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- Di quanta acqua ha bisogno un tetto verde?
Nella maggior parte dei casi un tetto verde è progettato per richiedere bassissima o scarsa manutenzione. Durante i primi 2-3 mesi può essere necessario irrigarlo, dopo di che la copertura verde ha solo bisogno di qualche controllo perché la vegetazione cresca rigogliosa.
- Possono esserci delle perdite?
Se correttamente installato da un’azienda seria certamente il tetto non dovrebbe perdere! Vengono inoltre adottati metodi costruttivi di una copertura verde diversi a seconda se l’edificio è in costruzione o già realizzato. Con moduli impermeabilizzanti installati direttamente sulla superficie del tetto già esistente, spiega Lindell, una copertura verde effettivamente aiuta a proteggere e isolare il tetto ulteriormente dalla bassa o alta temperatura esterna.
- E’ possibile installare un tetto verde su qualsiasi edificio?
Anche se alcuni sistemi di copertura verde sono più leggeri di altri, i proprietari degli immobili devono sempre far esaminare da un tecnico l’effettiva fattibilità della realizzazione salvaguardando l’integrità dell’edificio e determinando se è in grado di sopportare il peso aggiunto di un tetto verde.
- Un tetto verde può aumentare il valore del mio edificio?
E’ troppo presto per dirlo, ma già i primi segnali indicano che un tetto verde per quanto riguarda l’isolamento termico per l’edificio, per non parlare della sostenibilità del concetto e della riduzione dei costi nell’installazione sta dimostrando un primo aumento di valore dell’edificio.
- Può costare molto un giardino verticale?
Bisogna prima di tutto considerare che un tetto verde può davvero contribuire a ridurre i costi energetici, riducendo sia il fabbisogno di energia per riscaldare l’edificio, sia per raffreddarlo. Senza considerare che si allunga la vita del tetto esistente salvaguardando la struttura portante e il proprio portafoglio. Jim Lindell inoltre aggiunge che un tetto verde contribuendo al risparmio energetico può rientrare nella casistica sensibile alle agevolazioni nazionali e regionali vigenti in materia di risparmio ed efficienza energetica.
[ Links utili e approfondimenti ]
27 agosto 2010 alle 17:33
Avrei aggiunto una sesta domanda: quali sono le piante o erbe o licheni consigliati per un tetto verde e per non doverlo manutenere sovente?
2 dicembre 2011 alle 15:56
Giusto per rispondere ad Ettore, nella famosa Norma UNI 11235 è stato finalmente disciplinata anche in Italia, la corretta esecuzione di un giardini pensile. La scelta delle future essenze vegetali dovrà essere frutto di un’attenta pianificazione progettuale che, a seconde dell’uso della nuova copertura (verde estensivo o intensivo? semplice copertura inerbita? zona relax con possibilità di essenze a medio fusto? area carrabile con lievi inserti a verde? ..) e soprattutto della zona climatica in cui s’intende realizzarlo (Trentino Alto Adige? Sicilia? ..) potrà spaziare da dei semplici Sedum (semigrasse coprisuolo, ideali per i climi continentali) fino ad un tappeto di Aromatiche in varietà (eccellenti in ambito Mediterraneo).
18 ottobre 2012 alle 14:28
Vorrei ottenere un bel prato all’inglese su una terrazza di ca 25mq a Milano in centro città. Dove potrei trovare il materiale per realizzare il tutto (non parlo ovviamente di terreno e smenti ma delle basi/contenitori ecc. ecc.). C’è qualcuno che se ne occupa in modo sostenibile?
Grazie per una risposta