elettrico, aria compressa, c’è posto per tutti.
PURCHE’ SI FACCIA QUALCOSA.
L’impressione è che da 20 anni a questa parte dei veicoli elettrici se ne parli soltanto, e che il maggior vantaggio, fin’ora, lo hanno avuto i giornalisti a scriverci sopra. Ma di veicoli elettrici o a qualsiasi altra cosa che non sia petrolio ne avete visti in giro?
Avete presente l’azienda padovana Oxygen? Bene, produce uno scooter efficientissimo e stupendo, venduto in tutto il mondo.
Meno che in Italia.
20 febbraio 2013 alle 17:14
quanto costa la macchina verde?