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Il Gruppo, oggi connotato da un forte orientamento all’edilizia sostenibile, solo nel 2013 ha registrato qualcosa come 400 brevetti, offrendo soluzioni innovative da un lato per l’efficienza energetica, dall’altra per incrementare il comfort abitativo. Approfondiamo la conoscenza di questa importante realtà con Gianni Scotti, Presidente di Saint-Gobain Italia, con i suoi scenari attuali e futuri.
430.000.000 di euro e 3.700 persone impiegate nei settore Ricerca e Sviluppo: ci può dare un commento su questi numeri?
Gianni Scotti: Ogni anno il Gruppo Saint-Gobain investe ingenti risorse – oltre 400 milioni di euro – in attività di ricerca e sviluppo finalizzate all’introduzione di nuovi sistemi, materiali e soluzioni innovativi per l’edilizia. La struttura di R&D è estesa e capillare, e si sviluppa attraverso il contributo di 7 grandi centri di ricerca trasversali in Europa, Nord America e Asia, 12 centri di ricerca specializzati, oltre 100 unità di sviluppo in tutto il mondo e 3.700 ricercatori di 50 diverse nazionalità, specializzati in molteplici campi, dalla fisica, all’ingegneria meccanica, dalla chimica organica alla matematica. Il risultato di questo impegno si traduce di un totale di oltre 700 progetti in sviluppo e più di 400 brevetti depositati annualmente. Questa spinta verso l’innovazione e la ricerca sono un tratto comune a tutte le attività del Gruppo, comprese quelle non connesse all’edilizia e che hanno permesso a Saint-Gobain di realizzare il 23% del fatturato 2013 attraverso prodotti che sono stati sviluppati negli ultimi 5 anni.
Sin dalla sua fondazione, d’altronde, Saint-Gobain ha saputo dimostrare concretamente la propria abilità nell’inventare prodotti che migliorano la qualità della vita e ancora oggi continua a sviluppare il suo know-how, spesso in collaborazione con le più prestigiose università e laboratori di ricerca nel mondo. Grazie al suo costante sforzo di ricerca, Saint-Gobain è stata inserita per il terzo anno consecutivo nel programma Top 100 Global Innovators, che identifica le aziende e le strutture di ricerca più attive in termini di innovazione. In Italia, sono presenti 6 centri di ricerca attivi nell’ambito dell’edilizia, nei quali lavorano circa 20 persone.
Cosa significa per voi sviluppo sostenibile oggi?
Gianni Scotti: In Saint-Gobain lavoriamo quotidianamente sul tema dello sviluppo sostenibile, con un approccio però che riteniamo distintivo e innovativo e che vede le persone al centro. Seppur fondamentali, siamo infatti ormai convinti che i temi della sostenibilità economica e ambientale non siano di per sé più sufficienti. Oggi devono necessariamente incrociare anche il concetto di benessere individuale, devono essere elementi di una sfida più grande, che è quella di migliorare la qualità di vita. Il nostro obiettivo è che gli edifici di oggi e di domani consumino sì meno e non inquinino l’ambiente circostante, ma anche che siano a misura di essere umano, belli da vedere, salubri, confortevoli, aperti all’esterno, alla luce naturale, alla relazione. Tutte caratteristiche in grado di incidere positivamente sulla salute e sul benessere delle persone. Questo il senso del nostro approccio che chiamiamo “multi-comfort”, e che crediamo sarà sempre più importante nel settore delle costruzioni che verrà.
La riduzione del consumo energetico e delle emissioni inquinanti, sia dirette sia indirette, rimane ad ogni modo prioritario ed è un impegno verso il quale il Gruppo indirizza la maggior parte delle sue risorse. Tutti i processi industriali di Saint-Gobain sono funzionali all’obiettivo di limitare l’inquinamento dell’aria, riducendo le emissioni dirette di anidride carbonica nell’atmosfera. L’assenza o la carenza di isolamento sono la causa principale del consumo eccessivo di energia da parte degli edifici. L’applicazione di tutte le soluzioni Saint-Gobain per l’isolamento esterno possono garantire una diminuzione della dispersione di calore dalle facciate e dalle coperture, con un risparmio di energia che può superare il 75% del consumo di riscaldamento iniziale. Il 33% del fatturato di Saint-Gobain deriva dai prodotti e dalle soluzioni per il risparmio energetico.
Parliamo di congiuntura economica. Qual è il vostro punto di vista e come state differenziando il vostro mercato per affrontare le sfide attuali?
Gianni Scotti: La congiuntura economica negativa continua a pesare, oltre che a dettare i ritmi del mercato delle costruzioni. Laddove il fronte delle ristrutturazioni offre segnali di tenuta e a tratti di ripresa, il crollo verticale del nuovo ancora tiene in ostaggio l’intero settore. In questo contesto, Saint-Gobain punta – e lo fa da anni in Italia – sulla leva degli investimenti e dell’innovazione.
Negli ultimi quattro anni abbiamo investito più di cento milioni di euro nel Paese per innovare e rafforzare le produzioni locali, suddivise in 31 stabilimenti lungo tutta la penisola. Continuiamo inoltre ad introdurre soluzioni innovative, in alcuni casi rivoluzionarie, studiate ogni volta perché possano rispondere alle attuali esigenze di flessibilità e facilità di impiego, qualità, valore aggiunto in termini di risultati offerti e benefici per il comfort abitativo.
Penso ad esempio alle nostre lastre dei sistemi a secco Gyproc, con tecnologia «Activ’Air» (in grado di neutralizzare la formaldeide e l’inquinamento indoor), ai vetri SG Glass, ideali per isolare meglio in tutte le stagioni; ancora agli innovativi sistemi a cappotto Weber, o alle soluzioni più performanti in lana di vetro Isover, fino a prodotti più di nicchia, come i pannelli fonoassorbenti e i vetri elettrocromici, in grado di scurirsi all’occorrenza grazie a un semplice impulso elettrico. È nostra convinzione che in un mercato fortemente competitivo, poiché maturo, e attraversato da una crisi profonda, solo un’offerta di qualità e innovativa possa fare la differenza e garantire una spinta in più nel contesto del nostro Paese.
E’ chiaro che in Italia non si possono realizzare nuovi immobili continuamente e i problemi del mercato lo hanno evidenziato, così si è aperto un periodo florido per le ristrutturazioni anche grazie agli incentivi del governo. Ma i problemi della filiera nel campo dell’edilizia rimangono numerosi. Quali soluzioni mette in campo Saint-Gobain per supportare distributori e professionisti?
La nostra visione centrata sulla sostenibilità economica e ambientale così come sul comfort abitativo, può essere trasferita sul mercato e sul territorio non solo con sempre nuove soluzioni e materiali, ma anche con il pieno coinvolgimento e il supporto dei prescrittori e della filiera. Per questo crediamo nell’importanza della formazione, al punto da aver creato una vera e propria “accademia”, l’Academy Saint-Gobain, attraverso cui proponiamo ad applicatori, progettisti, rivenditori e imprese una ricca offerta formativa. Approntiamo, ogni anno, oltre 200 corsi gratuiti (in attesa di accreditamento) che forniscono una visione globale del mondo dell’edilizia e di tematiche specifiche, come l’efficienza energetica, il comfort abitativo e la sostenibilità ambientale. La formazione pratica è un modo diretto ed efficace per permettere ai clienti di verificare non solo la qualità dei prodotti, ma anche di testarne direttamente la facilità e la velocità di posa.
Quartier generale dell’Academy Saint-Gobain è l’Habitat Lab alle porte di Milano, a Corsico, l’edificio laboratorio per l’edilizia del futuro che abbiamo inaugurato nel 2012 e che ha già ottenuto la prestigiosa certificazione LEED “Platinum” con un punteggio di 90 punti su 110, il più alto in Italia, il secondo in Europa. Il centro dispone infatti di sale di formazione, di ristoro, applicative ed espositive. I corsi coinvolgono attivamente anche gli altri sette centri di formazione distribuiti su tutto il territorio nazionale, ovvero a Fiorano Modenese (MO), Lavis (TN), Olbia (OT), Ostuni (BR), Catania (CT), Aquino (FR) e Chieti (CH).
Quali sono gli scenari e le sfide per i prossimi anni?
Gianni Scotti: Siamo consapevoli che un grande gruppo industriale come Saint-Gobain in Italia e nel mondo abbia oggi il dovere di impegnarsi non solo per diffondere una nuova cultura del costruire bene, o meglio, ma anche diffondere sempre più una reale conoscenza dei materiali che vengono impiegati nelle nostre case, delle loro qualità e prestazioni. Abbiamo lavorato a lungo con tutta la filiera, ma ora la crescita del mercato delle ristrutturazioni e del fenomeno del “fai-da-te” ci spinge a dialogare con un pubblico nuovo, molto più ampio, che comprende anche il consumatore finale, perché la nostra visione multi-comfort diventi cultura diffusa, a beneficio del Paese, del suo costruito e degli abitanti degli stessi edifici.
Gianni Scotti Presidente Saint-Gobain Italia
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