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Prendiamo, per esempio, la prossima Prius Plug-in Hybrid. Si impiega una batteria relativamente piccola (160 kg), 5.2kWh agli ioni di litio. Gli analisti del settore automobilistico si aspettano che la strategia della Toyota possa giocare a favore dei consumatori, in parte perché si traduce in una piccola batteria per ridurre i costi e ridurre i tempi di ricarica. Quindi la tendenza andrebbe verso batterie più piccole? No. La Prius plug-in non è necessariamente un precursore di quello che accadrà.
Mentre la Toyota si prepara a lanciare la sua nuova Prius plug-in, le auto completamente elettriche vanno in direzione opposta. L’attesissimo Modello S di Tesla viene lanciata con una batteria da 42kWh. Le versioni di fascia più alta del Modello S incorporeranno batterie di 65kWh e 85kWh. Nel frattempo la casa automobilistica cinese BYD si prepara a lanciare la sua auto elettrica E6 che prevede l’utilizzo di un pacchetto di batterie di 72kWh. La Rolls-Royce sta testando il suo 102EX Phantom Experimental Electric che utilizza un pacco di batterie da 71kWh. Mentre la batteria agli ioni di litio montata sulla Renault Fluence Z.E. (in lancio in Italia in queste settimane) dispone di una capacità di 22 kWh per un peso totale di 250 kg.
Nel breve termine le case automobilistiche, che fanno riferimento ad un mercato di massa, come la Toyota, stanno cercando di mantenere bassi i costi riducendo al minimo la dimensione e il peso delle batterie. Gli ingegneri della Toyota recentemente hanno affermato che per ogni miglio di utilizzo “tutto-elettrico” aggiunge circa $ 500 al costo iniziale dei veicoli. Ma nel lungo periodo, anche la Toyota ammette che le dimensioni della batteria aumenteranno. “Tutte le case automobilistiche stanno cercando, in modi diversi, di impostare il loro standard di dimensione” afferma Justin Ward, advanced powertrain program manager della Toyota. Tutti gli esperti del settore concordano sul fatto che la capacità della batteria debba aumentare.
Nel frattempo l’azienda italiana Scame Parre, tra i leader europei del settore delle infrastrutture di ricarica elettrica presenta al Klimamobility 2011 i suoi nuovi scenari. Stazioni di ricarica elettrica, sistemi di connessione intelligenti, software per la comunicazione tra veicoli e rete elettrica, smart grid, ma soprattutto connettori sicuri e garantiti. Un mercato giovane e innovativo e una nuova idea di mobilità sostenibile, a cui garantire un sistema di ricarica semplice e sicuro.
Questo è lo scenario in cui Scame Parre opera da ormai più di 10 anni, pioniera in un mercato in pieno fermento, presentato giovedì 22 settembre dall’ing. G. Pietro Camilli, direttore marketing Scame e responsabile dello sviluppo prodotto di Ev Plug Alliance, l’associazione che raccoglie 21 tra le più grandi aziende del settore elettrico europeo, come Schneider e Legrand, all’interno del Congresso Internazionale di Klimamobility, concluso il 24 Settembre 2011 in contemporanea alla fiera Klimaenergy.
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