La Zero House di Specht Harpman genera così la sua energia elettrica grazie ai pannelli solari posti sulle ali del tetto, raccoglie l’acqua nelle sue grandi cisterne e rielabora i propri rifiuti grazie ad un sistema di compostaggio.
La Zero House può essere utilizzata nei luoghi più remoti ed ecologicamente più sensibili, da 10 m di profondità nel mare fino ai luoghi più caldi. La Zero House inoltre impiega un sistema di fondazioni che non disturba il terreno eccessivamente grazie ai soli 4 punti di appoggio e le sue strutture in acciaio possono sopportare venti fino a 100 Km/h.
Di Zero House tutto è rivolto alla massima efficienza energetica, dalle pareti alle finestre a 3 camere, ai soffitti e ai LED per l’illuminazione interna ed esterna. La Zero House è adatta ad ospitare fino 4 adulti in 2 camere da letto, 1 bagno, una cucina – sala da pranzo, un soggiorno e 2 terrazze.
Il progetto finanziato da una gruppo di capitale ad alto rischio mira a creare uno start-up per la produzione e la vendita calcolando un prezzo di vendita di circa € 235.000. Prezzo non eccessivamente alto data la sua dimensione, l’efficienza dei sistemi e dei materiali utilizzati.
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