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Ricercatori come C.N. Chinnasamy presso il Northeastern’s Center for Microwave Materials, specializzati in circuiti integrati, magneti e processi di sintesi chimica, sono stati in grado di produrre Samario Cobalto rapidamente ed in grande quantità rispetto all’attuale metodo di produzione industriale. Inoltre il processo è libero da pericolose sostanze chimiche e riciclabile al 100% oltre ad essere nella produzione facilmente scalabile per soddisfare le esigenze di un’industria in crescita. “Un solo ed unico processo è stato perseguito per decenni e con scarso successo”, spiega V. Harris del Northeastern’s Center for Microwave Materials. “Questa ricerca rappresenta un passo potenzialmente pericoloso in avanti nel rapporto costo-efficacia nella trasformazione di questi importanti materiali.”
Il Samario Cobalto è superiore ad altre classi di materiali adatti per i magneti permanenti oltre ad offrire elevate prestazioni ad alte temperature. A differenza dei tradizionali metodi di produzione e tecniche metallurgiche che forniscono un controllo limitato delle dimensioni e della forma delle particelle magnetiche, i ricercatori sono riusciti a realizzare un metodo di produzione di nanoparticelle a forma allungata come lame (nanoblades), che consentono un più efficiente assemblaggio e di conseguenza un leggero aumento di prestazione.
“Tale forma di particelle si rivelerà utile nel trattamento dei magneti anisotropici che sono molto ricercati in molte applicazioni commerciali e governative (militari), obiettivo naturalmente è quello di realizzare un materiale più energeticamente efficiente e più leggero”, spiega Chinnasamy. “I ricercatori hanno segnato una nuova pietra miliare per aumentare il potenziale e ridurre la complessità dei costi di trasformazione del Samario Cobalto e dei magneti permanenti utilizzati in molti DOD e sistemi avanzati militari”, sottolinea dell’Air Force Research Laboratory. Jinfang Liu, principale sviluppatore dell’Engineering Electron Energy Corporation aggiunge: “Lo sviluppo stabile delle nanoparticelle di Samario Cobalto utilizzando questo metodo può motivare un maggior numero di scienziati e ingegneri a lavorare per lo sviluppo della prossima generazione di magneti.”
Questa rivoluzionaria invenzione infatti non prevede solo di rivitalizzare l’industria dei magneti permanenti ma ha il potenziale di portare grandi cambiamenti nei suoi usi commerciali e industriali, compreso l’impatto nel peso e nelle prestazioni di aerei, navi e veicoli sulla terraferma; come pure a contribuire a rendere più efficienti le nuove tecnologie emergenti e applicazioni biomediche.
Il Northeastern University’s Academic Plan è allineato fortemente ad attribuire a questa invenzione un importanza globale, attraversando i confini nazionali con un impatto significativo nelle discipline ingegneristiche attraverso il mondo accademico e industriale. Annuncia Laura Henderson Lewis presidente del dipartimento di ingegneria chimica presso il Northeastern University e collaboratrice al progetto: “Questo lavoro rappresenta le più promettenti anticipazioni nel campo dei magneti permanenti dei prossimi anni e sicuramente del prossimo futuro.”
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13 dicembre 2008 alle 16:40
Non è che m’intenda molto, ma avendo trafficato con i magneti per scomporli e produrmi generatori eolici in formato ridotto per miei usi, da sempre fui alla ricerca di magneti molto forti per ottenere migliori prestazioni nei motori a corrente continua. Circa 15 anni fa mi furono proposti dei magneti piccoli e molto efficenti da usare, ma la mia produzione hobbistica di generatori eolici era terminata con grandi soddisfazioni e nuovi arrangiamenti fruttuosi, quindi non ne ho avuto bisogno. Certo che questo articolo sollecita nuovamente la mia fantasia ed il desiderio di ricominciare a “produrre”. Complimenti allo scrittore