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Terra Futura: 83.000 i visitatori nel 2007, un’edizione che ha visto crescere del 25% il trend generale della manifestazione, con 500 aree espositive, oltre 4.000 enti rappresentati, 190 appuntamenti culturali fra convegni, dibattiti e workshop con 1.000 relatori coinvolti e ancora 100 momenti di animazione e laboratori di “buone pratiche”. Nell’ampia rassegna espositiva, anche quest’anno presenti associazioni e realtà del non profit, imprese eticamente orientate, enti locali e istituzioni, a testimoniare come comportarsi in modo “alternativo” sia possibile in ogni ambito dell’abitare, del produrre, del coltivare, dell’agire, del governare. Ricco anche il programma culturale, che vedrà intervenire a Firenze numerosi esperti e testimoni provenienti dal mondo della politica, dell’economia e della ricerca scientifica, dal terzo settore, dalla cultura e dallo spettacolo.
È una riflessione profonda quella che ispira Terra Futura 2008: se è vero che i cambiamenti climatici, l’emergenza energetica, la crisi della biodiversità e la crescente scarsità della risorsa idrica preoccupano un sempre maggiore numero di persone – così come il progressivo aggravarsi nel mondo di squilibri e disuguaglianze, ormai riconosciuto da tutti – è altrettanto evidente che manca una strategia comune in grado di affrontare le enormi sfide poste da questi problemi. Mentre sul piano teorico è ampia la consapevolezza che le questioni sociali, ambientali ed economiche sono assolutamente inscindibili le une dalle altre, quando si passa all’azione, di fatto, prevalgono ancora i particolarismi.
Alla luce di queste considerazioni Terra Futura 2008 – promossa e organizzata da Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus per conto del sistema Banca Etica (Banca Etica, Consorzio Etimos, Etica SGR, Rivista ”Valori”) e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale s.c., e realizzata in partnership con Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete, Legambiente – sceglie come tema centrale quello delle Alleanze. Se aria, acqua, terra, ma anche lavoro, pace, cultura e informazione sono ormai indicati come beni comuni, i mondi dell’economia, della politica e della società civile rimangono lontani dall’adozione di un piano condiviso che riunisca sulla stessa piattaforma di diritti tutti gli abitanti della terra e renda concreto l’impegno per la sostenibilità economica, ambientale e sociale del pianeta. Nessuno può farcela da solo: oggi è necessario incentivare la riflessione sul tema delle politiche strategiche e di lunga portata dei governi e delle imprese, perché solo un’alleanza trasversale e duratura fra le varie componenti della società può portare a risultati significativi.
La riflessione di Terra Futura 2008 alla Fortezza da Basso si concentrerà ancora una volta sulla necessità di prassi quotidiane guidate da un’ottica di condivisione di bisogni e risorse. «Esistono già esempi di alleanze: il commercio equo inizia ad interessare le grandi imprese, e sul versante dei cambiamenti climatici una rete mondiale informale (fatta di scienziati, istituzioni internazionali, governi locali, imprese) punta da anni all’ecoefficienza – dice Ugo Biggeri, presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica – e ancora, molti cittadini si interrogano sui consumi e sull’uso dell’energia. I risultati si vedono: le buone pratiche, per esempio nella bioedilizia, si diffondono rapidamente assieme alla consapevolezza sui problemi. Oggi – continua Biggeri – si dovrebbero rendere queste alleanze più esplicite ed efficaci, traducendole in richieste politiche che indirizzino più velocemente verso i cambiamenti necessari, disincentivando economicamente i comportamenti insostenibili».
[ Links utili e approfondimenti ]
- Ufficio Stampa Marta Giacometti – tel. +39 049 8764542 – cell. +39 338 6719974 – +39 338 6983321 giacometti.stampa@terrafutura.it
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