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Il Dott. de Bondt spiega inoltre che il sistema di riscaldamento dell’edificio permette una maggior vita all’asfalto della strada, grazie al calore estivo delle serpentine infatti l’asfalto viene ammorbidito rendendolo meno soggetto ai danni del traffico stradale pesante, così oltre ad energia elettrica si risparmia in asfalto, quindi bitume, estrazione, emissioni CO2, ecc.
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L’enorme impianto si basa sul fatto che l’asfalto della strada funge da gigantesco collettore termico, in modo tale che durante inverno viene rilasciato il calore acquistato in estate dall’asfalto e così il contrario per l’inverno, la strada raffredda l’edificio in estate. Nell’esperimento appena condotto in Olanda due scambiatori termici sono stati collocati in due distinte falde acquifere naturali nei dintorni del palazzo e certamente la vicinanza di due falde acquifere è estremamente raro.
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Per questo motivo la mancanza naturale di falde acquifere in cui “memorizzare” ulteriormente il calore stagionale comporta la difficoltà di un’adozione diffusa di questo sistema per produrre e trasmettere calore.
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Links utili e approfondimenti:
- Energy from Asphalt for Heating + Cooling Buildings
Documento PDF
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25 luglio 2009 alle 08:38
Proposta di rilievo. Son interessato ad acquisire altre notizie per realizzare un impianto pilota nelle strade del mio Comune: costo per ml e conto economico simulato sul risultato ottenuto.
Vi ringrazio di ogni consentita premura e notizia al riguardo.
Lauro Gozzi